Infatti è così: lo scienziato conduce la ricerca, la sottopone alla revisione paritaria, il tempo e il progredire delle ricerche darà un'ulteriore e più importante revisione che è quindi un processo fondamentale, ma che può anche sbagliare; per questo non si considera un singolo lavoro ma si preferisce una valutazione dell'intera letterarura su quel determinato argomento per valutarne il consenso scientifico: questo è ciò che fa l'IPCC.
Chi afferma che non lo sa fare bene o chè è viziato da influenze extrascientifiche, bisogna che documenti ciò che afferma e che proponga come fare di meglio.![]()
Ultima modifica di Marco P.; 08/08/2009 alle 11:02
Marco Pifferetti Albinea - Reggio E.
http://marcopifferetti.altervista.org/index.htm
Non capisco quale sia il problema: se è vero, come è vero, che la maggior parte dei dati proxy si trovano nel NH, quel che si afferma nell'AR4 non ha nulla di sbagliato o strumentalizzato o truffaldino. Semplicemente è una constatazione.
Fastidioso il "probabilmente"? Passi, ma è prassi odierna della letteratura scientifica, soprattutto in quella parte della sceinza che ha a che fare con diagnosi e prognosi.
(S)comodo il fatto che si parli solo di un emisfero? Ma è proprio il massimo della trasparenza e della lealtà il fatto che lo si dichiari.
Forse che, se avessimo un campione robusto di dati anche dal SH, magari non si potrebbe più parlare di recente periodo più caldo da almeno 13 secoli con buona probabilità? Può anche darsi. Ma, nella mancanza di informazione, la scienza dice quel che sa e con la ben nota ulteriore informazione qualitativa/probabilistica. Non può dire altro, ad es. l'ipotesi interpretativa che fai tu, perché è un nonsense alla luce di quanto detto prima.
Che poi a te non importi nulla di ciò non può che essere assolutamente irrilevante ai fini del discoso di base.
~~~ Always looking at the sky~~~
Sulla seconda parte hai ragione. Ma va aggiunto che non è mica quel che si chiede di fare ai modelli, però. Confondi, imho, proposizioni indicative con proposte. Le prime sono il risultato di indagini e descrizioni scientifiche, le seconde di prescrizioni e valutazioni di natura etica.
Insomma: non vengono fatti girare modelli con lo scopo di orientare futuri comportamenti: è il classico errore di far dedurre asserti prescrittivi da preposizioni descrittive, la scienza non produce logicamente etica.
Sulla prima parte (che riguarda, nello specifico, i modelli), invece, non sono d'accordo.
A parte che il vaso di Pandora (ancora da completare...) dovrebbe aver portato qualche informazione in più (spero!), credo che oggi si assista allo sport di sparare sui modelli climatici come lo si fa sulla Croce Rossa. Solo che, spesso, lo si fa senza una robusta cognizione di causa. Perché, se è vero che a volte le sparate sono anche un po' comprensibili (...), così come la Croce Rossa riesce - nel limite del possibile - molto più spesso di quel che si ritiene nel suo intento, anche i modelli climatici sono assai più performanti di quel che si potrebbe pensare, sempre tenendo conto di quel che è impossibile chieder loro (ad es. di prevedere la variabilità interna ad alta frequenza del sistema climatico).
Ecco, ad es. , perché i modelli climatici riproducono così bene e meglio di quel che ci si potrebbe aspettare il riscaldamento superficiale osservato:
Why are climate models reproducing the observed global surface warming so well?
~~~ Always looking at the sky~~~
Quando ho detto che ero finito OT intendevo proprio OT.
Quello che dici tu è estramente logico, anzi ovvio, lo capisco e lo condivido pure.
Ma non è l'uso mediatico che ne viene fatto.
Ma ho sbagliato io a tradurre o l'articoletto linkato è un inno all'incertezza?
Climate models reproduce the observed surface warming better than one would expect given the uncertainties in radiative forcing, climate sensitivity and ocean heat uptake, suggesting that different models show similar warming for different reasons.
It is shown that while climate sensitivity and radiative forcing are indeed correlated across the latest ensemble of models, eliminating this correlation would not strongly change the uncertainty range of long-term temperature projections.
However, since most models do not incorporate the aerosol indirect effects, model agreement with observations may be partly spurious. The incorporation of more detailed aerosol effects in future models could lead to inconsistencies between simulated and observed past warming, unless the effects are small or compensated by additional forcings.
Insomma ... I modelli vanno bene per le ricostruzioni per culo.
E' una battuta, eh, mi pare ovvio.![]()
L'attesissimo esperimento CLOUD è finalmente iniziato presso il CERN di Ginevra nel dicembre 2009.
Il 28 maggio 2010 gli scienziati del CERN illustrano in una conferenza a Kyoto il meccanismo raggi cosmici-nuvole. Alla fine della presentazione Jasper Kirkby, direttore dell'esperimento, afferma che:
- CLOUD showed excellent technical performance in the first run in Dec 2009 and has already made important new observations, which are in preparation for publication
- The question of whether - and to what extent - the climate is influenced by solar/cosmic ray variability remains central to our understanding of anthropogenic climate change
Siamo ad ottobre 2010 e mi chiedo con impazienza se almeno sia stata fornita qualche anticipazione sulle "importanti nuove scoperte".
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