Lo scorso 23 ottobre segna lo spartiacque tra una fase molto calda con minima copertura nevosa ed una fase opposta tuttora in espansione.
Cliccate la freccetta in avanti (o indietro) a partire da questa immagine del 23/10 per vedere la localizzazione delle aree di maggiore e minore copertura:

Rutgers University Climate Lab :: Global Snow Lab

Queste due settimane di anomalia negatiiva sono state notevoli se non altro perchè è da un pò di tempo che non si vede un'area così estesa sulla Siberia di freddo anomalo ben oltre i -2° dalla media.
Le aree di massima anomalia si trovano dislocate sull'ovest siberiano con oltre i -5° dalle medie ed anche questo rappresenta una rarità negli ultimi anni. Se non ricordo male è dal gennaio 2006 che l'ovest va meglio dell'est quanto ad anomalie di freddo.



Dopo un primo isolato caso di -42/-43° in due giorni consecutivi una settimana fa, stanotte la situazione si è fatta parecchio gelida tra le vallate dei monti di Verojansk con valori di -40° piuttosto estesi (leggo una punta di -44°).
-44° è stata anche la temperatura più bassa toccata in Siberia nel (non) inverno del 2006-07.



Ancora difficile lo sconfinamento dagli Urali ma lo sbarramento non è dovuto (ancora) all'orografia quanto al blocking dinamico del Mar Caspio si estende verso nord e nord-ovest.
D'altronde questo fa si che il mite flusso zonale atlantico latiti sulla Siberia centro-occidentale che viene invece investita solo da fronti da nord.