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  1. #21
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    Predefinito Re: S-factor (obiettivo fine Seconda decade)

    D'altronde nell'outlook il periodo 25 dicembre/15gennaio era visto zonale, anche se fino ad ora è stata più bassa del previsto per via degli imponenti anticicloni polari. Pertanto il target di fine seconda decade sarebbe in linea con l'outlook che dopo la buona prestazione di dicembre, anche gennaio potrebbe andar bene. Il 31/12 è data di bilancio ed inventari e così posso dire che fino ad ora la proiezione stagionale si sta rivelando azzeccata, anche perchè quest'anno presenta una situazione teleconnettiva particolare con pochissimi suoi simili da prendere come oggetto di studio... Grazie agli altri membri del Cs sono riuscito a capirci qualcosa, perchè altrimenti per come era la situazione a fine ottobre, non sapevo come analizzare l'inverno... con poi tra l'altro la minaccia del Nino, del CW, dello sfondamento dello Stratcooling di novembre...dei saguaros. Ma poi la sigla BLN è iniziata ad apparire in moltissimi miei interventi tanto che ormai lo sapranno pure i muri cosa sia. A questo punto buon 2010...

  2. #22
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    Predefinito Re: S-factor (obiettivo fine Seconda decade)

    up! Quanto mai attuale.
    [B][SIZE=2][FONT=arial]Non puoi sapere quanto sei forte r[/FONT][/SIZE][B][SIZE=2][FONT=arial]ealmente, fino a che l'esserlo non diventa la tua unica scelta
    [URL]http://www.youtube.com/watch?v=ToZ0DZxpL44[/URL]
    [/FONT][/SIZE][/B][/B]

  3. #23
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    Predefinito Re: S-factor (obiettivo fine Seconda decade)

    Citazione Originariamente Scritto da 4ecast Visualizza Messaggio
    Il vortice polare stratosferico sta andando incontro ad una fisiologica fase di ricompattamento fin verso i piani medi ma il totale decoupling tropo-strato fa si che più in basso domini la circolazione troposferica. Essa ha ormai incorporato una configurazione da NAM- cioè con moti antizonali tra le medie latitudini e quelle subpolari e diffusamente zonali a latitudini temperate, sostenuti quest’ultimi da un getto subtropicale molto attivo sull’intera fascia emisferica.
    Trova così terreno fertile un'azione troposferica di disturbo, di notevole intensità, che causa continue pulsazioni fino al limite dei 10 hPa con tendenza alla retrogressione dell’anomalia positiva di geopotenziale.

    Il VP è tuttora disassato in Siberia: laddove si riformi un nucleo in Canada, esso appare dominato da quello Siberiano in accordo a pattern TNH- che rappresenta la circolazione emisferica media in seguito a episodi di Nino poco propenso a porre le sue radici sulla costa peruviana. Tuttavia il Nino è Strong nella parte centrale del Pacifico e questo rende quasi certe dinamiche piuttosto vivaci del getto Subtropicale che a loro volta impediscono ondulazioni di grande ampiezza; si spiega così l’antizonalità alle medie latitudini e la zonalità a quelle temperate (e in area subtropicale).

    La transizione con rinforzo della convettività in area Indopacifica equatoriale rappresenta un elemento di discontinuità, anche se c’è da dire che lo schema di circolazione descritto dalla global wind oscillation risponde bene alla forzante Nino e quindi non tende a seguire, o ad usufruire al momento, della forzante MJO. E’ probabile che le due azioni si sommino solo tra la fase 4 e la 5 procurando il primo Strappo del getto in entrata sul nordamerica tra una settimana.
    Si potrebbe assistere ad un primo promontorio un po’ più strutturato sulle Montagne Rocciose con ulteriore rinforzo di heat flux in stratosfera. Si nota nei forecast delle componenti d’onda del VPS una tendenza a nuova ripartenza della 2-wave rispetto alla componente zonale che dominerà almeno fino all’inizio della seconda decade.

    Successivamente credo che la 2-wave torni a dominare la componente zonale, come nella seconda decade di dicembre, ma con ruotato Splitting dei nuclei Canada-ovest Siberia con SCAND positivo ed alta polare tra Alaska e est Siberia.

    Intanto, stante il flusso prevalentemente zonale in Atlantico, le SST si saranno modificate per quelle date con gradiente termico discentente ovest->est. L’idea è quella di un ponte alto: rimane da capire quanto il getto subtropicale è propenso a permettere una svolta cruenta dell'inverno dopo la generale mitezza autunnale di questo periodo.

    In conclusione credo che la componente fin qui mancante, la Spinta azzorriana verso il blocking superiore, possa attuarsi a partire dalla seconda parte della seconda decade di gennaio.

    Quali elementi, se attuati, porteranno discredito a tale analisi ? In primo luogo un coupling tropo-strato, sia in un verso (Sc) che nell'altro (Sw), ribalterà il pattern in un EA/WR+like. In secondo luogo, un rafforzamento verso la transizione in est-based del Nino che provocherebbe un pattern alto-zonale con anticiclone subtropicale sul Sud Europa.

    Siamo in the thread, ora. Anche i centri calcolatori, soprattutto gfs considera gli elementi a discredito, però è solo un run. Gli altri centri calcolatori hanno delineato la tendenza del topic, comprese le Ens. Il dubbio di gfs sta più che altro sullo sfondamento dello stratcooling con sparata zonale, ma a mio avviso potrebbe avere lo stesso destino di quello di fine novembre, inizio dicembre. A breve si avrà una piccola pulsazione calda in zona siberiana in stratosfera. La frenata zonale è nell'aria.

  4. #24
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di 4ecast
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    Predefinito Re: S-factor (obiettivo fine Seconda decade)

    Citazione Originariamente Scritto da even
    up! Quanto mai attuale.
    Citazione Originariamente Scritto da naturalist Visualizza Messaggio
    Siamo in the thread, ora. Anche i centri calcolatori, soprattutto gfs considera gli elementi a discredito, però è solo un run. Gli altri centri calcolatori hanno delineato la tendenza del topic, comprese le Ens. Il dubbio di gfs sta più che altro sullo sfondamento dello stratcooling con sparata zonale, ma a mio avviso potrebbe avere lo stesso destino di quello di fine novembre, inizio dicembre. A breve si avrà una piccola pulsazione calda in zona siberiana in stratosfera. La frenata zonale è nell'aria.
    Yesss, siamo in the thead
    Analizziamo bene questo elemento a discredito in quanto appare l'unico che possa dire qualcosa (... a discredito, appunto).

    Andrea

  5. #25
    Bava di vento
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    Predefinito Re: S-factor (obiettivo fine Seconda decade)

    Il quadro emisferico potrebbe mutare a partire dalle 90h, i modelli ci mostrano una situazione molto significativa, ovalizzazzione del VPT che tende a splittare, ieri nelle corse modellistiche èra più significativa la cosa però oggi non è stata abbandonata del tutto e ritengo anche quella più probabile per i seguenti motivi:
    - AO che tende a risalire ma rimanendo in un contesto negativo.
    - Quadro troposferico pesantemente compromesso che continua con un disaccoppiamento tra strato e tropo
    - Minor warming siberiano e nello stesso tempo abbiamo raggiunto un record opposto alla quota di 10hpa con lo stratcooling.



    Lo stratcooling lo teniamo d'occhio per puro scopo didattico ma credo sia più che improbabile che vada ad influenzare la troposfera tra l'altro ci sono anche dei minuscoli segnali di MMW che ancora non sono sufficienti per la classificazione di major.



    Ritornando ai modelli, volevo mostrarvi il quadro emisferico a 72h



    Notate quanto ho detto prima, cioè la bolla calda sulla Scandinavia che tende ad ovalizzare il VPT che successivamente con il suo asse orario lo fa progressivamente splittare.


    Intanto anche le SSTA si sono modificate e soprattutto il nino è passato alla sua forma east-based ancora non definitiva perchè i suoi massimi di temperatura rimangono a ovest.



    Il quadro atlantico appare pressoche immutato con un tripolo da NAO- e con anomalie centrate su east Terranova in riassorbimento ma si nota anche bene come l'italia sia in anomalia negativa questo potrà semplificare gli affondi sempre sul bacino del meditteraneo.

    Il flusso zonale sta in una fase di massima accellerazione con getto basso atlantico con raggiungimento massimo intorno alle 90h quando si notano i primi segnali di rallentamento



    Fino ad arrivare ad un rallentamento in atlantico con conseguente risalita calda per arricciamento dell'ex canadese




    Anche se stiamo un po più in la con le ore credo che un rallentamento delle velleità zonali è da mettere in conto.

    Ritornando a parlare del VPT che come ho detto prima tende ad ovallizzarsi volevo dirvi il perchè in modo semplice, essendo una massa a più strati il VP ha un perno su due atmosfere atmosfere Statosfera e troposfera, l'ultima è dove ci concentriamo di più, in questa stagione che stiamo vivendo il VP mostra un totale disaccoppiamento tra stratosfera e troposfera, forse il motivo piu che mi spinge a pensare ciò è la particolare formazione de nino (west-based) . Come sappiamo (e chi ha studiato le dinamiche stratoferiche lo sa) le reazioni chimiche che provocano riscaldamenti il alto sono le seguenti, la fotodissociazione di ossigeno, di azoto e la reazione a tre corpi, le radiazioni solari hanno una certa lunghezza d'onda che la inducono alla sintesi di ozono dissociando l'ossigeno molecolare in ossigeno atomico, questa semplificazione l'ho fatta per elencare come in questo momento in troposfera stiamo vivendo continui (in modo chiaro) riscaldamenti, allora il VPT non essendo supportato dalla stratofera è in balia della troposfera e in un contesto di forte anomalia non può che continuare a seguire le varie modifiche del quadro con variazioni delle SSTA, PNA, PDO, e il nino, tutti fattori che lo destabilizzano ancora di più e lo rendono "incapace" di reagire (detta in parole povere), con la conseguente continuazione ad ovalizzzarsi ed a splittare.

    Arrivati alla fine della mia analisi volevo specificare che lo fatta molto velocemente con dati modellistici 00z e non ho avuto tempo di rileggerla tante volte ma spero che sia molto chiara nel concetto e nella forma
    un saluto a tutti voi.


  6. #26
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    Predefinito Re: S-factor (obiettivo fine Seconda decade)

    Citazione Originariamente Scritto da Paolo Visualizza Messaggio
    Il quadro emisferico potrebbe mutare a partire dalle 90h, i modelli ci mostrano una situazione molto significativa, ovalizzazzione del VPT che tende a splittare, ieri nelle corse modellistiche èra più significativa la cosa però oggi non è stata abbandonata del tutto e ritengo anche quella più probabile per i seguenti motivi:
    - AO che tende a risalire ma rimanendo in un contesto negativo.
    - Quadro troposferico pesantemente compromesso che continua con un disaccoppiamento tra strato e tropo
    - Minor warming siberiano e nello stesso tempo abbiamo raggiunto un record opposto alla quota di 10hpa con lo stratcooling.

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    Lo stratcooling lo teniamo d'occhio per puro scopo didattico ma credo sia più che improbabile che vada ad influenzare la troposfera tra l'altro ci sono anche dei minuscoli segnali di MMW che ancora non sono sufficienti per la classificazione di major.

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    Ritornando ai modelli, volevo mostrarvi il quadro emisferico a 72h

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    Notate quanto ho detto prima, cioè la bolla calda sulla Scandinavia che tende ad ovalizzare il VPT che successivamente con il suo asse orario lo fa progressivamente splittare.

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    Intanto anche le SSTA si sono modificate e soprattutto il nino è passato alla sua forma east-based ancora non definitiva perchè i suoi massimi di temperatura rimangono a ovest.

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    Il quadro atlantico appare pressoche immutato con un tripolo da NAO- e con anomalie centrate su east Terranova in riassorbimento ma si nota anche bene come l'italia sia in anomalia negativa questo potrà semplificare gli affondi sempre sul bacino del meditteraneo.

    Il flusso zonale sta in una fase di massima accellerazione con getto basso atlantico con raggiungimento massimo intorno alle 90h quando si notano i primi segnali di rallentamento

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    Fino ad arrivare ad un rallentamento in atlantico con conseguente risalita calda per arricciamento dell'ex canadese

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    Anche se stiamo un po più in la con le ore credo che un rallentamento delle velleità zonali è da mettere in conto.

    Ritornando a parlare del VPT che come ho detto prima tende ad ovallizzarsi volevo dirvi il perchè in modo semplice, essendo una massa a più strati il VP ha un perno su due atmosfere atmosfere Statosfera e troposfera, l'ultima è dove ci concentriamo di più, in questa stagione che stiamo vivendo il VP mostra un totale disaccoppiamento tra stratosfera e troposfera, forse il motivo piu che mi spinge a pensare ciò è la particolare formazione de nino (west-based) . Come sappiamo (e chi ha studiato le dinamiche stratoferiche lo sa) le reazioni chimiche che provocano riscaldamenti il alto sono le seguenti, la fotodissociazione di ossigeno, di azoto e la reazione a tre corpi, le radiazioni solari hanno una certa lunghezza d'onda che la inducono alla sintesi di ozono dissociando l'ossigeno molecolare in ossigeno atomico, questa semplificazione l'ho fatta per elencare come in questo momento in troposfera stiamo vivendo continui (in modo chiaro) riscaldamenti, allora il VPT non essendo supportato dalla stratofera è in balia della troposfera e in un contesto di forte anomalia non può che continuare a seguire le varie modifiche del quadro con variazioni delle SSTA, PNA, PDO, e il nino, tutti fattori che lo destabilizzano ancora di più e lo rendono "incapace" di reagire (detta in parole povere), con la conseguente continuazione ad ovalizzzarsi ed a splittare.

    Arrivati alla fine della mia analisi volevo specificare che lo fatta molto velocemente con dati modellistici 00z e non ho avuto tempo di rileggerla tante volte ma spero che sia molto chiara nel concetto e nella forma
    un saluto a tutti voi.

    Va bene... Analisi molto didattica e ben supportata dagli indici teleconnettivi e centri calcolatori. Anch'io sono d'accordo sulla possibile frenata zonale a partire dalla metà del mese che tra l'altro sei riuscito a spigarne le motivazioni in maniera molto tecnica.

  7. #27
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    Predefinito Re: S-factor (obiettivo fine Seconda decade)

    Ci avviciniamo al momento topico per il topic .... in questo percorso di avvicinamento ci sono almeno 3 S-factor chiave da puntualizzare

    1) Inferenza troposferica dello Stratcooling;

    Citazione Originariamente Scritto da Paolo Visualizza Messaggio
    - Quadro troposferico pesantemente compromesso che continua con un disaccoppiamento tra strato e tropo;
    - Minor warming siberiano e nello stesso tempo abbiamo raggiunto un record opposto alla quota di 10hpa con lo stratcooling.

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    Lo stratcooling lo teniamo d'occhio per puro scopo didattico ma credo sia più che improbabile che vada ad influenzare la troposfera tra l'altro ci sono anche dei minuscoli segnali di MMW che ancora non sono sufficienti per la classificazione di major.
    Infatti l'influenza che può avere non è quella standard a cui pensiamo ogni volta che si parla di stratcooling (cioè di mandare in prima armonica stabile il VPt). Piuttosto, considerato che in questo inverno si assiste alla sostanziale negatività del NAM sotto i 30 hPa, l'effetto finale è quello di mantenere molto vivace il getto, tale da dare un senso di rotazione antiorario (da ovest verso est) dei vari nuclei splittati del VPt.
    Se si attua questo disegno possiamo escludere l'evento di grande portata da quì fino alla fine dell'inverno.
    Tuttavia posso confermare che la massima 1-wave pattern avviene prima della metà mese. E' un pò spostata in avanti rispetto a quanto dissi nel mio post 10 giorni fà, ma è confermata. Questo significa che entro qualche giorno assisteremo ad un rallentamento del JS, soprattutto a quello in entrata e uscita dal comparto nordamericano per la configurazione emisferica indotta da PNA+/NAO(AO)-.

    E quì veniamo al secondo punto.

    2) Spinta azzorriana verso il blocco superiore.

    Citazione Originariamente Scritto da Paolo
    Il quadro atlantico appare pressoche immutato con un tripolo da NAO- e con anomalie centrate su east Terranova in riassorbimento ma si nota anche bene come l'italia sia in anomalia negativa questo potrà semplificare gli affondi sempre sul bacino del meditteraneo.

    Il flusso zonale sta in una fase di massima accellerazione con getto basso atlantico con raggiungimento massimo intorno alle 90h quando si notano i primi segnali di rallentamento

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    Fino ad arrivare ad un rallentamento in atlantico con conseguente risalita calda per arricciamento dell'ex canadese
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    Anche se stiamo un po più in la con le ore credo che un rallentamento delle velleità zonali è da mettere in conto.
    Oltre alle SST atlantiche che come previsto lasciano spalancato ancora il corridoio per una decina di giorni, la 2-wave in seno al VP è dominata ancora dal pattern zonale per cui non sarà quella del 15 gennaio la pulsazione necessaria e sufficiente a determinare un blocco strutturato in Atlantico. Occorreranno 2 o 3 pulsazioni in accordo a quanto disse Remigio Zago all'inizio di questo topic per cui si potrebbe andare un pò più in là come tempi, come diceva Campy.

    Infine potrebbe sussistere un fattore sorpresa: un fattore che potrebbe dare un'anticipo d'inverno anche al centro-sud, questo si, nei tempi prospettati:

    3) Sgretolamento della dorsale Subtropicale africana.

    Quanto dobbiamo attendere ancora per vedere avanzare sul Sahara da ovest verso est il primo fronte atlantico da nord ovest ?
    A vedere i modelli ci dovremmo essere quasi.....



    Per vedere sgretolare la dorsale subtropicale non basta una spinta azzorriana poco convinta ma occorre che le situazioni bloccanti acquistino carattere ben più durevole.

    Andrea

  8. #28
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    Predefinito Re: S-factor (obiettivo fine Seconda decade)

    Citazione Originariamente Scritto da 4ecast Visualizza Messaggio
    Ci avviciniamo al momento topico per il topic .... in questo percorso di avvicinamento ci sono almeno 3 S-factor chiave da puntualizzare

    1) Inferenza troposferica dello Stratcooling;



    Infatti l'influenza che può avere non è quella standard a cui pensiamo ogni volta che si parla di stratcooling (cioè di mandare in prima armonica stabile il VPt). Piuttosto, considerato che in questo inverno si assiste alla sostanziale negatività del NAM sotto i 30 hPa, l'effetto finale è quello di mantenere molto vivace il getto, tale da dare un senso di rotazione antiorario (da ovest verso est) dei vari nuclei splittati del VPt.
    Se si attua questo disegno possiamo escludere l'evento di grande portata da quì fino alla fine dell'inverno.
    Tuttavia posso confermare che la massima 1-wave pattern avviene prima della metà mese. E' un pò spostata in avanti rispetto a quanto dissi nel mio post 10 giorni fà, ma è confermata. Questo significa che entro qualche giorno assisteremo ad un rallentamento del JS, soprattutto a quello in entrata e uscita dal comparto nordamericano per la configurazione emisferica indotta da PNA+/NAO(AO)-.

    E quì veniamo al secondo punto.

    2) Spinta azzorriana verso il blocco superiore.



    Oltre alle SST atlantiche che come previsto lasciano spalancato ancora il corridoio per una decina di giorni, la 2-wave in seno al VP è dominata ancora dal pattern zonale per cui non sarà quella del 15 gennaio la pulsazione necessaria e sufficiente a determinare un blocco strutturato in Atlantico. Occorreranno 2 o 3 pulsazioni in accordo a quanto disse Remigio Zago all'inizio di questo topic per cui si potrebbe andare un pò più in là come tempi, come diceva Campy.

    Infine potrebbe sussistere un fattore sorpresa: un fattore che potrebbe dare un'anticipo d'inverno anche al centro-sud, questo si, nei tempi prospettati:

    3) Sgretolamento della dorsale Subtropicale africana.

    Quanto dobbiamo attendere ancora per vedere avanzare sul Sahara da ovest verso est il primo fronte atlantico da nord ovest ?
    A vedere i modelli ci dovremmo essere quasi.....

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    Per vedere sgretolare la dorsale subtropicale non basta una spinta azzorriana poco convinta ma occorre che le situazioni bloccanti acquistino carattere ben più durevole.


    Si io ho fatto questa analisi molto veloce non specificando i tempi, però credo che come hai ben illustrato pure tu siamo vicini ad un cambio configurativo (7/10gg).


  9. #29
    Uragano L'avatar di Conte
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    Predefinito Re: S-factor (obiettivo fine Seconda decade)

    Complimenti a 4cast per le sue analisi e previsioni così tecniche ma anche così fruibili da chi è poco avvezzo a tali tematiche.
    Spero che abbia ragione ed aggiungo che in ogni caso avremo bisogno del C-factor.
    Davis Vantage Pro2 wireless. LaCrosse WS 2300 cablata con schermo artigianale autoventilabile.
    "L'uomo non ha avuto il mondo in regalo dai suoi genitori, lo ha avuto in prestito dai propri figli"


  10. #30
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    Predefinito Re: S-factor (obiettivo fine Seconda decade)

    Immenso 4ecast
    Per quanto riguarda il primo punto ecco le "ultime cartucce" del flusso Atlantico.


    Infatti è sempre più confermato il rallentamento:


    E' solo questione di "quando"...e complimenti a Campy per aver intuito un prolungamento dei tempi di gestazione del cambio configurativo Questo post è una miniera d'oro

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