Citazione Originariamente Scritto da Ste_San Visualizza Messaggio
il fronte freddo artico marittimo raffredda l'atmosfera a quote più basse solo dopo il suo passaggio
Questa è una caratteristica di tutti i fronti freddi


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(in un certo senso, si può dire che "scorre sopra" l'aria preesistente al suolo, rigettando dietro di sé l'aria fredda dall'alto?
In pratica vedilo come un fronte che delimita una massa di aria fredda che è presente e si muove solo da una certa quota verso l'alto "galleggiando" sulla massa d'aria sottostante.
Di conseguenza, avanzando verso sud, si trova a passeggiare sopra masse d'aria sempre più calde ---> hai aria più fredda e densa sopra aria più calda e leggera ---> instabilità ed eventuale formazione di cumuli e cumulonembi, se il vapore acqueo presente nella massa d'aria presente vicino al suolo è sufficiente.

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A differenza di un fronte freddo di aria continentale, che invece procede al suolo e scalza via verso l'alto l'aria calda preesistente?).
Questa è una caratteristica di tutti i fronti freddi al suolo.
In generale, tanto per capirsi, pensa alla massa di aria fredda come ad un qualcosa di solido, ed all'aria calda preesistente come ad un fluido. Allora se è la massa fredda a muoversi contro l'aria calda, quest'ultima sarà costretta ad aggirarla, dall'alto; se è l'aria calda a muoversi contro l'aria fredda, quest'ultima sarà come un muro, e l'aria calda dovrà scorrergli sopra.

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Dunque il primo fronte freddo (quello di sabato) sulle tirreniche porterebbe neve prevalentemente in alta collina o montagna, mentre il secondo (noi delle centrali tirreniche avremmo la fortuna di averne due, in rapidissima sequenza) troverà al suolo aria già freddata dal precedente passaggio, e di conseguenza al suo settentrione (tra 50-200 km), stavolta, lui potrà provocare neve potenzialmente sino al piano.
Pressappoco sì.
Se vai troppo vicino al minimo di pressione ti trovi troppo vicino anche il richiamo caldo.
Se vai troppo lontano (verso nord) non trovi più le nubi.
Ecco il perché dell'intervallo 50-200 km.


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Se ho capito bene, guardando a occhio le mappe di gfs (che non sono il Vangelo, è chiaro), dove il minimo nella notte tra domenica e lunedì passerebbe sul tirreno meridionale, approcciando la costa tirrenica all'altezza del Cilento, mi verrebbe subito da esultare e dire: caspita! Qui mi nevica a bassissima quota sul Lazio.
Fosse quella la posizione, si.

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Poi però mi sembra troppo bello per essere vero e penso che il tirreno centrale è un mare molto ampio, che non può non far sentire un richiamo temperato a precipitazioni (consistenti) in corso, anche mentre il minimo rispetto a me si troverebbe perfettamente a sud.
Dipende da tante cose.
Se il minimo è a sud hai vento da NE, quindi dall'interno. Che temperature hai nell'interno in quel momento? In quota l'aumento di temperatura dovuto al passaggio del minimo non dovrebbe essere consistente, quindi non ti preoccupa.
Le precipitazioni sono consistenti? Partivi da aria secca? (più l'aria è secca in partenza al di sotto della quota delle nubi, maggiore sarà il calo di temperatura al momento dell'arrivo delle precipitazioni). In quota che vento c'è? SW? Ok, allora l'incrocio NE al suolo, SW in quota ti garantisce la formazione di nubi estese e compatte, magari anche nubi convettive, con precipitazioni diffuse, e quindi in caso di condizioni favorevoli un calo graduale della temperatura ...
... ecc. ecc. ecc.

Sui microclimi della tua zona alzo le mani; sei sicuramente più bravo di me a fare valutazioni sulle eventuali quote neve


Citazione Originariamente Scritto da Ste_San Visualizza Messaggio
PS e buona neve toscana!
Grazie, speriamo
E se poi non arriva, pazienza. Ci si può divertire comunque