Da profano ed ignorante in materia, vorrei solo rivolgere una domanda a tutti coloro che hanno egregiamente esposto una loro ipotesi circa la futura stagione invernale: quando parlate eventualmente di inverno segnato (negativamente) o comunque compromesso (e anche qui evidentemente con accezioni negative) al centro nord od in generale sull'Italia, lo intendete dal punto di vista termico, precipitativo, di possibilità/probabilità di irruzioni fredde o di tutto questo messo insieme? Siccome mi è stato chiesto di abbozzare un piccolo programma di eventi invernali per una minuscola località sciistica della zona, vorrei capire a cosa si potrebbe andare incontroMi spiego meglio: per la suddetta località ed in generale per tutta la fascia alpina e pedemontana cuneese (ma non solo
) non sono necessari assolutamente particolari serbatoi freddi ad est od intense irruzioni "gelide" da E/NE con successivo richiamo atlantico per veder nevicare. Basta una normale ed intensa saccatura atlantica "fredda" per portare la neve fin sui 3/500m. Venendo al dunque: quando parlate quindi di inverno compromesso, sottotono, monotono, segnato, fate riferimento alla probabile assenza di nevicate in pianura o di irruzioni fredde importanti oppure intendete un dominio anticiclonico semi-ininterrotto? Perché per intenderci per queste zone il 2007/08 fu un ottimo inverno con innevamento abbondante (non paragonabile agli ultimi due ma comunque sopramedia oltre i 700m di quota e di poco sottomedia sui 4/500m) anche se sono ben conscio che in molte altre parti così non è stato.
Grazie![]()
Mondovì Sud, quartiere dell'Altipiano. 416m s.l.m.
Webcam in real time: http://www.meteosystem.com/webcam/mondovi/mondovi.jpg
...always looking at the sky...
bene bene, cominciano a cadere i muri di ottimismo
io purtroppo ho sempre pensato ad un inverno anticiclonico, mite e dunque poco piovoso/nevoso (secco). le speranze che avevo nutrito seguendo questo TD se ne stanno andando pian piano. non tutto è perduto eh per carità, però rimango della mia idea.
personalmente apprezzo molto l'umiltà del comitato scientifico che si corregge senza particolari errori quando commette un "errore" (parlo di comitato scientifico per sintetizzare, includendo tutti i facenti parte più chi si è lanciato in previsioni con fondamenti scientifici come "colonne portanti", insomma non i sensazionalisti come me)2
dunque aspettiamo e vediamo.
un saluto![]()
secondo me chiedi troppo, nel senso che è molto difficile, anzi ad oggi praticamente impossibile, fare una previsione a quella distanza temporale e con quel focus spaziale, al più si può tentare di capire la circolazione generale su scala europea, ma come vedi anche lì ci sono dubbi e ritrattamenti...
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E in accordo al pessimismo dilagante, eccomi pronto a sfoderare il nuovo avatar!![]()
Luca Bargagna
Da quanto ho capito l'accoppiata Nina - QBO+ aumenterebbe enormemente i regimi di rotazione del VPS e VPT.
Ma mi domanda: la differenza tra Nina west - Nina est su cui si è molto dibattutto non ha più peso?
l'AP index?
Ed altri aspetti positivi fino a qui snocciolati??
No bé ci mancherebbeforse mi sono spiegato male
non pretendo di certo di sapere se e quanto nevicherà sulle Alpi il prossimo inverno
Semplicemente volevo solo capire se questi ultimi "sconforti" erano legati all'andamento termico, precipitativo o configuarativo (cioè possibilità di atlantico forte e quindi, ipotizzo, inverno sopra la media sia dal punto di vista precipitativo, sia dal punto di vista termico, oppure al contrario inverno caratterizzato da lunghe fasi stabili ed altopressorie).
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Niente di strano, Strato fredda come si è sempre detto
Gli anni con minimo solare favoriscono i disturbi in Troposfera e sfavoriscono quelli in Stratosfera.
Idem per gli anni con NINA EAST.
Io invece non cambio affatto idea. Anche perchè Novembre vale ben poco. Piuttosto cambierei idea se cambiasse irrimediabilmente il segno del NAO, ma è presto ancora per capirlo![]()
Si,la forte "accelerazione" dei principali index predittivi è ben visibile sulle dinamiche che si stanno riscontrando un pò su tutti i piani isobarici....Concordo sulla tua visione d'insieme,aggiungo che la difficoltà nell'instaurarsi di onde planetarie stazionarie rende difficoltose manovre invernali importanti,ma non preclude la possibilità di retrogressioni "secondarie" che possono cmq vivacizzare il quadro complessivoInoltre un VP compatto potrebbe cmq ellitticizzarsi periodicamente in direzione dell'Europa sfornando qualche interessante irruzione di aria artica.
"Un Nuovo Super Inverno alle Porte" implica l'instaurarsi di condizioni bariche importanti su scala emisferica e quindi condizione necessaria è un VP debole e disturbato...Ad oggi al quesito titolo del suddetto TD,risponderei "credo di no" ,visto che cmq in meteorologia le certezze non esistono mai![]()
Filippo Casciani membro del CSCT TEAM
Filippo Casciani membro del CSCT TEAM
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