Applausi applausi applausi e basta......grandissimi tutti, cloover, even, mat ai qauli mi permetto di aggiungere 4ecast, blizzard, nonchè sandro 58.
Veramente un 3d di analisi da trattato della dinamica e fisica dell'atmosfera, grandissimi complimenti.
E come dice filippo, non vedo vie d'uscita: sembra un gatto che si morde la coda e credo che ci apprestiamo a vivere un inverno veramente d'altri tempi.
Onorato di poter far parte di questo forum.
Avevo scritto qualcosa in merito...
Inverno 2010/2011: altro NAO altra corsa
STATO DEL CICLO SOLARE
Specie nell'ultimo periodo, sempre più ricerche si stanno focalizzando sull'importanza dello Stato del Ciclo Solare per
quanto riguarda il suo impatto sulle dinamiche pluriannuali. Senza scomodare la possibilità di avvio di nuovi cicli climatici (numerosi inverni susseguenti con NAO- costante), poichè non è lo scopo di questa analisi, si può anche valutare l'impatto del Sole su periodi Stagionali, come possono essere i vari Inverni. Se sono piuttosto note da qualche anno ormai le influenze sulla Stratosfera, cogiuntamente con la Quasi-Biennal Oscillation, è invece recente lo studio del legame tra segno del NAO Invernale negativo e AP Index basso.
Come da ricerche di M. Lockwood (2010), riprese dal Colonnello M. Giuliacci (2010), l'AP Index quando è particolarmente basso, indice che valuta l'attività geomagnetica ed è fortemente legato al vento solare, sembra svolgere un ruolo fondamentale nella diminuzione dell'Indice Zonale, pertanto ciò favorisce lo sviluppo e il mantenimento semi-stazionario di Rossby Waves sull'Oceano Atlantico, portando quindi a un NAO- particolarmente rilevante.
Provando a dividere in 2 gruppi gli anni dal 1950, a seconda dell'AP Index, in modo che in un gruppo siano rappresentati gli anni con AP Index prossimo o superiore a 15 per tutti e 3 i mesi Invernali e nell'altro quelli con AP Index inferiore a 10 in tutti e 3 i mesi, otteniamo risultati che effettivamente sembrano in linea con quanto espresso dalle recenti teorie.
AP Index elevato:
Dic-50 15,57
Gen-51 15,98
Feb-51 21,72
Dic-51 20,08
Gen-52 19,35
Feb-52 26,03
Dic-52 15,15
Gen-53 15,42
Feb-53 15,09
Dic-57 17,73
Gen-58 14,77
Feb-58 26,84
Dic-74 15,43
Gen-75 15,5
Feb-75 18,33
Dic-82 20,79
Gen-83 15,64
Feb-83 26,53
Dic-84 17,78
Gen-85 15,91
Feb-85 15,28
Dic-88 13,39
Gen-89 18,79
Feb-89 15,45
Dic-89 16,29
Gen-90 13,77
Feb-90 22,92
Dic-91 14,53
Gen-92 14,05
Feb-92 31,38
Dic-93 14,45
Gen-94 14,71
Feb-94 29,52
In questi mesi, in cui l'AP Index è elevato e, quindi, non agisce abassando l'Indice Zonale, il 62% dei mesi risulta essere con NAO Positivo, mentre il NAO medio è di +0,3. Il massimo NAO Positivo medio mensile è di +2,0, mentre il minimo NAO negativo è di -1,0.
Una chiave di lettura interessante può essere nel contesto il Febbraio 1982, con un valore AP che si impenna proprio sul finire dell'Inverno e raggiunge il massimo valore registrato nei mesi Invernali dal 1932. Nel Febbraio 1982 il NAO medio risultò essere pari a +1,15, dopo un Gennaio in cui esso era stato di -0,9 (Dicembre debolmente negativo). In sintesi ecco la successione: AP Index 11,9 -> NAO Index -0,9 (Gennaio) -> AP Index 32,8 -> NAO Index +1,15 (Febbraio).
AP Index basso:
Dic-64 5,22
Gen-65 6,28
Feb-65 9,23
Dic-65 7,08
Gen-66 7,23
Feb-66 8,28
Dic-69 6,75
Gen-70 7,34
Feb-70 6,78
Dic-86 8,33
Gen-87 8,00
Feb-87 9,79
Dic-97 4,42
Gen-98 7,54
Feb-98 7,89
Dic-00 7,38
Gen-01 8,30
Feb-01 6,91
Dic-05 8,52
Gen-06 6,42
Feb-06 6,28
In questi mesi, in cui l'AP Index è basso e, quindi, agisce abassando l'Indice Zonale, il 67% dei mesi risulta essere con NAO Negativo, mentre il NAO medio è di -0,3. Il massimo NAO Positivo medio mensile è di +1,4, mentre il minimo Nao negativo è di -1,7.
Considerando ancora gli Inverni con NAO- nei 3 mesi Invernali otteniamo:
1962/1963 - AP 10,6
1963/1964 - AP 11,5
1964/1965 - AP 6,9
1967/1968 - AP 13,9
1968/1969 - AP 10,9
1970/1971 - AP 11,0
1976/1977 - AP 10,5
1978/1979 - AP 14,8
1995/1996 - AP 9,3
AP medio: 11,0
Grafico che rappresenta questi ultimi anni:
Da ciò si può, quindi, dedurre come l'AP Index svolga un ruolo probabilmente principale nella determinazione del segno del NAO, anche se vi sono altre variabili, quali ad esempio le SSTA e l'evoluzione delle Dinamiche Stratosferiche (esempio principe il 1984/1985) e Troposferiche durante la stagione Autunnale e Invernale, che debbono essere valutate per una interpretazione il più corretta possibile.
Attualmente l'AP Index è nettamente inferiore a 10, per cui sembra prospettarsi una tendenza, che, in accordo con esso, porti a un NAO Index negativo:
ENSO & QBO E LA LORO INFLUENZA SULLA NORTH ATLANTIC OSCILLATION
Attraverso uno studio (Effect of QBO and ENSO on the Solar Cycle Modulation of Winter North Atlantic Oscillation,
2007) , che ha preso in esame il periodo 1958-2000, Yuhji Kuroda (Meteorological Research Institute di Tsukuba, Giappone) è arrivato a concludere che gli effetti del Sole sul NAO Index Invernale risultano più intensi durante fasi di QBO Occidentale (presa alla quota convenzionale di 50hpa) e ENSO- (La Nina).
Citando principalmente gli studi di Hood (1993-1996-2006), Kuroda parte dal presupposto che vi sia una vasta variazione nell'emissione di Raggi UltraVioletti durante gli 11 anni di evoluzione media del Ciclo Solare, che influenza direttamente la temperatura e l'ozono presente in Stratosfera e perciò, di rimbalzo, influenza anche la Troposfera.
Citando poi principalmente Kodera (2002-2003), parte dall'ulteriore presupposto che la variabilità interna a ogni Ciclo
Solare influenzi anche il NAO Index (in questo caso cita la tendenza del segno NAO Invernale a "riapparire" in Estate negli anni con Massimo Solare e a "scomparire" rapidamente in anni di Minimo Solare).
Partendo da queste premesse, Kuroda esamina il ruolo di QBO (e/w) e ENSO (La Nina/El Nino) per quanto riguarda l'influenza dello stato del Ciclo Solare sul segno NAO medio nella stagione Invernale.
Kuroda sostiene che le Stagioni Invernali che rientrano nella casistica di QBO+ e ENSO- (tali categorie devono necessariamente essere unite, in quanto, secondo Y. K., è difficle trovare una valenza statistica precisa del singolo
parametro QBO/ENSO) modulino l'influenza del Ciclo Solare sul NAO Index Invernale in modo più marcato, mentre in caso di QBO- e ENSO+ (anche qui categorie "indivisibilii") la modulazione è meno marcata.
Sostanzialmente Kuroda sostiene che, con QBO Occidentale e La Nina, il NAO Index diviene un pattern locale e ha meno influenza sulle dinamiche Emisferiche, al contempo lo stesso NAO Index non ha ripercussioni forti sulla Stratosfera. Questa modulazione, che rende il NAO meno influente, è più forte rispetto alla categoria opposta.
Al contrario, in anni caratterizzati da QBO Orientale e El Nino, il NAO Index ha ripercussioni in modo marcato sull'intero Emisfero Nord e ha ripercussioni forti in Stratosfera.
Attraverso gli studi, precedentemente citati, che indicano l'influenza determinante dell'AP Index sulla North Atlantico
Oscillation, attraverso l'Indice Zonale, si può ricondurre il NAO Index a segno negativo in caso di AP Index basso.
Visto lo stato dell'AP Index attuale (mediamente inferiore al 10) si può ipotizzare che tale valore sia in modo probabile
valevole anche per l'Inverno 2010/2011, visto che il Solar Flux continua a mantenersi basso, evidenziando come si sia
ancora in una fase di Minimo Solare, e, quindi, si può facilmente ipotizzare un NAO Index negativo.
Tuttavia, calando questa considerazione nel contesto dello studio di Kuroda, il NAO, molto influente (e con valori
estremamente negativi) nell'Inverno 2009/2010 è stato favorito dalla modulazione portata da QBO- e dall'ENSO+, divenendo, quindi, molto influente nelle dinamiche Emisferiche e molto influente in Stratosfera, con inevitabile "rimbalzo" dalla Stratosfera (Troposfera -> Stratosfera -> Troposfera), che ne ha ulteriormente estremizzato l'importanza.
Quest'anno, tuttavia, siamo in presenza di QBO e ENSO completamente opposti (2011 QBO Occidentale VS 2010 QBO Orientale - 2011 La Nina Strong VS 2010 El Nino Moderate), che, hanno secondo la ricerca, un'influenza nettamente diversa. Ciò significa che, pur rimanendo il NAO Index negativo probabilmente per l'intero Inverno al pari dell'anno scorso, l'influenza di tale Index potrebbe essere molto diversa. Infatti, QBO+ & ENSO- modulano in modo stringente l'influenza del Ciclo Solare in modo tale che esso "renda" la North Atlantic Oscillation meno influente a livello emisferico e soprattutto abbia ripercussioni di gran lunga meno significative in Stratosfera. In particolare questo ultimo punto potrebbe essere molto importante per il fatto che, mancando il "rimbalzo" dalla Stratosfera, la negatività del NAO Index dovrebbe essere contenuta. In conclusione NAO Index meno negativo e meno influente.
Questi gli anni caratterizzati da NAO- persistente unita alla situazione QBO/ENSO:
1962/1963 - QBO- & ENSO-
1963/1964 - QBO+ & ENSO+
1964/1965 - QBO+ & ENSO--
1967/1968 - QBO+ & ENSO-
1968/1969 - QBO- & ENSO+
1970/1971 - QBO- & ENSO--
1976/1977 - QBO- & ENSO+
1978/1979 - QBO+ & ENSO+
1995/1996 - QBO+ & ENSO-
2009/2010 - QBO- & ENSO++
Divisi secondo le categorie di Kuroda:
1968/1969 - QBO- & ENSO+
1976/1977 - QBO- & ENSO+
2009/2010 - QBO- & ENSO++
1964/1965 - QBO+ & ENSO--
1967/1968 - QBO+ & ENSO-
1995/1996 - QBO+ & ENSO-
Altre categorie non contemplate dallo studio:
1962/1963 - QBO- & ENSO-
1963/1964 - QBO+ & ENSO+
1970/1971 - QBO- & ENSO--
1978/1979 - QBO+ & ENSO+
1° categoria - QBO- & ENSO+
Anomalia Geopotenziale a 50hpa sull'Atlantico:
Anomalia Geopotenziale a 200hpa sull'Atlantico:
Anomalia Geopotenziale a 500hpa sull'Atlantico:
Già da un primo sguardo si nota come le anomalie divise nelle classiche 2 fasi (GPT+ a Nord, GPT- a Sud) siano estremizzate nei loro valori.
Questi gli effetti sull'Europa:
Molto evidente in questo caso il Flusso Zonale molto forte sul Basso mediterraneo, contrapposto a un flusso freddo molto consistente nell'Europa Centro-Occidentale. Inoltre l'Europa Orientale non risulta particolarmente fredda.
Questi i valori del NAO Index:
1968/1969 - NAO -1,2
1976/1977 - NAO -1,0
2009/2010 - NAO -1,7
NAO medio: -1,3
2° categoria - QBO+ & ENSO-
Anomalia Geopotenziale a 50hpa sull'Atlantico:
Anomalia Geopotenziale a 200hpa sull'Atlantico:
Anomalia Geopotenziale a 500hpa sull'Atlantico:
In questo caso si nota invece come le Anomalie siano sì tipiche di un NAO-, ma molto più contenute rispetto alla categoria precedente.
Questi gli effetti sull'Europa:
In contrapposizione rispetto alla categoria precedente, si nota come il Flusso Zonale sia più basso e meno intenso sul
Mediterraneo e le Anomalie Geopotenziali si spingano genericamente più a Sud. Inoltre l'Europa Orientale è
significativamente più fredda della norma.
Questi i valori NAO:
1964/1965 - NAO -0,6
1967/1968 - NAO -0,5
1995/1996 - NAO -0,6
NAO medio: -0,6
Infine, un ultimo cenno riguardo le SSTA e la differenza tra le due categorie.
1° Categoria:
2° Categoria:
Ti cito questo quoting:
Un nuovo Super Inverno alle porte?
Ti aggiungo, a proposito del possibile split del vp sul lungo che il forte trasporto di calore verso le zona polare comincerà a pompare in maniera energica convergendo dall'Atlantico e dal Pacifico al polo nel momento in cui vi sarà il passaggi dalla fase continentale a quella molto intensa di tipo artico marittima prevista ad oggi nella fine corsa dei GM (16/12).
Se split sarà (inizio 3a decade?) prevederei l'incipit di una fase di retrogressioni gelide che rimarranno tali ancora per alcuni giorni specie al nord Italia in quanto il target dei nuclei polari tenderebbe ad "alzarsi" aprendo gradualmente dapprima al sud e poi gradualmente a salire una fase più umida e mite dettata dall'Atlantico "basso"
Per quello parlai alcuni giorni fa a proposito del sud di "prove tecniche di inverno" e ...che prove!![]()
Matteo
Grazie mille per la risposta! Un'ultima cosa: un vero coinvolgimento del centro-sud quando lo vedi?
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Citta' di Castello(PG):
http://www.tifernometeo.tk/
Tra poco...dopo il passaggio del primo nucleo artico che porterà tanto vento (finalmente asciugando un pò la colonna d'aria e non solo
) e una diminuzione delle t° nelle regioni adriatiche.
Freddo con contributo continentale da martedì 14 e in intensificazione il 15 e il 16 in attesa poi di un vigoroso nuovo impulso artico ma il cui target visti i geopotenziali in gioco potrà essere definito con poco margine rispetto all'evento![]()
Matteo
Ciao Paolo!
Prova a stratificare l'index con la QBO. Parrebbe più correlato in inverno con QBO- (ci sono studi a tal proposito, qui trovi un po' di fonti, alla fine).
![]()
~~~ Always looking at the sky~~~
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