Se eprdiamo la prima decade di marzo perdiamo uno dei periodi più interessanti dell'anno e visto com'è andato l'inverno, cioè abbastanza scarsuccio a parte soprattutto qualche giorno super a dicembre....Dov'è finito il thread Un nuovo super inverno alle porte? E Bastardi che dice? Comunque prima di tirare le somme meglio attendere quest'ultima decade di febbraio e la prima di marzo..A volte la parte migliore dell'inverno arriva in quel periodo specie per il sud! Quindi per il momento calma e sange freddo! Intanto ci godiamo questa bella hp che se non altro porta belle inversioni notturne (da quanto che non si vedevano con tanta continuità)!!!
Agosto 2018-> 188mm (media storica 29mm) Min più assoluta Dic '18-> -3,6°C
min assoluta Gen '19->-6,2 (4/1)_Max più bassa Gen->0,5°C (4/1)
Ott->345mm/ Nov-> 284mm/ Dic->198,5mm
Com'è che l'ha chiamato stau? Il saguaro index?
Ecco ... Io lo vedo abbastanza in forma.
Gliel'ho praticamente data su anche su ipotesi di colpi di coda; se per colpo di coda intendiamo "botte" significative e non refoli statisticamente non significativi.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Non posso sottrarmi nel fare i miei complimenti a Remigio, che, come al solito ci ha visto giusto come tendenza e come evoluzione dal primo mese invernale all'ultimo. A noi ci è andata solo male (parlo del Sud) perchè il passaggio è stato così repentino e opposto che non ci ha dato la possibilità di avere il nostro momento di gloria (parlo della fine di gennaio, momento più propizio, sfumato da una ripartenza esagerata delle attività del vortice polare con valori schizzati fino a 4 punti positivi).
Che dire? Chiamamola sfortuna (o fortuna a chi non è nivofilo/freddofilo, quindi de gustibus) o semplicemente un momento climatico s/favorevole, ma, a conti fatti ...... Zago ha colpito ancora
Ormai mancano 18 giorni alla chiusura dell'inverno meteorologico, visti tutti gli indici, solo l'lF (index fiocco) è a nostro favore, vabbè, aggrappiamoci a quello, non sia mai, è rimasto bloccato sulla -10° da ottobre, chissà... la legge dei grandi numeri, prima o poi ci prende no?
![]()
Hai creato tu la -10 , l'innominabile si esprime solo se ci può essere invernata o no sul bacino centrale del mediterraneo e ci prende ottimamente .. sempre l'innominabile aveva detto HP in Gennaio, prima parte, è l'ha presa. Sempre l'innominabile aveva detto rimonta hp inizi febbraio e poi atlantico a ruota e l' ha preso, sempre l'innominabile dice neve in questa seconda parte di febbraio, e anche da te, e così sarà.. Quindi non vede solo e sempre freddo, l'innominabile... Queste sono frecciate di chi non ha altro da dire.. A posteriori![]()
Ultima modifica di granneve; 10/02/2011 alle 10:41
Dio c'è ...
Vado anche io un attimo in o.t. giusto per sottolineare nell'eterna "finta"diatriba tra metodologia deterministica e teleconnettiva quanto il compendio tra questi approcci sia in realtà continuo e costante anche da parte di coloro che si affidano ad un certo "purismo" teleconnettivo.
Se l'approccio fosse in realtà così assoluto, l'analisi su base tlc. dovrebbe essere fatta in autunno e verificata a marzo (ovvero a giochi fatti) e in effetti gli outlooks si pongono come obiettivo un'analisi stagionale che non può ovviamente tener presente di tutte le evoluzioni modellistiche diversamente subirebbe continui emendamentima a conti fatti vanno verificate le corrispondenze (come su un diagramma) e gli scostamenti.
In tal senso davvero complimenti al "vecio " Remigiocon il quale se ben ricorda avevamo concordato su di un inverno a "trazione anteriore"
.
Quando poi invece si scende su di un campo di azione più limitato nel tempo (diciamo circa 15/20 gg max 1 mese) allora diventa importante contestualizzare, a mio avviso, le conoscenze teleconnettive con le proiezioni offerte dai modelli fisico matematici che soprattutto nel long range ( e talvolta non solo) mostrano notevoli spread previsionali da un run all'altro e ove non di rado proprio l'analisi tlc (qualora si riveli corretta ovvero in grado di valutare con un certo grado di esattezza le componenti "forzanti") aiuta a trovare la retta via...
Quando scendi "sul campo" del riscontro giornaliero a volte tendi a tralasciare l'opera scritta "dietro la scrivania".
Credo che nessuno degli amanti meteo possa affermare onestamente di non essersi sentito "portare via" dall'ambiente un pò asettico dell'analisi teleconnettiva per scendere laddove si combatte...un pò tutti i giorni .
Tornando parzialmente in o.t. l'evoluzione dei prossimi 15-20 gg è, a mio avviso, assai difficile da inquadrare proprio perchè, a discapito di un elenco magistrale di indici contrari: enso neg, qbo + , sfondamento NAM con ESE di tipo cold e mettiamoci anche il conseguente IOD neg. che tende a catalizzare i cavi d'onda freddi continentali nell'E-Europa, vedo un'evoluzione deterministicamente interessante e sostenuta (qui entra l'elemento tlc) dalle persistenti anom. SST + ATL che per ora riescono a contenere in questa progressiva fase di relativa stanca del vpt (dopo il picco) le masse di gpt negative in una posizione favorevole a forcing dinamici e a progressive invasioni di aria continentale....
La realizzazione di un nuovo cooling strato/tropo....beh...la valuteremo..![]()
Matteo
Non sono in grado di intervenire troppo tecnicamente, ma quello che sto notando da qualche tempo (diciamo alcuni anni in qua) è proprio quello che dici tu, anche se con altra terminologia. Vale a dire che si sta abbattendo (o comunque riducendo) la distanza tra climatologia e meteorologia.
Sino a qualche tempo fa la climatologia era quella cosa dei lunghi periodi, storici (se non geologici) determinata da fattori astronomici, geologici e quant'altro. La meteo, limitata ad un massimo di 5 giorni, era il battito d'ali di una mosca. Oggi noi ci troviamo con modelli che anche a 240 ore spesso ci prendono. D'altro canto tutto il parlare di tlc fa rientrare nella meteo (cioè, per capirci: che cavolo di tempo fa la settimana prossima?) una serie di macro fattori un tempo lasciati all'analisi storica (e quindi climatica).
Insomma, ci stiamo avvicinando (solo avvicinando: siamo lontani dall'esserci) ad una scienza (o teoria) unica dei fenomeni atmosferici. Sarà interessante seguire l'andamento nei prossimi anni, sono convinto che si andrà sempre più in questa direzione.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
Vero
Si stanno allargando gli orizzonti e il desisderio di oltrepassare "le colonne d'Ercole" è sempre maggiore.
Non sono però tanto le previsioni ad essersi allungate nel tempo, infatti ciò che si può definire strettamente una previsione meteo presenta grossomodo gli stessi confini temporali di ieri (diciamo i 5 giorni?) se mai sono migliorate le "definizioni" (i modelli hanno più...."pixel"
).
Si è invece sviluppato il desiderio, seguendo il very long range dei GM, di disegnare le linee di tendenza (ad oggi una carta a 240 h è ancora tale) e per questo, nel mare magnum dei clusters che le corse di ciascun modello sviluppano e che risultano talvolta ampiamente divergenti l'uno dall'altro a tal punto che le stesse ENS sono poco significative, l'osservazione degli indici teleconnettivi può tracciare una via.
Il panorama circolatorio diventa sempre più generale al punto da non richiedere il contatto con il modello e proprio quegli aspetti che segnano il confine tra meteo e climatologia diventano strumento di indagine anche a lunga "distanza"
Si pensi a tutta quella serie di indici cd. predittivi e che servono ad un'analisi teleconnettiva "pura" (avulsa da qualsiasi sostegno deterministico) legati alle temperatura degli oceani, all'estensione dei ghiacci polari, allo snowcover...![]()
Matteo
D'altra parte nel momento in cui a partire da determinate situazioni teleconnettive la statistica dice che le evoluzioni nel 99% dei casi vanno in una direzione (leggasi i tanto citati B&D per fare un esempio) significa che la legge fisica che c'è dietro è bella tosta.
Avessimo un mega server fotoquantisticodedicato probabilmente la diatriba apparente sarebbe immediatamente risolta riconducendo tutto al determinismo (le leggi fisiche, che si parli di gas, di rotazione terrestre o di fisica delle onde sono quelle che si conoscono; non ci sono buchi neri clamorosi dal punto di vista delle leggi; il problema è tutto di modellazione e di capacità di calcolo).
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Segnalibri