Non potrebbe magari dipendere dalla diminuzione dei ghiacci artici,soprattutto d'estate?? quando si parla del famoso battito di ali di una farfalla dall'altra parte del mondo non e' un discorso fatto a sproposito,quindi,imho,figurarsi un fenomeno cosi esteso e cosi relativamente vicino a noi che conseguenze possa avere,magari con studi successivi a mente fredda si potrebbe capire come mai oltre agli scambi meridiani e' praticamente quasi un anno che l'Atlantico ci ha abbandonato con le sue umide correnti cariche di piogge e neve;
in fondo le estati con le azzorre stanno diventando un miraggio e se dovesse continuare cosi anche l'autunno e la primavera diventerebbero ''orfane'' dell'Atlantico.
Mi intrometto silenziosamente in questa discussione.
Nonostante non sia minimamento al livello dei "guru" come mat e 4ecast, sintetizzando i loro interventi mi sembra di aver capito che almeno la primavera non dovrebbe portare scossoni degni di nota tali da capovolgere l´attuale situazione generale su scala europea: quindi ancora deficit pluviometrico per il mio orticello (alto adige-nord est) ma non solo.
Ho capito giusto?
Io continuo ad essere convinto che in natura ci sia una legge della compensazione; lo so, é la solita frase fatta, tipo non ci sono piú le mezze stagioni, a prevedere alta pressione e caldo non si sbaglia mai ecc. ecc., frutto di ignoranza (non si puó mica sapere tutto, o essere in grado di capire e sapere tutto) dei complessi fenomeni che contribuiscono al prodotto finale del tempo sulle nostre teste. Questa mia convinzione, oggi (16/03/2012) é avvalorata dal fatto che non puó continuare cosí: la situazione di deficit pluviometrico in molte aree del nord é giá critica, in alcune zone direi giá al limite. Un trimestre primaverile che prosegue sulla falsariga di quello invernale in termini precipitativi, metterebbe in ginocchio definitivamente queste zone.
Alla luce di questo, e prendendo per buono l´assunto che la natura compensa e riequilibra le situazioni, volevo chiedere a mat, 4ecast, Alessandro (soprattutto), quali potrebbero essere eventualmente i fattori, le forzanti, le fiammelle, che ridarrebbero speranza per un cambio di registro; magari ipotesi che ad ora hanno solo poche possibilitá di realizzazione, ma che comunque non si posssono scartare a priori. Ma prima di tutto, sul piatto ce ne sono di queste (flebili) possibilitá?
Cristo si é fermato ad Eboli.....la neve ad Ora
Quoto in tutto questo intervento che rappresenta anche la mia situazione qui nel veronese, dove non piove e dove veramente il clima è sempre più spinto verso il caldo. Io lo spero veramente che ci sia una qualche via di uscita, silenziosamente mi augurerei una estate sottotono per dare respito alla natura e all'umanità tutta del nord. Credetemi lo dico da medico che sta vedendo un netto peggioramento nella salute legata al clima in questo si potrebbe veramente scrivereun bel post e sfatare molte convinzioni preconfezionate che "bella stagione = buona salute" ma ovviamente non sò quale interesse potrebbe avere.
Una cosa è certa: dentro di me c'è la voglia ultimamente di abbandonare la pianura padana e di trovare magari migliori condizioni in qualche posto collinare o montano, perchè questo clima mi sta esasperando. MA pazientiamo, sperando che la natura voglia in qualche modo concederci una tregua
Francesco Nucera
"Sono un tipo burbero, scontroso e permaloso ma se mi impegno so essere anche simpatico"
----------------------------
meteorologo Meteosolutions S.r.l.
Contraddizione solo apparente, amico mio
Ho infatti evidenziato il fatto che la ripresa dell'attività delle onde planetarie potrebbe ancora portare qualcosa in termini di instabilità, ma deve essere sempre più "importante" la componente dinamica in quanto l'aspetto termico ad aprile......
Tieni anche conto che, per evidente principio fisico, una massa d'aria fredda in quota non si comporta nella stessa maniera se passa su un terreno gelato piuttosto che su una terra ormai scaldata dal sole.
La porta continentale, intesa come potenziale sito avvettivo di correnti fredde / fresche e instabili è quindi agli sgoccioli e potrà "funzionare"probabilmente ancora per una ventina di giorni grazie anche ad un incipiente irruzione di aria artica che, proprio attorno al 21/23 tenderà a raffreddare consistentemente la Russia e sembra a seguire l'Europa orientale.
![]()
Matteo
é appunto una legge che "ufficialmente" non esiste.
Cerco di spiegare con i numeri questo concetto: dove vivo, Bolzano, c´é una media di ca. 700 mm annui, e a periodi di deficit, di solito per riequilibrare un pó la situazione ci sono periodi di surplus pluviometrico per avvicinarsi alla media. Io, ma non solo io, in genere quando si parla di questa famosa legge della compensazione ci si riferisce a questo.
Ad oggi il deficit pluviometrico, sempre per Bolzano, é imbarazzante; l´ultima piovuta seria é datata settembre. Se, come scritto sopra, proseguisse il trend, si arriverebbe a maggio con i prati gialli, terreno duro e secco ecc. ecc.; per l´amor di Dio, tutto puó succedere e non mi meraviglio piú di nulla, ma siccome una cosa del genere non si é mai vista, penso e spero che ci sia un cambio di registro, che non vuol dire altro che il riequilibrare e/o compensare la situazione.
Che poi il termine compensazione sia scientificamente improprio, io non lo so, ma é volgarmente utilizzato (probabilmente anche abusato) per esprimere questo concetto.
Cristo si é fermato ad Eboli.....la neve ad Ora
piu che ad una legge di compensazione crederei ad una legge della persistenza che dall'hp potrebbe portarci in futuro a periodi mediamente con basse pressioni ci siamo gia scordati del periodo ott-dic 2010? pioveva ogni giorno![]()
La compensazione si ha quando la persistenza si sposta![]()
http://golfodigaeta.altervista.org/
Webcam Formia su http://www.meteoliri.it/#!prettyPhoto/10/
Stazione meteo http://www.wunderground.com/weathers...p?ID=ILAZIOFO2
Comincio a rispondere io sia ad Ale(bz) che ad Antartide.
La legge di compensazione è un modo di sintetizzare delle dinamiche di contro risposta a pattern consolidati che, detta così, sembra un vaticinio più che una spiegazionema in realtà va vista e verificata nelle diverse forzanti teleconnettive che impostano la circolazione generale e che normalmente mutano in un rapporto causa - effetto spesso intrecciato e non lineare.
Dico quindi la mia attribuendo fondamentale rilevanza nell'attuale e ormai "invecchiato" assetto circolatorio al fattore ENSO non solo per gli indiscussi e ormai classificati effetti sia a media sia a lunga distanza ma anche per la sua perduranza.
Le conseguenze imposte dalla Nina impattano sulla circolazione e, di conseguenza, su tutto il panorama delle SSTA che a loro volta costituiscono forzanti nel getto.
La stessa debolezza delle onde planetarie (in particolare della cd. wave 1) è attribuibile alla minor "richiesta" di profondi scambi termici polo - equatore.
Personalmente ritengo che un profondo mutamento dell'attuale pattern circolatorio debba passare attraverso gli effetti della neutralizzazione del fattore ENSO, attraverso dapprima la riattivazione delle onde planetarie e quindi degli scambi meridiani e poi, con tempistiche di risposta più dilazionate, il sostanziale mutamento a distanza delle anomalìe generate dalla Nina soprattutto sulle temperature superficiali degli oceani.
![]()
Matteo
Reem1441 terza decade.GIF
Ho quotato il post di Adriano sull'aumento dei GPT groenlandesi, perchè ritengo che osservando la troposfera oggi abbia buone
possibilità di realizzarsi, a patto che si abbia pazienza, perchè sarà imho un cambio graduale sul Mediterraneo con l'asse delle
saccature che si sposterebbe ad inizio Aprile lentamente verso ovest:
1.gif2.gif
Tengo a precisare che sarà un cambio per dare sollievo ad orti e giardini e il nord Italia sarebbe maggiormente interessato dal
tempo instabile.
![]()
Ultima modifica di Alessandro(Foiano); 16/03/2012 alle 11:02
Segnalibri