"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
Non mi trovo particolarmente daccordo per almeno un paio di motivi.
- le dinamiche artiche che hanno caratterizzato fin qui l'ultimo mese invernale e che, verosimilmente caratterizzeranno il prossimo evento in ambito Mediterraneo (discorso che può valere in generale per le medie latitudini) derivano da una sorta di saccatura semipermanente presente sulla Mitteleuropa ove le masse artiche in moto antizonale sfiorano l'Italia per una sorta di dinamica di caduta dovuta principalmente ai bassi gpt indotti dalla persistente configurazione del vortice polare in DA+ e NON da forcings dinamici (praticamente inibiti in condizioni di antizonalità);
- L'esacerbazione di un regime di antizonalità (AO fortemente negativa) limita le dinamiche meridiane sottraendo profondità alle onde di Rossby, mentre contestualmente le fasce subtropicali segnano un'inesorabile avanzata stagionale.
Antizonalità non vuole dire dinamiche meridiane ma la probabile creazione di un corridoio di masse artiche, in questo caso sparpagliate, oltre il 50°N in grado di generare più che altro dinamiche ad onda media o corta (o di Bjerknes).
Alla luce di questo, personalmente, chiuso quest'episodio simil-invernale, vedo tanta variabilità alle medie latitudini con alternanza di fasi fresche e instabili a fasi più soleggiate ma in un contesto termicamente primaverile.
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Ultima modifica di mat69; 12/03/2013 alle 11:01
Matteo
OK mat, ma io dinamiche del genere non ho ricordi di averle mai ma veramente MAI viste: a titolo speculativo, vatti a vedere il dopo 192 ore dell'ultima corsa GFS 06 a livello emisferico: UN ANTIZONALITA' TOTALE su tutto l'emisfero nord !
Peraltro da annotare come non si vedano movimenti significativi di quelle fasce subtropicali di cui parlava matteo.....non è/sarebbe una sinottica di variabilità tipicamente primaverile sta roba qua, è qualcosa che personalmente non ho mai visto, laddove invece in primavera al suo inizio dovrebbero prevalere gli intensi scambi nord/sud e viceversa......di certo ritengo che questi siano ancora i postumi dell ' ESE verificatosi in gennaio che ha completamente disintegrato il VP che ha continuato a girare e ancora gira con ridottissime velocità zonali che da gennaio appunto, alla quota di 30 hpa, non hanno mai superato i 25 m/sec....in una possibile evoluzione del genere, ripeto, ci potrebbe pure stare un'ulteriore severa botta continentale su tutta l'europa, mediterraneo incluso anche perchè non escluderei un forcing della wave 2 (che già, peraltro, veniva determinate nel run 00...).
Una situazione davvero estremamente particolare e che personalmente non ritengo di poter liquidare come "variabilità primaverile".
E' questione di tempo e in alcune aree dell'emisfero, neppure di quello
Quoto.a cui si sovrappongono i normali effetti di disgregazione primaverile del vp
vedi sopra
La vedo invece molto ardua anche in virtù del fatto che non ritengo la dinamica attuale qualificabile come "forcing dinamico" stante l'antizonalità.
Se mi dici che la cosa è inconsueta a metà marzo valutando la dinamica dal punto di vista emisferico ( e le conseguenti irruzioni tardive anche forti oltre i 50°N) posso essere daccordo e i motivi li abbiamo già sopra evidenziati....per il resto... non vedo forzanti meridiane sinceramente in grado di opporsi all'avanzata stagionale.
p.s. una forte antizonalità emisferica è spesso recepita, in termini circolatori , da un'altrettanta zonalità medio bassa causa rinforzo del getto subtropicale.
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Matteo
Pienamente d'accordocon quanto detto, bisognerebbe anche analizzare il contesto in cui la fase instabile che ha caratterizzato lo stivale atlantico, proveniente da un inizio di Nino-Like, sia stata anche accentuata anche dai fattori Invernali venuti dopo, MMW, e di per se disarticolazione VP, e' pur vero che in questa fase un regime altopressorio "stabile" e' difficile concretizzarlo stante la dinamica attuale che vede diverse masse Fredde ancora presenti, a livello di GPT, che portano tutt'altro che stabilita' circolatoria.
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ne approfitto per sottolineare che la persistenza di figure legate al DA+, tipo BLN, sono all'origine pure di una 552 dam spesso bassissima nel mediterraneo, quasi ai livelli degli anni 60, per discesa latitudinale della zonalità, con fasce depressionarie schiacciate tra le esterlies oltre il 50° ed il getto subtropicale..negli anni 60 era imputabile alla debolezza del canadese e ad un campo medio di geopotenziale più basso a livello emisferico
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Getto subtropicale forsennato a fare da contraltare all'inesistente getto polare con l'artico in balia di un anomalmente esteso anticiclone:
Davvero suggestiva una prospettiva del genere:
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Matteo
Anticiclone al posto del vortice polare...Roba che manco in estate quasi ...
Comunque, mat, fosse avvenuto soltanto un mesetto prima penso che gli scenari sarebbero stati decisamente più " bianchi ", specie al nord ... anche in vista della perturbazione di domenica che sembra arrivare con temperature ancora negative alle quote interessanti
Insomma un evento perturbato tardo-invernale, che avrebbe potuto però essere pesantemente invernale se la tempistica fosse stata anticipata ... Le dinamiche che si vedono in queste carte sono notevolissime
[I][FONT=Times New Roman]5-6-7 Gennaio 2009 Piacenza : 55cm max
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L'arte è un istante[/I]
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