Quoto quanto in grassetto e quanto dice bugimeteo sull'onda lunga del MMW. E' una situazione in cui esplode a scoppio ritardato il VP, di cui non si trova più traccia nel long. Certamente un nucleo sbalzato via dall'esplosione e ruotato in senso antiorario raggiungerà l'Europa ma è molto azzardato a mio avviso dire che questo abbia un qualche effetto sull'Italia che non sia quello di un poderoso richiamo umido dall'Atlantico su centro e nord. Come diceva Matteo, il getto subtropicale in rinforzo sui bacini meridionali del Mediterraneo lascia ben poco spazio per un entrata franca a sud dell'arco alpino.
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Andrea
I PERCHE’ di una stagione che non decolla:
La primavera è la stagione di transizione fra il semestre freddo e quello caldo e solitamente è caratterizzata, soprattutto nella sua prima parte, dai primi forti interscambi di calore polo/tropici e viceversa: in tale contesto la primavera è caratterizzata da una grande variabilità delle condizioni atmosferiche con rapidi “rovesciamenti di fronte”in seno ai quali possono trovare sfogo gli ultimi rigurgiti invernali nella sua prima parte e i primi “assalti” delle fascie anticicloniche subtropicali col procedere della stagione verso la fase propriamente estiva.
Quest’anno questa condizione di “normalità primaverile” non si palesa nelle sue caratteristiche sopradescritte in quanto mancano del tutto gli scambi meridiani a netto “vantaggio” degli scambi “antizonali”che, non casualmente, hanno portato e stanno portando una fase tipicamente invernale su tutta la mittle europa, l’europa orientale, la scandinavia e l’Inghilterra con estese nevicate e temperature degne del miglior mese di Gennaio, fase fredda che, peraltro, nelle prossime ore interesserà anche la nostra penisola e il bacino del mediterraneo.
Tutto ciò è dovuto a quanto accaduto intorno alla metà di Gennaio allorquando un cosiddetto Evento Stratosferico Estremo (ESE) ha comportato di fatto la disintegrazione del VORTICE POLARE che è stato letteralmente spappolato in multipli centri di vorticità molto freddi che, da illo tempore, vagano come mine vaganti nel nord emisfero: una situazione di “normalità invernale”vorrebbe invece un VORTICE POLARE normalmente chiuso e con velocità zonali piuttosto elevate con a volte saltuarie (AO mediamente positiva) e a volte più frequenti (AO mediamente negativa) rallentamenti di tali velocità e quindi “travasi” di aria molto fredda verso le medie latitudini; quest’anno questo ESE ha comportato una AO mediamente molto negativa e, nel rispetto della “legge statistica” dei due fisici dell’atmosfera americani Baldwin e Dunkerton, una situazione di tale AO mediamente negativa perdurante per i successivi 40/60 giorni dal verificarsidell’ESE.
Di fatto stiamo andando anche oltre tali limiti statistici dato che stiamo continuando a viaggiare su valori medi di AO negativa probabilmente dovuti anche al superamento record per molti giorni,alla fine dello scorso mese di Gennaio, del NAM (North Anular Mode, il corrispondente a livello strotosferico dei 10 hpa della AO troposferica) che ha appunto raggiunto valori ampiamenti inferiori al valore di -3 per molti giorni.
In un siffatto contesto ci troviamo di fronte ad una situazione sinottica a livello del nord emisfero alquanto anomala che vede un Vortice polare ancora disintegrato , un hp polare inusitatamente forte e persistente e dalle caratteristiche quasi pienamente estive e,conseguentemente, in presenza di nuclei di vorticità ancora molto freddi in giro alle latitudini subpolari e addirittura medie del nord emisfero; inpresenza di una situazione di questo genere, è assai difficile pensare ad una primavera “bucolica” (e ce ne stiamo accorgendo) e non è affatto da escludere che entro la fine di questo mese possano verificarsi ancora forti avvezionifredde di origine continentali alle medie latitudini europee nonchè anche mediterranee. (e, aggiungo, le ecmwf 12 di stasera, ce ne danno già una traccia...........e non solo da stasera e da questo run...)
Andrea, io non credo e non sto pensando ad un ingresso franco a sud delle alpi di un nucleo retrogrado, ma non penso e non ritengo nemmeno che vi siano le condizioni per un getto subtropicale in così netto rinforzo sul mediterraneo meridionale tanto da indurre una circolazione umida e mita atlantica di "rientro"......ecmwf ci sta dando una traccia, come ho già scritto, e non solo dal run di stasera della possibile evoluzione: moto retrogrado del nucleo anglo europeo/rimonta dinamica della wave 2/hp polare/retrogressione continentale: in questo contesto secondo me molto probabile, il nucleo freddo retrogrado quasi certamente interesserà nuovamente la mittle europa e l'inghilterra ma , in parte potrebbe venire agganciato da una circolazione depressionaria in ambito mediterraneo e interessare nuovamente perlomeno il settore centro settentrionale del mediterraneo........non vedo possiblità di semionde miti alternate a semionde cicloniche di stampo tipicamente basso atlantico .
Ma si tratterà sempre di un contributo freddo oltre il 50°N a rinvigorire una circolazione che alle medie latitudini atlantiche e sul Mediterraneo si presente da ovestin seno ad un getto veloce di correnti che scorrono tra il 30° e il 45°N.
Ma perchè dover cercare sempre e comunque il gelo ad ogni costo?![]()
Matteo
Mat, io non cerco niente, ho fatto un'analisi in termini di "probabilità" ed in tal senso ritengo possa essere possibile un ulteriore passata a carattere invernale anche sul mediterraneo, non ho parlato di "gelo"......di certo la primavera caratterizzata dalla sua variabilità e dai suoi repentini e frequenti sbalzi termici, di fatto non c'è ancora.![]()
1996...
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2010...
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Resta il fatto che quesato inverno è stato mediamente freddo ( il gelo non ci importa più di tanto ) e caratterizzato da almeno 5 vortici invernali sul mediterraneo. Quindi io direi che tutte le freddate per così dire " cercate " si sono avverate e siccome se ne sono avute in una sequenza non certo normale per le nostre lande è lecito, e direi anche piuttosto verosimile, ipotizzarne altre anche tra fine mese e finanche in Aprile, in un primavera che si annuncia tutt'altro che stabile .. Altro conto poi è chi abbia beneficiato di esse.... Intanto sistematicamente dopo l'ennesima freddata una perturbazione atlantica a ruota, meccanismo che sta facendo di questo inverno uno dei più gloriosi degli ultimi 15 anni per buona parte del Nord, sorpattutto per aree alpine e prealpine centro-orientali.
Dio c'è ...
Su certe "tipizzazioni" dal sapore ormai decisamente amarcord riferite alle stagioni e a come dovrebbero essere secondo gli standard canonici, abbiamo, in questi ultimi anni, ricevuto poderose smentite proprio dall'attore principale ovvero dal clima e dagli assetti generali della circolazione atmosferica a grande scala.
Quindi non ti meravigliare del fatto che la classica primavera determinata dagli scambi meridiani non si intraveda neppure all'orizzonte.
Queste dinamiche infatti cui tu ti riferisci, sono riferibili ad un tradizionale degrado della stagione invernale ove il vortice polare tende a "rilassarsi" dalle tensioni zonali invernali imposte per lo più dalle interazioni strato tropo.
Ma ci troviamo forse in questa circostanza? Dove è finito il vortice polare e pertanto che senso ha parlare di scambi polo-equatore (nel senso tradizionale del termine) in queste condizioni?
Se ci riferiamo quindi alle "nostre" latitudini, ha invece molto più senso di parlare di variabilità (più o meno perturbata) primaverile ove gli eventuali fenomeni turbolenti possano derivare dalla quota e non dal suolo ovvero da una media di geopotenziali più bassa della norma piuttosto che da avvezioni dirette.
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Matteo
Però per es. nel 2008/09 - assai più "glorioso" nel contesto che citi - non abbiamo avuto la fase primaverile avutasi quest'anno fra metà dicembre e metà di gennaio, 1/3 della stagione...
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