IO credo che l'uomo abbia imparato a usare il territorio nel modo modo intensivo ed espansivo che conosciamo oggi perchè andava bene con il clima fino a qualche decennio fà.
Poi certamente una pioggia moderata-forte con situazione di blocco ad est ti allagava addirittura vaste aree come Firenze o il Polesine.
E' il clima che decide dove e cosa puoi coltivare, se puoi costruire vicino ad un fiume o no.....nei periodi secchi e senza eventi estremi puoi farlo...rischi poco.
Con il clima di oggi.....se sbagli (a costruire lungo un torrente) bastano 30 minuti di pioggia torrenziale che ti spazzano via. Ti ci devi trovare per capire cosa vuol dire trovarsi con l'acqua al collo in 20-30 minuti.....non hai il tempo di reazione.
Gran parte delle perturbazioni di oggi sono associate a rovesci autorigeneranti...da 100-150 mm in un 1-2 ore.
La gente oggi costruisce ai pendici del vesuvio...perchè la geologia lo permette....magari tra 500 anni li non potranno essereci più case nel giro di 50 km......
E' la natura che decide.....noi ci dobbiamo adeguare. Ma serve un periodo chiamato adattamento....per porre fine ai disastri...in cui l'uomo capisce che se il clima di 20-30 anni ti permetteva di fare del territorio uno scempio ora non puoi più...
Assolvere sempre il cambiamento climatico considerandolo una costante è una presa di posizione che non condivido, in quanto parte da un presupposto sbagliato: che il clima più o meno è sempre lo stesso, ma non è così.
Complimenti per l'apertura del TD![]()
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Ho imparato negli anni che discutere di meteo e cambiamenti climatici con chi si è avvicinato a questo hobby per amor di freddo e neve...alla fine è tempo perso.
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