Niente male davvero.
Un salutone a Luca!
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"We are all star people, from the dust we came and to the dust we shall return. So let's celebrate Love. Ciao Mamma.
Carissimo Luca, proprio così.... aspettiamo che passi la nottata nel senso che NON siamo di fronte ad uno stratcooling classico
Stratosfera fredda con raggiungimento della soglia critica. Verso il Displacement ? | Associazione MeteoNetwork ONLUS
per cui ci sarebbe una via d'uscita che potrebbe avvenire guardando nella direzione indicata da Matteo![]()
Andrea
Direi, vecchia cotica genovese, che il tuo outlook proced benissimo .....anche se forse , come tempistiche "d'uscita", potremmo essere più "stretti".......forse già ai primi di gennaio........
Si, me ne avevi gia parlato di questo "eccessivo" ozono sub-polare, specie aleutinico. A parte che non e' lui forzante ma "trasportato" e quindi le carte individuano che il VP e' zonale e l'ozono schizza via dal centro (dove tra l'altro la temperatura sempre + bassa genera anche chimiche diverse) e ristagna dove c'e' piu' calma , non so darne una visione "previsionale" perche' non riesco a vederla altro che consequenziale delle dinamiche in atto.
So che c'e' letteratura e la lessi pure ma mi feci anche la convinzione che l'entita' del suo gioco e' forte ma in senso assoluto non distributivo (+ sole, meno sole, + aerosol e h2o, .... +/- ozono cambiano le cose). Magari mi leggo roba nuova ...![]()
Caro Andrea, innanzitutto complimenti per l'articolo, come sempre chiaro, ben fatto e argomentato inappuntabilmente. Ne condivido senz'altro i contenuti in ordine alla successione di eventi che hai rappresentato, alla tempistica ed alle conseguenze. Così come ha indicato il sempre ottimo Matteo, in tempi non sospetti come fino ad oggi. Anch'io mi sono fatto fin da fine ottobre/inizi di novembre (fase per me "critica" nella costruzione delle possibili dinamiche invernali) un'idea del genere sulle caratteristiche di questo inverno, in cui ipotizzai come tendenza generale una prima parte in "sordina" in cui una AO+ avrebbe maramaldeggiato per poi cedere il passo ad una seconda parte più performante, in particolare tra fine Gennaio e Febbraio, contraddistinti da un collassamento della corda zonale e relative conseguenze. Tempi ipotizzati illo tempore, e che rivisiteremo semmai in corso d'opera ove necessario. Devo aggiungere che anche le interazioni tropo/stratosferiche - e viceversa - occorse, così come da te brillantemente sintetizzate, hanno concorso con dinamiche incisive seppur non sempre rientranti negli schemi "classici" a promuovere quanto attualmente sotto i nostri occhi, ampiamente comunque letto da molti di noi ed "usato" per continuare a promuovere ipotesi sui movimenti che ci saranno. E che potrebbero dispensare diversi interessanti riscontri, nei tempi "necessari" su cui ci stiamo soffermando con piacevole intensità. Tornando ora entro i termini della dicembrata oggetto del TD, ebbene anche gli aggiornamenti serali sembrano confermare quanto già evidenziato in mattinata, rendendo il punto della situazione sostanzialmente sovrapponibile a quello già proposto stamattina. La via d'uscita "vera", dunque, ancora non dovrebbe essere prossima, ma pian piano si starebbero cominciando a creare i presupposti perché questa abbia poi ad aprirsi, come del resto si commentava stamane con Stefano Bernardi. Un caro saluto a te, a Max ed a tutti gli amici fin qui intervenuti.![]()
"La meteo è una passione che non comprende solo colui che non la nutre"
Genny, forever.
Ciao Alex
Caro Luca,
i GM cominciano a suggerire l'uscita dallo stallo zonale in cui la debolezza delle onde planetarie in troposfera e conseguentemente la stratosfera ci hanno fin qui condotto.
Ottime le osservazioni di Andrea (se non ricordo male avevo letto o forse vissuto in prima persona un displacement come seguito ad una forte fase stratosferica polare) che peraltro mi conducono verso analoghe conclusioni riguardanti la via di uscita dalla situazione attuale.
Una probabile estesa area identificabile nelle pianure russo siberiane che verrà gradualmente liberata dalla vorticità positiva al suolo per far posto progressivamente ad una componente termica sempre più importante e inibente la penetrazione delle weasterlies dall'Atlantico verso il vecchio continente.
Peraltro la disposizione del vortice polare fino in bassa stratosfera, benchè contraddistinto attualmente da velocità zonali assai elevate a causa del forte raffreddamento, come dissi a suo tempo, non presenta di per sè un asse sfavorevole nel consentire da adesso in avanti il distacco di veri e propri noccioli gelidi dal cuore del vortice stesso verso l'artico siberiano e fino alle stesse pianure asiatiche.
gfs_z100_nh_f120.gif
e questo, come detto sopra, pone le basi proprio per l'instaurazione di una circolazione secondaria retrograda di masse d'aria molto fredde.
Certamente sarà un processo molto graduale "annusato" in primis dal principale modello inglese ma la cui realizzazione dovrà tenere conto delle corrette dinamiche di interazione con la vicinanza di aree soggette ad inversione termica sempre molto complesse per i modelli.
C'è da dire che non partiamo da condizioni di base certamente ottimali:
compday.3BhcSzBn6A.gif
con disseminate anomalìe termiche positive al suolo laddove proprio in genere nasce il plantigrado biancoma è anche vero che quest'anomalìa favorita da una circolazione non propriamente ottimale fino ad oggi nel raffreddare le suddette aree, mediamente "colpite" da una circolazione occidentale piuttosto intrusiva:
compday.anAZp8zkMa.gif
potrebbe subire un deciso raffreddamento se coadiuvata dalle giuste dinamiche.
Dovremo attentamente valutare se la coda dello stesso modello ci apra già a fine corsa un vero spiraglio o se questa uscita non costituisca al momento una mera indicazione che necessiterà di tempi di maturazione un pò più lunghi![]()
Matteo
Concordo
Se il getto continuerà a divergere in questo modo sul comparto scandinavo/WR, la strutturazione dell'alta russa potrebbe richiedere tempi non di certo brevi ma neanche esageratamente lunghi. Del resto il periodo è perfetto dal punto di vista radiativo grazie al minimo irraggiamento diurno.
Rimane ancora da valutare bene come la tropo accoglierà concretamente il notevole raffreddamento stratosferico in atto. Prima si crea resistenza termica all'ingresso delle miti westerlies e più difficoltà potrebbero porsi ai fini di un vpt in prima armonica.
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