inverno con t max medie a +15°C a Roma![]()
Responsabile commerciale www.astronomitaly.com
Analista geopolitico del contesto Medio Orientale, specializzato in Nord Africa e Turchia, mi divido fra Roma, Istanbul, Cipro e Tunisi
Due inverni diversi per quel che riguarda la neve qui, uno pessimo e uno buono. Detto questo io confido sulla QBO, che ad ora sembra essere l'unico punto fermo. Riguardo al Nino basta che non sia un episodio strong, sarebbe quello il problema.... Se posso dire la mia io mi aspetterei un Vortice Polare un po' disturbato per via della QBO. Ma è anche vero che gli altri parametri ancora non li ho considerati essendo troppo presto e, soprattutto, essendo ancora io non molto in grado di farlo. Quel che io temo è una NAO positiva, in quanto il solo fatto di avere, su base trimestrale, una NAO positiva riduce del 40% la nevosità dell'inverni.
Su alcuni lidi serpeggia un pò di pessimismo qualora non si verificasse QBO negativa, e si teme un nuovo scialbo inverno...
Muro invalicabile asse Iberia - Norvegia
Nivofilo puro, Caldofilo dal 1 Aprile al 31 Agosto
ma ... punto 1, come fa a non verificarsi se già siamo in QBO negativa ed è impossibile che cambi segno almeno fino alla primavera prossima e punto 2, non c'è una correlazione diretta fra Inverni freddi sul Mediterraneo = QBO - e Inverni miti s. Med. = QBO +, sono freddi in percentuale maggiore con il segno - dell'indice ma non è una cosa così scontata
Il timore diffuso è dovuto alla tardiva inversione della QBO nella parte più bassa della stratosfera, questo perché a 50hPa i valori di fine agosto erano ancora debolmente positivi, mentre a 45 hPa la situazione risultava "borderline" con valori che avevano oscillato tra debole negatività (luglio) e debole positività (agosto), statisticamente i maggiori effetti della QBO, con possibili conseguenze sulla circolazione anche in troposfera, vengono raggiunti quandola fase QBO è ormai matura (ossia quando la QBO è ormai occidentale od orientale in tutta la colonna d'aria) se non addirittura quando si è ormai vicini al cambio di fase (ossia quando la Quasi Biennial Oscillation comincia ad invertire il proprio segno in alta Stratosfera). Il timore quindi non è quello di una QBO positiva nel trimestre invernale 2014-2015 ma di una "irrilevanza"della fase QBO- rispetto al prossimo inverno, con il rischio che le dinamiche circolatorie che hanno contraddistinto il periodo gennaio-agosto possano riproporsi anche nel semestre freddo (o almeno in parte di esso).
Non fasciamoci la testa prima del tempo. La qbo da sola non penso sia così determinante. Bisognerà mettere assieme tutti i pezzi del puzzle tra un paio di mesi, ora si può solo immaginare, appuntoE mi vien difficile fare anche quello, è un po' un tiro al piccione, come si dice cestisticamente parlando
Per me sarebbe oro colato se facesse anche solo un inverno normale.
Si vis pacem, para bellum.
ma ormai il giro di boa è superato, come nella naturalezza delle cose la QBO sarà negativa "da cima a fondo"per il prossimo Inverno ... i valori a 50hpa della QBO sono simili al 1991 fin'ora, qualcuno ha citato similitudini col 2005 che ci sono, ma a quell'altezza la QBO rimase positiva per tutto l'Inverno e oltre, eppure non ci regalò un Invernata disastrosa ... anzi
è anche vero che la massima espressione della QBO negativa si raggiunge fra il suo culmine negativo e il suo "rilascio" in fase positiva, ma è sempre meglio rimanere in territorio meno che più ... poi ripeto, ci sono altri indici che contano per noi
Dopo 5 anni di osservazioni, di tutti gli episodi occorsi, di tutte le evoluzioni sia in ambito invernale che estivo l'unica cosa che salta all'occhio in quanto frequente e palese è il cambiamento di posizione dell'anticiclone delle Azzorre e la sua alimentazione primaria.
Fino alla prima metà degli anni 2000 l'anticlone atlantico traeva la sua forza sull'Atlantico centrale posizionando i suoi massimi pressori mediamente intorno all'arcipelago che gli ha dato il nome.
Dopo il periodo su citato l'anticiclone ha subito profondi cambiamenti tanto che ora la sua sede principale si è mediamente spostata di oltre un migliaio di chilometri più ad ovest e spesso e volentieri il contributo spiccatamente tropicale atlantico ha perso la sua efficacia cedendola invece a quello caraibico.
Questo sta provocando sia nel periodo estivo che in quello invernale profonde modifiche della circolazione a larga scala ed in particolare sull'Europa e sul Mediterraneo.
Spostando i suoi massimi verso ovest d'inverno provoca un'inasprimento del getto in uscita dal comparto americano e conseguentemente un aumento degli episodi di sprofondamento del getto verso l'Atlantico orientale (aumento delle frequenze di presenza della falla Iberico-Portoghese), in più questo fatto scoraggia gli episodi di blocco i quali erano molto più frequenti fino alla fine del secolo scorso. Favorisce invece episodi di NAO- più spiccatamente SNAO- con forte attivita dei cicloni islandesi i quali si allungano verso sud e verso ovest grazie al "vuoto" lasciato dall'anticiclone.
La forte diminuzione degli episodi di blocco fanno evolvere gli episodi di avvezioni di aria fredda non più verso meridiani meridionali ma favoriscono una antizonalità più marcata catturata dai frequenti cicloni nel comparto atlantico centrale.
La significativa e reiterante configurazione conseguente questo cambiamento climatico da parte dell'anticiclone delle Azzorre, ha provocato un'aumento significativo degli episodi di EA+ strettamente e naturalmente collegati alla frequenza di configurazioni che descrivono questo indice.
Detto questo in maniera molto sintetica e senza carte (carta canta) l'inverno 2014-2015 non potrà che seguire questi cambiamenti a prescindere dalla forza del vortice polare (AO) e dalle vicissitudini del lato pacifico (PDO) a cui personalmente ho dato fin'ora troppa importanza.
L'unico e vero cambiamento della circolazione è solo e soltanto lo spostamento di sede dell'Anticiclone Atlantico.
Quindi... se nel prossimo inverno prevarranno episodi di AO negativa avremo sempre e comunque fasi di tempo caratterizzate da episodi freddi relegati a latitudini elevate per troppa antizonalità provocata dall'assenza del muro anticiclonico troppo defilato ad ovest. In fasi di AO più positive avremo la presenza di forti perturbazioni atlantiche dirette essenzialmente su gran parte delle regioni ad ovest del Continente. Prevarranno invece episodi di blocchi anticiclonici o comunque di anomalie positive ad est specie sul mediterraneo orientale. Naturalmente non si possono escludere episodi freddi o molto freddi su zone adiacenti il Mar Nero e la Turchia con fasi di blocchi ad omega che non hanno perso il loro grado di frequenza (anticiclone di blocco centrato sull'Italia con episodio di scand +).
E' da tenere quindi in conto la scarsa presenza o la totale assenza di blocchi anticiclonici completi sull'Atlantico orientale per ormai la cronica assenza del contributo tropicale dall'Atlantico ormai spostato molto ma molto più ad ovest come detto precedentemente.
Ricapitolando l'inverno 2014-2015 italiano:
Molto piovoso al Nord (e conseguentemente nevoso sulle Alpi), sulle centrali Tirreniche, sulla Sardegna e sulla Campania.
Con piovosità inferiore alla media sul resto dell'Italia con anomalie negative più sensibili sulla fascia Ionica e a sudest.
Dal punto di vista termico in media o leggermente sopra ma con anomalie meno spiccate o addirittura debolmente negative al Nord occidente, anomalie positive invece più marcate dal medio Adriatico in giù e sulla fascia ionica.
Questo è il mio PENSIERO. Questo è quello che ho notato e quello che si può vedere basandosi sulle anomalie ottenute con le reanalisys sia di geopotenziale, sia delle correnti meridionali e zonali che delle temperature.
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