
Originariamente Scritto da
fabio.campanella
Ciao,
posso essere abbastanza daccordo su quello che dici anche perchè a mio scapito la previsione di quel periodo non è andata a buon fine o meglio i segnali che arrivavano non facevano presagire nulla di quello che poi è accaduto. E' anche vero però che è stata una sorpresa quello che è accaduto. Proprio l'altro ieri stavamo vedendo gli spaghi del 23 dicembre e la media per il 29 e 30 era poco sotto i -2°C dalle mie parti (il 30 è arrivata la sera una -11°).
Questo per dire che a prescindere da tutto le previsioni oltre le 144 ore sono sempre da prendere con le pinze. Quello che invece potremmo "dilettarci" a fare è cogliere dei segnali di massima. Ad esempio facciamolo ora questo esercizio e poi ci risentiamo tra 10 giorni per vedere come è andato.
Partiamo a medio termine: le NAEFS ci indicano la probabilità alta di avere affondi occidentali in pattern
EA+:
Allegato 388815
con la seguente distribuzione termica:
Allegato 388816
Quindi abbiamo un sottomedia a nordovest del continente mentre un sopramedia abbastanza pronunciato sull'Italia con anomalie crescenti da nw verso se.
L'evoluzione mostra un cambio di passo dal medio a lungo termine (144 --> 240 ore) con lo spostamento delle anomalie negative sui nostri meridiani anche se attenuate (una sorta di
EUL)
Allegato 388817
con una distribuzione termica seguente:
Allegato 388818
Quindi probabilmente tra il 19 ed il 22 vi sarà possibilità di una moderata avvezione di aria artico-marittima con freddo più intenso sui monti e neve in alta collina e qualche pioggia su tutto lo stivale in un contesto comunque freddo.
A lunghissimo termine (240 --> 384 ore) i segnali divengono deboli e fumosi e l'unico segnale interessante da cogliere è la persistenza dell'anomalia di massa geopotenziale sull'Atlantico (positiva o molto positiva) segno che l'anticiclone delle Azzorre ha molte canche per essere attivo anche nella terza decade di gennaio.

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Allegato 388819

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