
Originariamente Scritto da
davide3
Lo so che il divieto in alcune zone esiste, ma io vorrei che esistesse dappertutto! Sarebbe un fatto di civiltà. A te ti preoccupa altro perché, come molti, associ il fumo del camino all'intimità della casa, ad un fatto antico, ecc., ma il fumo del camino in molte zone è peggio dello scarico delle macchine, visto che le macchine si sono evolute mentre il camino è sempre quello.
Il problema è che finché le centraline di rilevamento saranno solo nelle città, non sapremo mai quanto inquinamento fa la legna che brucia. Quando cominceranno ad essere accessibili rilevatori a basso prezzo, ne vedremo delle belle.
Quanto alla nebbia, l'inquinamento fornisce sicuramente più nuclei di condensazione, ma ovviamente la nebbia può formarsi anche in un'aria pulitissima, altrimenti non si avrebbe mai nebbia in mezzo al mare o nelle montagne più sperdute, come anche le nubi in zone molto pulite, visto che le nubi e le nebbie sono esattamente la stessa cosa. Diciamo però che la presenza di tanta polvere ne favorisce la formazione; e forse magari il fumo stesso contribuisce a ridurre la visibilità. Non c'è alcun dubbio che le grandi città italiane siano adesso molto ma molto meno inquinate di un tempo, anche e soprattutto grazie al fatto che ormai pochissimi, in città, si scaldano usando legna, carbone o cose del genere. Nelle zone di campagna, però, l'inquinamento probabilmente è aumentato.
Io credo, però, che la diminuzione della nebbia sia da attribuirsi soprattutto all'aumento enorme delle superfici urbanizzate. E' il concetto della città diffusa, in inglese "urban sprawl", che si contrappone al concetto di città compatta che dominava fino a qualche decennio fa. La nebbia della Pianura Padana si forma quasi esclusivamente per irraggiamento, cioè per raffreddamento dei suoli. Il motore della nebbia padana, quindi, sono i suoli freddi, che sono tipicamente i suoli erbosi molto aperti. Tetti, strade, parcheggi ecc si raffreddano di gran lunga meno, ma anche i giardini e gli orticelli tra una casa e l'altra si raffreddano poco, a causa della scarsa vista di cielo. Se dai uno sguardo su Google Earh, vedi come le superfici "raffreddantisi", ossia quelle totalmente aperte, in Pianura Padana sono ormai assai poche. Ovviamente, dai suoli "raffreddantisi", la nebbia si espande anche sulle città, ma meno suoli aperti ci sono, meno potenza ha il motore, per così dire; è chiaro, poi, che sarà molto difficile che la nebbia possa viaggiare per chilometri di superficie urbanizzata, ecco perché a Milano centro la nebbia fitta è ormai rarissima.
La nebbia invece che si forma per salita di aria umida, quella dei versanti montuosi, quella di Enna, per intenderci, risente poco o nulla dei suoli. Ecco perché a Enna possono costruire quanto vogliono, ma la nebbia l'avranno sempre!

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