Meglio non lamentarsi!
Non svegliate il can che dorme
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Un inizio estate 2016 piu fresco
, ma non anomalo .
Inizio estate 2006 fu anche piu freddo ,
in particolare tra la prima e seconda decade di giugno 2006 , poi sappiamo come e' stata quella calda estate.
Per il centro Europa Luglio 2006 in assoluto il piu caldo.
se parliamo di estate 2006 ricordiamo anche agosto però, qui chiuse con scarti dalla 71-00 oltre i -3,5°C
André
Dipende. Nubi medio basse e stratiformi si, con tutta l'umidità che c'è a disposizione in pianura padana non è affatto improbabile che si formino di notte per poi dissolversi nel corso della mattinata. Se invece parliamo di nubi a sviluppo verticale, ovviamente serve un innesco che spesso è dato dalla radiazione solare. Se poi il temporale sia pomeridiano o serale o notturno dipende da svariati fattori.
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A prescindere dai gusti personali con cui viene dato il taglio del messaggio (tutto normale per i freddofili vs catastrofe pluvio-termica per i pochi caldofili), il vero nocciolo del discorso è definire "cosa è normale".
Purtroppo troppe volte si sente dire che normale è "61-90" o "71-00" perchè all'epoca ero giovane o perchè il GW non era ancora scoppiato in maniera prepotente o dio solo sa perchè. Si da un giudizio morale sul tempo, "61-90 buono, anni 2000 cattivi". Quante volte si legge "semmai erano anormali gli anni 2000". Ma chi lo dice? Ma perchè?
La temperatura è una variabile continua ( a differenza di pioggia e vento) e statisticamente si ritiene che, preso un intervallo di tempo sufficientemente ampio, la distribuzione dei valori di temperatura debba disegnare una "campana" normale o gaussiana.
Ossia presi 30 anni, il valore medio sarà anche il più probabile, i valori estremi saranno i meno probabili. I parametri fondamentali che descrivono questa distribuzione sono la media e la varianza.
Il punto fondamentale però, è che a priori, tutti i valori di temperatura hanno la stessa probabilità di "uscire". Ad esempio se so che una vite deve essere lunga 10cm, andando a misurare 1000 viti, scoprirò che in realtà hanno una lunghezza diversa tra di loro a causa di imperfezioni costruttive etc... e che, se non c'è una errore palese, queste imperfezioni saranno sia in eccesso che in difetto.
Tornando alla temperatura, possiamo tranquillamente prendere la regola alla lettera e affermare che è "normale" ciò che è accaduto negli ultimi 30 mesi di Giugno, ossia dal Giugno 1986 al Giugno 2015 compresi.
Prendere come riferimento trentenni più remoti nel tempo è chiaramente deprecabile, poiché stiamo confrontando l'oggi con anni sempre più lontani da noi. Se il nostro scopo è capire se "oggi" è normale, dobbiamo prendere come riferimento il trentennio più possibile vicino ad "oggi" ossia il 1986-2015. E' evidente che non sempre questi dati sono reperibili, ma è altrettanto evidente che la soluzione ottimale è questa.
Poi, senza avere la presunzione di avere ragione, dico che prendere alla lettera la regola ha poco senso. Le medie 86-15 lasciano il tempo che trovano. Andrebbero considerate le medie 2000-2015. Il motivo è presto detto: cardine della distribuzione normale è che i valori hanno la stessa probabilità (a priori) di uscire. Nel caso della temperatura ciò non è affatto vero. Il cambiamento climatico in atto ha fatto che si che vi sia più energia a disposizione del sistema atmosfera, quindi abbiamo "un motore di maggior cilindrata". Quindi avremo ovviamente più possibilità di avere "numeri alti" piuttosto che "numeri bassi".
Globalmente si vede che il 1998, anno del super Nino (bissato a superato dal Nino 2014-2015) ha segnato una netta discontinuità nelle temperature. Quindi io prenderei come riferimento il periodo 1998-2015.
Certamente questa è una media opinabile, ma meno opinabile della 61-90. La 61-90 non ha nessun senso per dire cosa è normale oggi nel 2016, ha senso solo per vedere come, di trentennio in trentennio, siano cambiate le temperature (piogge, neve etc...) di un punto specifico o di un'area.
Voler asserire che "quello era il clima normale, mentre quello degli ultimi 15-20 è anormale" non ha senso.
La normalità è semplicemente quello che accade "ultimamente", non quello che è accaduto in passato.
Se anche il GW fosse al 100% di natura antropica, ciò non toglie che la normalità è ciò che è accaduto negli ultimi 30 o 15 anni, non ciò che è accaduto negli anni '60. E' un dato di realtà non negoziabile.
Qui a pg è un inizio giugno decisamente anomalo, media fino a oggi circa 1,5 gradi sotto la 71/2000 e tra i 110 e i 160 mm di pioggia a seconda dei quartieri. Al di là dei numeri è la frequente copertura del cielo a renderlo anomalo (e più fresco), almeno per come ci eravamo abituati negli ultimi 10 anni. Il record di pioggia appartiene all'86 con 220 mm, forse riusciamo a batterlo...
Riguardo la diatriba su vapore acqueo, nuovolosità, feedback negativi/positivi... mi pare evidente che quando il sole è alto la nuvolosità contribuisca ad abbassare le temperature, magari il contrario avviene in inverno... Come mai le zone equatoriali sono meno calde di quelle tropicali aride? Evidentemente l'effetto albedo delle nubi supera l'effetto serra del vapore acqueo, pur ricevendo maggior insolazione all'equatore piuttosto che al tropico
Se si parla di nubi e non di vapore acqueo, in questa mappa vedi quali sono le aree oceaniche dove estese zone nuvolose di strati e stratocumuli al di sopra dei mari si correlano:
1-5: negativamente (+ nuvole ----> SST più basse) con le SST, rispettivamente
6: positivamente (+ nuvole ----> SST più alte) con le SST.
L'area del Pacifico tropicale centrale (zona ENSO 4) è decisamente contro-intuitiva. Qui, comunque, sono tutti i tipi di nuvole (cirri, strati,...) tranne i cumuli ad essere correlati positivamente.
Schermata 2016-06-16 a 09.56.39.png
E come vedi nella mappa del commento #65, anche in zona equatoriale (es. Pacifico centro-occidentale e in parte Indiano) ci sono aree dove le nuvole esercitano un forcing positivo (l'effetto isolante è maggiore di quello riflettente, vedi disegni del commento #54), da notare come nel Pacifico occidentale l'effetto riflettente delle nubi è molto alto e tuttavia lì predomina nel bilancio quello isolante.
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Ci provo.
1) Penso che sia un inizio di estate più o meno in sintonia come molti altri inizi di estate (meno frequenti negli ultimi 15 anni, ma non del tutto assenti) caratterizzati da assenza di alta pressione stabile su gran parte del continente e in balia di correnti atlantiche. Perciò
2) connotato da forte nuvolosità e da surplus di precipitazioni sulle aree toccate da questo tipo di masse di aria (in particolare la fascia europea fra il 40esimo e il 50esimo parallelo) e dagli associati scarti termici
3) l'anticiclone delle Azzorre (associabile al tipo di regime di tempo che abbiamo definito come Weather Regime 2, vedi outlook), figura meno frequente nelle estati europee degli ultimi 10-15 anni, è però statisticamente più probabile che si espanda sull'Europa centro-medidionale solo un po' più avanti rispetto alla prima metà di giugno.
4) il tutto rientra in quella che viene definita variabilità inter- e pluri-annuale. Ci potrebbero essere ragioni estrinseche sia di tipo dinamico (forzanti teleconnettive che incidono sula circolazione atmosferica di grande scala) sia di tipo termodinamico (relative agli scambi e ai flussi di energia) ma non dobbiamo mai dimenticare quelle intrinseche: il tempo è principalmente caotico e soggetto a molta variabilità interna spontanea, indipendentemente dalle ragioni estrinseche.
5) quello che penso è quello che ho scritto nei primi 4 punti, se farà o meno un'altra estate simile a quella del 2014 (o 2002?), al di là della difficoltà di bissare una stagione con combinazione di caratteristiche simili, lo puoi dedurre seguendo l'outlook![]()
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Quindi Stefano situazioni di accumuli pluviometrici anche a carattere di eccezionalità sono ascrivibili comunque a variabilità interannuale.
Possiamo dire che l'aspetto fenomenico non connota una variazione di trend di fondo
Diversamente per l'andamento termico, inserito in un contesto di "rialzo medio" si può parlare di variazione di trend
Naturalmente situazioni di accumuli pluviometrici a carattere di eccezionalità potrebbero rappresentare una conseguenza del fatto che le condizioni al contorno sono mutate (t + alte, + vapore acqueo, flussi di acqua in atmosfera accelerati, etc etc). Difficile, al momento, stanare questo tipo di segnale dal rumore di fondo, soprattutto alle nostre latitudini.
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