Citazione Originariamente Scritto da Fede66 Visualizza Messaggio
E allora siccome ci troviamo in un contesto di riscaldamento globale non ci dobbiamo stupire di tutto ciò e magari neanche parlarne.
Io invece mi stupisco e mi preoccupo non tanto per quello che è successo nell'ultimo anno dove bisogna tornare indietro di secoli per trovare qualcosa di simile, ma mi preoccupa soprattutto la velocità in cui questo stia avvenendo, basta guardare le ultime 6 o 7 estati che occupano tutte le prime 10 posizioni come stagioni più calde.
E mi preoccupa ancor di più la non linearità dei sistemi fisici, oltre l'atmosfera anche gli oceani costituiscono un sistema dinamico non lineare e, pertanto, anche il comportamento di tale sistema deve essere considerato caotico al pari di quello dell'atmosfera.
Mentre il sistema dinamico non lineare atmosfera è caratterizzato, però, da un caos che opera alle scale di giorni o settimane, per il sistema oceani bisogna pensare a scale temporali secolari o addirittura millenarie.
in parole diverse il caos atmosferico il tempo ( oscillazioni ad alta frequenza); quello oceanico il clima (oscillazioni a bassa frequenza).
Nel caso dell'oceano, per esempio, le due fasi ENSO possono essere pensate come una fluttuazione caotica del sistema oceanico.
Fino ad ora abbiamo parlato di variabilità intera del sistema dinamico non lineare: assegnatele condizioni iniziali e le regole con cui variano i parametri che lo caratterizzano, il sistema evolve in modo, per così dire, naturale o, anche, non forzato.
Nel caso del dibattito sull'evoluzione del clima una delle scuole di pensiero sostiene che le oscillazioni climatiche sono conseguenza della variabilità interna del sistema e, ovviamente, ci riferiamo alle oscillazioni caotiche del sistema complesso atmosfera-oceani.
Di questo sistema dinamico conosciamo i valori che assumono tutti i parametri, le relazioni tra di essi e le leggi con cui essi variano? La risposta è no.
Noi non abbiamo ancora compreso in maniera compiuta la fisica del sistema, non siamo ancora in grado di prevedere l'evoluzione di ENSO, e l'intensità della prossima fase ENSO, per esempio, ignoriamo in parte il modo in cui AMO e PDO evolvano nel tempo ed interagiscono tra loro e con ENSO e, soprattutto, non sappiamo se esistono o meno altri modi di variazione a lungo termine del sistema oceanico.
Dirò di più: non siamo in grado di modellare in modo efficacie ed efficiente la convenzione umida e ignoriamo buona parte dei modi in cui le nuvole influenzano il clima terrestre.
La conclusione ovvia di tutte queste considerazioni è che ci troviamo di fronte ad un sistema dinamico complesso di cui conosciamo poco in termini di leggi di variazioni dei parametri in gioco e, probabilmente, dobbiamo ancora scoprire alcune delle variabili che caratterizzano il sistema stesso, quindi ATTENZIONE quando si afferma che probabilmente noi non vedremo mai dei cambiamenti inaspettati, per il momento è quello che stiamo vedendo..
Il problema non è che ne parlassi, ma che lo facessi nel thread dei modelli!!
Ora puoi farlo qui, e nessuno ti dirà nulla perchè è la discussione apposita.

Discorso diverso, invece, è circa il senso che hanno questi interventi. Nessuno vieta di stupirsi, ci sta e va bene anche che lo scriva (io sono il primo, sarei ipocrita a scrivere di non stupirsi quando i miei resoconti sono pieni di aggettivi quali "stupefacente", "assurdo", ecc... ), quel che però si vuol dire da parte di chi risponde è che il GW è in atto da decenni, e un andamento simile a quello odierno era prevedibile. Forse ha traumatizzato la rapidità del passaggio (nel giro di un anno in pratica, tra 2013 e 2014 in Italia sembra cambiata era meteorologica), però è da dire che la fase attuale potrebbe essere una estremizzazione che esalta configurazioni deleterie in epoca GW, che anticipano nei tempi eventi che dovrebbero verificarsi ancora tra qualche anno.
Potrebbe però anche non esserlo, ma la realtà è che non lo sappiamo.

Ripetere allo sfinimento che il mondo sta cambiando, e farlo in lidi di persone che già ne sono consci, è da un lato una perdita del proprio tempo (se proprio vuoi denunciare il cambiamento ci sono milioni di persone non del tutto consapevoli che sarebbe bene informare come si deve) dall'altro, proprio perchè perdita di tempo, assume i contorni dello sfogo e del lamento utile solo a chi scrive piuttosto che al benessere collettivo di un forum.
In ultimo, non cambierà il passato e non aiuterà nemmeno a cambiare il futuro: il futuro sarà climaticamente più caldo di oggi, lo scenario più probabile allo stato attuale è il 4.5 (+3° dalla preindustriale nel 2100), quindi cosa ci dicono i modelli per il 2100 sull'Italia in quello scenario? Una temperatura media fino a 3-4° più alta di oggi in molte stagioni, precipitazioni aumentate al centro-nord e in calo al Sud e isole, estate da Maggio a Settembre, siccità e piogge estreme più frequenti.
Questo è il futuro, iniziamo ad adattarci. Lamentarsene, per me, è come lamentarsi del fatto che si invecchierà: è un fenomeno ineluttabile, almeno cerchiamo di prepararci così saremo dei vecchi in salute e non dei vecchi con salute cagionevole (a fuor di metafora: la vecchiaia è il GW, la salute è quanto possiamo fare in termini di opere per adattarci al riscaldamento globale).


Ovviamente serve anche agire, ma lo si può fare solo a livello globale, e su quello ahimè non so quanto possiamo fare noi semplici cittadini. Siamo alla mercé degli altri stati che hanno pur sempre il sacrosanto diritto di svilupparsi e raggiungere il nostro livello di benessere, anche usando i combustibili fossili come mezzo energetico o come risorsa da vendere per arricchirsi.
E' gestire questo sviluppo economico che rappresenta, secondo me, la sfida più grande.