Marco, è evidente che, pur in condizioni non ottimali, un trasferimento di energia S->T avvenga sempre durante un ESE, per cui non è che questa cosa dei "ponti stratosferici" mi stupisca più di tanto o non la trovi plausibile, è che non la trovo così determinante rispetto all'evoluzione circolatoria di questo semestre freddo, anche perché in altri contesti (es. 2019/2020) lo Strong Polar Vortex event lo abbiamo registrato eccome... possiamo anche postulare che senza l'ESE di fine dicembre avremmo avuto un SSW di tipo major entro la prima metà di gennaio... era anche un'ipotesi che avevo palesato, ma resta comunque una congettura... a mio modo di vedere lo snodo evolutivo lo possiamo collocare a fine prima decade di dicembre ed ha avuto origine in troposfera, con l'intrusione dell'HP dinamica aleutinica, il "cut-off" di HP polare, il circuito antizonale addossato al circolo polare e l'inevitabile fase con divergenza d'onda e abattimento dei flussi... a fine dicembre 2019 le condizioni preparatorie dell'ESE erano passate attraverso un'altra tipologia di dinamica, ossia da un pattern multionde, a questo giro ci siamo invece giocati parte della stagione grazie all'HP polare, ma guardacaso sono ambedue configurazioni che, oltre a favorire l'ESE, da un lato impedendo alle onde planetarie di convergere e dall'altro dissipando l'energia incanalata nei flussi, inducono anche condizioni di NAO+ prima dell'ESE stesso... Insomma a mio modo di vedere, rispetto al periodo precedente (2000/2013) quello attuale (iniziato nell'inverno 2013/2014) è pure caratterizzato da assetti circolatori tendenzialmente NAO+ e mi sa che pure questo elemento abbia un peso sull'evoluzione che porta agli ESE e su quella successiva. In pratica che gli ESE siano più dei feedback di un determinato assetto che dei trigger che ne provocano l'avvio...
Ultima modifica di galinsog@; 13/02/2023 alle 13:34
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