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Risultati da 41 a 50 di 105

Discussione: Giuliacci prevede

  1. #41
    Burrasca L'avatar di MrPippoTN
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    Predefinito Re: Giuliacci prevede

    Citazione Originariamente Scritto da roby4061 Visualizza Messaggio
    non ho detto questo, caro...

    è molto scientifico invece stare a sbavare davanti ad un lampione per vedere una patacca in mezzo alla pioggia.

    vabbè, ma è inutile stare qui a discutere.

    non ho tempo da perdere in futili discussioni che non portano a nulla.

    adieu.
    Secondo me non ti costerebbe nulla ammettere che scrivere "chissenefrega della neve al piano, basta che nevichi in montagna" come se i monti fossero pelati e/o fossimo a inizio novembre sia stata una caduta di stile dettata da un momento di sconforto, oltre che da un'analisi poco oggettiva della realtà dei fatti... Sarebbe molto più costruttivo che continuare a dire "addio, non ho tempo da perdere in inutili polemiche" e poi, di fatto, continuare ad intervenire. Poi, liberissimo di perseverare.

    Filippo
    Vivo a Trento città, ma la mia stazione meteo è nella campagna di fronte casa dei miei genitori, a Rovereto.

  2. #42
    Banned L'avatar di wizard
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    Predefinito Re: Giuliacci prevede

    Citazione Originariamente Scritto da P(a)olo Visualizza Messaggio
    Sono cambiati i tempi....

    Ora sapere che nevica in montagna a quote decenti, e vedere piovere bene in pianura è la cosa fondamentale, e mi da una grossa soddisfazione.
    Ovvio che se nevica in pianura sono ancora più felice.
    mi sembra che gli anni 2000 a livello di precipitazione nevose in pianura abbiano regalato ottime soddisfazioni, almeno per noi lombardi

  3. #43
    Brezza tesa
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    Predefinito Re: Giuliacci prevede

    Citazione Originariamente Scritto da altropianeta Visualizza Messaggio
    Secondo me non ti costerebbe nulla ammettere che scrivere "chissenefrega della neve al piano, basta che nevichi in montagna" come se i monti fossero pelati e/o fossimo a inizio novembre sia stata una caduta di stile dettata da un momento di sconforto, oltre che da un'analisi poco oggettiva della realtà dei fatti... Sarebbe molto più costruttivo che continuare a dire "addio, non ho tempo da perdere in inutili polemiche" e poi, di fatto, continuare ad intervenire. Poi, liberissimo di perseverare.

    ma scusa, filippo, ognuno la vede come vuole, non c'è bisogno di accusare di cadute di stile o che altro.
    a tutti farebbe piacere vedere un po' di neve in pianura, però, ecco, siccome di neve sui monti non ce n'è davvero tanta, perchè ha fatto solo una nevicata in tutta la stagione (per dire, al tonale ci sono meno di 20 cm, idem con patate in alto adige alle stesse quote), tutto sommato mi pare ci stia che ora come ora si desideri una bella valangata di neve lassù.
    per la neve in pianura abbiamo ancora tre mesi, la vera anomalia oggi è la scarsità di innevamento in quota.
    i nostri dieci o venti o settanta centimetri speriamo di vederli anche qui, ma non mi roderei il fegato se ancora non se ne vede l'ombra.
    da questo punto di vista, ecco, non mi pare una stagione così anomala, considerato che siamo al 20 dicembre.

  4. #44
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    Predefinito Re: Giuliacci prevede

    Citazione Originariamente Scritto da alfredo Visualizza Messaggio
    ma scusa, filippo, ognuno la vede come vuole, non c'è bisogno di accusare di cadute di stile o che altro.
    a tutti farebbe piacere vedere un po' di neve in pianura, però, ecco, siccome di neve sui monti non ce n'è davvero tanta, perchè ha fatto solo una nevicata in tutta la stagione (per dire, al tonale ci sono meno di 20 cm, idem con patate in alto adige alle stesse quote), tutto sommato mi pare ci stia che ora come ora si desideri una bella valangata di neve lassù.
    per la neve in pianura abbiamo ancora tre mesi, la vera anomalia oggi è la scarsità di innevamento in quota.
    i nostri dieci o venti o settanta centimetri speriamo di vederli anche qui, ma non mi roderei il fegato se ancora non se ne vede l'ombra.
    da questo punto di vista, ecco, non mi pare una stagione così anomala, considerato che siamo al 20 dicembre.
    Io credo invece che l'unica anomalia sia dovuta a queste temperature sempre sopra la media e di parecchio specie in montagna, poi ho passato molti natali senza neve sperando che gennaio, febbraio, marzo e aprile (120 g) regalino neve in quota

  5. #45
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    Predefinito Re: Giuliacci prevede

    Citazione Originariamente Scritto da PaoloS Visualizza Messaggio
    Io credo invece che l'unica anomalia sia dovuta a queste temperature sempre sopra la media e di parecchio specie in montagna, poi ho passato molti natali senza neve sperando che gennaio, febbraio, marzo e aprile (120 g) regalino neve in quota
    eh, ma bormio è bormio...

  6. #46
    Vento teso
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    Predefinito Re: Giuliacci prevede

    Citazione Originariamente Scritto da alfredo Visualizza Messaggio
    eh, ma bormio è bormio...
    he già dovevo proprio abitare un altro posto delle alpi per la neve ma ormai sono abituato a prendere quello che arriva (poco o niente) con filosofia conoscendo ormai bene il mio clima .

    Comunque il caldo riguarda tutte le alpi e mezza Europa ed è qui l'anomalia stagionale non tanto sulla quantità di neve in quota

  7. #47
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    Predefinito Re: Giuliacci prevede

    Citazione Originariamente Scritto da PaoloS Visualizza Messaggio
    he già dovevo proprio abitare un altro posto delle alpi per la neve ma ormai sono abituato a prendere quello che arriva (poco o niente) con filosofia conoscendo ormai bene il mio clima .

    Comunque il caldo riguarda tutte le alpi e mezza Europa ed è qui l'anomalia stagionale non tanto sulla quantità di neve in quota
    Beh ne ricordo aiosa di anni senza neve a Natale anche in Valgerola (se non in quota), non ricordo invece una mitezza così costante .

  8. #48
    Burrasca L'avatar di MrPippoTN
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    Predefinito Re: Giuliacci prevede

    Citazione Originariamente Scritto da PaoloS Visualizza Messaggio
    Io credo invece che l'unica anomalia sia dovuta a queste temperature sempre sopra la media e di parecchio specie in montagna, poi ho passato molti natali senza neve sperando che gennaio, febbraio, marzo e aprile (120 g) regalino neve in quota
    Verissimo. Ecco perchè auspico la neve anche in pianura. Perchè significherebbe che finalmente è arrivata una perturbazione accompagnata da temperature più consone al calendario. Finora infatti i peggioramenti ci sono stati (e i dati pluviometrici di dicembre lo dimostrano), il problema è che troppo spesso ha nevicato troppo in alto, ecco perchè c'è così "poca" neve. Insomma, quello che sto dicendo io è che auspicherei un peggioramento di stampo invernale, e non più autunnale.

    PS: per la cronaca, qui ci sono i dati dell'innevamento:
    http://www.skiinfo.it/snowreport/index.jsp

    Occhio: la neve sulle alpi occidentali c'è eccome. Se proprio vogliamo fare i pessimisti, dovremmo guardare qui ad est (dove non a caso, quello che ha fatto la differenza è stato il caldo respiro delle correnti sciroccali, non certo la mancanza di precipitazioni):

    Esempi di accumuli sulle Alpi Occidentali:

    Alagna Valsesia: 80 cm
    Champoluc: 90 cm
    Cervinia: 140 cm
    Domobianca: 130 cm

    Esempi di accumuli sulle Alpi Orientali:

    Obereggen: 60 cm
    Pampeago: 40 cm
    Val Gardena: 35 cm
    Campiglio: 50 cm

    Ovviamente, poi, ci sono eccezioni tipo Cortina D'Ampezzo: 75 cm, grazie a Dio... Ma il quadro non è così drammatico.

    Conclusioni? La vera emergenza (se di emergenza vogliamo parlare) finora è stata il caldo anomalo, non la mancanza di precipitazioni. Non mi sembra quindi il caso di auspicare l'arrivo di precipitazioni ad ogni costo e con qualunque temperatura, ma piuttosto di precipitazioni unite ad un FREDDO più consono alla stagione, ergo: neve anche a quote ragionevoli.
    Filippo
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  9. #49
    Vento fresco L'avatar di Jadan
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    Predefinito Re: Giuliacci prevede

    Citazione Originariamente Scritto da altropianeta Visualizza Messaggio
    Di conseguenza mi vanno bene i discorsi del tipo: accontentiamoci, portiamo pazienza, etc. ma che mi si venga a dire "chissenefrega della neve al piano, l'importante è che la faccia in montagna dove è più consono" non lo accetto, perchè qui è consono eccome.
    Quello che dirò rischia di essere un po' confuso. Vado quindi per punti.

    a) Tutti noi (a partire da me) vorremmo un clima consono. Il che vuol dire autunni e primavere piovose, estati calde ma non torride ed inverni freddi con puntatine gelide che regalino neve sempre ai monti, quasi sempre alle pianure settentrionali e, come ciliegina sulla torta, talvolta neve al piano da Roma in giù. Ribadisco e sottolineo: questo è quello che io vorrei.

    b) La domanda però è: visto che le cose paiono non andare così, visto che a causa di un Atlantico in crisi,autunni piovosi se ne vedono pochi e estati con episodi torridi se ne vedono troppe, visto, quindi, che l'estate e l'autunno non sono più consone, la domanda è: dato ciò, qual è l'inverno migliore che posso auspicare (auspicare, sperare, non certo realizzare)?

    c) Teoria del subottimo. La teoria del subottimo mi dice questo: immaginiamo che io voglia realizzare un viaggio di 10 giorni in Africa. Questo è l'ottimo e si gioca su due parametri: i 10 giorni e l'Africa (cioè, in questo caso, meta e durata del viaggio). Immaginiamo ora che uno dei due parametri ottimali (la durata) venga a cambiare. E mi si dica che non ho più 10 giorni a disposizione, ma solo 3. Qual è la strategia ottima a questo punto? Ingenuamente uno potrebbe pensare: se l'ottimo si reggeva su due parametri e uno si modifica, la nuova strategia ottimale (il sub ottimo) sarà quello di tener ferma l'altra variabile ottimale e prendere quella modificata. Nell'esempio, in base a questa erratissima convinzione, il sub ottimo sarebbe un viaggio di 3 giorni in Africa. Che è una cazzata pazzesca perchè non si uscirebbe dall'aereo. Molto meglio (chessò?) tre giorni in campagna qui da noi.

    d) la teoria del subottimo infatti dice questo: se io ho una configurazione ottimale che si regge su n parametri e uno di questi n si modifica, la nuova condizione ottimale (il sub ottimo) non si ottiene tenendo fermi gli n-1 invariati e lasciando variare l'ennesimo, ma si ottine variando tutti gli n parametri.

    e) Che c'azzecca col clima? Questo: partiamo dal presupposto che l'ottimo sia il clima consono come detto nel punto a). Ma partiamo anche dal sospetto che autunno e estate siano ormai modificati. Domanda: in questa nuova situazione di sub ottimo, con autunni ed estati cambiate, ha ancora senso sperare che l'inverno (almeno lui!) sia consono? O sarebbe un'idiozia perché avere un inverno consono in un contesto non consono finirebbe per acuire i problemi? Come fare 3 giorni dentro la carlinga di un aereo, cioè una cazzata pazzesca?

    f) Non so qual è la soluzione perché, pur sospettandolo fortemente, non sono ancora certo che autunno ed estate siano ormai un'altra cosa rispetto alla consona. Ma una cosa la so per certo: se quelle stagioni cambiano, allora tutto deve cambiare. Per esempio: se le piogge (quelle calde, umide, atlantiche) ci venivano in autunno, e ora non arrivano più, è in inverno che dovremmo sperare di averle, a costo di arrivare (orrore orrore) a prefereire una bella giornata di pioggia sciroccosa ad una con due fiocchi due e vento gelido.

    g) Quindi, caro Altropianeta, fammi fare il brusco e lo scortese, ma fammi dire che con questa posta in gioco a me, dei tuoi 50 cm, non me ne frega proprio nulla. Così come non me ne frega nulla di neve al piano o di coloro che godono nel vedere la colonnina scendere sotto i meno 10. Qui in gioco non c'è l'infantile soddisfazione di vedere fenomeni meteo stravaganti. Qui c'è un clima che cambia e a questo cambiamento bisogna rispondere (anche) cambiando il nostro modo di essere e di pensare. E nel nostro modo di pensare c'è anche il modo di considerare "buona" o "cattiva" una determinata cosa. Ad esempio: se si è in deficit d'acqua, è "cattiva" un'irruzione di aria gelida da est che non porta manco una goccia. Anzi: è frigida e sterile.
    Maurizio
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  10. #50
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    Predefinito Re: Giuliacci prevede

    Citazione Originariamente Scritto da Jadan Visualizza Messaggio
    Quello che dirò rischia di essere un po' confuso. Vado quindi per punti.

    a) Tutti noi (a partire da me) vorremmo un clima consono. Il che vuol dire autunni e primavere piovose, estati calde ma non torride ed inverni freddi con puntatine gelide che regalino neve sempre ai monti, quasi sempre alle pianure settentrionali e, come ciliegina sulla torta, talvolta neve al piano da Roma in giù. Ribadisco e sottolineo: questo è quello che io vorrei.

    b) La domanda però è: visto che le cose paiono non andare così, visto che a causa di un Atlantico in crisi,autunni piovosi se ne vedono pochi e estati con episodi torridi se ne vedono troppe, visto, quindi, che l'estate e l'autunno non sono più consone, la domanda è: dato ciò, qual è l'inverno migliore che posso auspicare (auspicare, sperare, non certo realizzare)?

    c) Teoria del subottimo. La teoria del subottimo mi dice questo: immaginiamo che io voglia realizzare un viaggio di 10 giorni in Africa. Questo è l'ottimo e si gioca su due parametri: i 10 giorni e l'Africa (cioè, in questo caso, meta e durata del viaggio). Immaginiamo ora che uno dei due parametri ottimali (la durata) venga a cambiare. E mi si dica che non ho più 10 giorni a disposizione, ma solo 3. Qual è la strategia ottima a questo punto? Ingenuamente uno potrebbe pensare: se l'ottimo si reggeva su due parametri e uno si modifica, la nuova strategia ottimale (il sub ottimo) sarà quello di tener ferma l'altra variabile ottimale e prendere quella modificata. Nell'esempio, in base a questa erratissima convinzione, il sub ottimo sarebbe un viaggio di 3 giorni in Africa. Che è una cazzata pazzesca perchè non si uscirebbe dall'aereo. Molto meglio (chessò?) tre giorni in campagna qui da noi.

    d) la teoria del subottimo infatti dice questo: se io ho una configurazione ottimale che si regge su n parametri e uno di questi n si modifica, la nuova condizione ottimale (il sub ottimo) non si ottiene tenendo fermi gli n-1 invariati e lasciando variare l'ennesimo, ma si ottine variando tutti gli n parametri.

    e) Che c'azzecca col clima? Questo: partiamo dal presupposto che l'ottimo sia il clima consono come detto nel punto a). Ma partiamo anche dal sospetto che autunno e estate siano ormai modificati. Domanda: in questa nuova situazione di sub ottimo, con autunni ed estati cambiate, ha ancora senso sperare che l'inverno (almeno lui!) sia consono? O sarebbe un'idiozia perché avere un inverno consono in un contesto non consono finirebbe per acuire i problemi? Come fare 3 giorni dentro la carlinga di un aereo, cioè una cazzata pazzesca?

    f) Non so qual è la soluzione perché, pur sospettandolo fortemente, non sono ancora certo che autunno ed estate siano ormai un'altra cosa rispetto alla consona. Ma una cosa la so per certo: se quelle stagioni cambiano, allora tutto deve cambiare. Per esempio: se le piogge (quelle calde, umide, atlantiche) ci venivano in autunno, e ora non arrivano più, è in inverno che dovremmo sperare di averle, a costo di arrivare (orrore orrore) a prefereire una bella giornata di pioggia sciroccosa ad una con due fiocchi due e vento gelido.

    g) Quindi, caro Altropianeta, fammi fare il brusco e lo scortese, ma fammi dire che con questa posta in gioco a me, dei tuoi 50 cm, non me ne frega proprio nulla. Così come non me ne frega nulla di neve al piano o di coloro che godono nel vedere la colonnina scendere sotto i meno 10. Qui in gioco non c'è l'infantile soddisfazione di vedere fenomeni meteo stravaganti. Qui c'è un clima che cambia e a questo cambiamento bisogna rispondere (anche) cambiando il nostro modo di essere e di pensare. E nel nostro modo di pensare c'è anche il modo di considerare "buona" o "cattiva" una determinata cosa. Ad esempio: se si è in deficit d'acqua, è "cattiva" un'irruzione di aria gelida da est che non porta manco una goccia. Anzi: è frigida e sterile.

    mollo un attimo lo studio delle tecniche di geoingegneria per rilassarmi sul forum e mi trovo questo post...mi sono dovuto concentrare più di prima
    però alla fine sono riuscito a seguire la tua teoria che condivido. Dobbiamo riuscire a vivere la nostra passione meteorologica cercando di "elasticizzare" il più possibile il calendario. Non ha molto senso in effetti cambiare l'opione riguardo una perturbazione d il suo limite delle nevicate se questa viene il 29 novembre (autunno) piuttosto che il 10 dicembre (inverno)

    il problema è che siamo anche dei "lampionofili" e ogni tanto qualche "infantile" soddisfazione fa' bene al morale ed allo spirito

    osservatorio meteo dei Burnigui di Andalo Valtellino www.meteovaltellina.it
    http://www.youtube.com/elnibi

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