
Originariamente Scritto da
Jadan
Difatti, questo è un errore concettuale che fanno in molti: confrontare una situazione di equilibrio (il mitico optimum medievale) con la situazione di squilibrio attuale.
Oggi noi siamo in squilibrio evidente e palese e le prove sono che i ghiacciai alpini (per esempio) mostrano una continua progressione verso lo sciolgimento. Ciò vuol dire che il loro livello attuale è incompatibile con le temperature attuali. Se il nostro fosse un livello di ghiacci in equilibrio vedremmo la loro costanza (magari un anno su e l'altro giù). Allora diremmo "sì, date le temperature attuali la lunghezza del ghiacciaio x è quella corretta".
Ma se noi vediamo le lunghezze che di anno in anno si accorciano allora possiamo essere certi che siamo in squilibrio e che l'equilibrio sarà raggiunto solo quando il ritiro si sarà arrestato.
A quel punto faremo l'esatto conto dei morti e dei feriti. Ma a quel punto rischiamo di avere le Alpi brulle. Per cui non lasciamoci ingannare dal fatto che la PEG ci abbia lasciato un mondo con molti ghiacci: sono sistemi inerziali che si adattano nel lungo periodo.
E il fatto che già oggi, nonostante siamo usciti dalla PEG ieri mattina, ci troviamo in condizioni (per quanto riguarda estensione dei ghiacciai) probabilmente simili, se non peggiori, dell'optimum, ci deve far riflettere su QUANTO la temperatura attuale sia maggiore di quella dell'optimum stesso.
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