Citazione Originariamente Scritto da atlantic Visualizza Messaggio
mi pare un pochino vago, cmq 50 anni per dimezzare la co2 non sono molti, bisognerebbe capire a che distanza temporale vengono fatte le rilevazioni nei carotaggi e con quale approssimazione...
grazie cmq per il contributo

sulla parte evidenziata, preferirei stare zitto piuttosto che dare una risposta così, non mi pare granchè scientifica, anzi è piuttosto zen (con tutto il rispetto)

No, non è zen. E' però climatica, e non meteo. Perché tu dici che a gennaio farà più freddo di oggi? Sulla base della circolazione dell'aria? Di carte? Di correnti? (cioè, per capirci, di fattori meteo)? Oppure, dato che sai che l'inclinazione ecc. ecc. allora puoi affermare che a gennaio farà più freddo?

la seconda, ovviamente. Il che ci porta ad una delle prime obiezioni che, nei forum meteo, vengono rivolte a chi predice che nei prossimi decenni la T potrà salire di tot gradi: "Ma se noi non sappiamo che tempo farà fra 5 giorni, come cavolo possiamo sapere quello che farà tra 50 anni?" Il ragionamento è lo stesso: la T media (e non puntuale) dipende da fattori solo in parte meteo. E' possibile (e viene fatto) calcolare l'influenza di questi fattori (gas serra, sole ecc.) sul clima e ottenerne una relazione più o meno robusta. Il procedimento in sè è corretto. certo che possono esserci dei fattori non considerati per cui quela relazione, ancorché esistente, magari non è stata ancora stimata in maniera robusta e completa.


50 anni non sono poi tanti? Bé, insomma. Oggi la CO2 è 385, se vedi qua:

http://carto.eu.org/article2481.html

(lo so che tu non ci credi, ma fai finta di crederci) vedi che la CO2 è variata, grosso modo, tra i 200 e i 300. Se noi oggi cessassimo ogni attività umana (cioè veniamo sterminati e la civiltà si azzera) e se assumiamo che siamo 85 ppm sopra il normale (diciamo che normali siano i 300 dei precedenti periodi interglaciali) allora in 50 anni passeremmo da 385 a circa 342,5 (il grafico, infatti, si riferisce alla quantità added, cioè aggiunta, di CO, non alla quantità totale. Il dimezzamento, quindi, non è dei 385, ma solo degli 85 added). Ma saremmo comunque ben oltre il normale. Quel grafico ci dice che c'è un 20% (cioè un 20% di 85ppm, cioè circa 20ppm) che rimane per millenni. Cioè a dire che per millenni il valore rimarrebbe a 320, ben oltre la soglia normale. Questo nel caso di nostra estinzione odierna.

Ora, noi cresciamo di circa 2ppm all'anno. Ciò vuol dire che ogni anno che passa un 20% di ciò che aggiungiamo (e cioè 0,4 ppm) rimarrà per millenni. Se immaginiamo di andare così per i prossimi 20 anni abbiamo che lasceremo in eredità, per millenni, 8ppm. Cioè 20 anni di normale sviluppo NOSTRO lasceranno un'eredità per millenni.

Di 8ppm. Pare poco. Ma se (lo so che non ci credi, ma fai finta) la CO2 è variata da 200 a 300 in migliaia di anni, ciò vuol dire che nei prossimi 25 anni lasceremo una quantà pari al 10% di tutta la differenza che si verfica, nel corso di decine e decine di migliaia di anni, tra il culmine della glaciazione e il culmine caldo dell'interglaciale.

Insomma: variazioni e picchi annuali non sono possibili senza che lascino traccia per secoli e millenni. Per cui non ti sorprendere troppo per le ricostruzioni del passato. Se un anno di 200.000 anni fa una sequela di eventi fisici (eruzioni, meteoriti e che ne so) avesse fatto scattare la CO2 da (diciamo) 250 a 500, noi ne avremmo registrato traccia per millenni e millenni.