
Originariamente Scritto da
4ecast
Di tutti i ponti visti in questo alluvionato periodo, l'ultimo che rimane in piedi è proprio quello scoperto dallo studioso tedesco.
Archiviati Natale e S.Stefano con tutti gli effetti che saranno motivo di dibattito in questo forum, ora però tutta la nostra attenzione dovrebbe concentrarsi su quanto i modelli sinottico-teleconnettivi ci indicano per il periodo 28 dic - 5 gennaio.
Non vorrei quì dilungarmi troppo, dico solo che sussiste una elevata probabilità di assistere ad una fase molto fredda. Teleconnetivamente parlando, a suo tempo si accennò, per esempio, ad una condizione di
ENSO neutro o debole Nina come condizione necessaria (ma non sufficiente, con i tempi che corrono) per avere un buona fase fredda. E buona parte dell'inverno passerà in debole Nina.
Poi ci sono altre premesse da fare e devolute al freddo anch'esse, senza peraltro perdersi in troppi dettagli. La
MJO che contrariamente alle attese si porta in fase 7, un'accentuata componente orografica che invita un inizio di ondulazione del getto (
GWO fase 4) con prossima saccatura artica aperta sulle Plains in progressione verso la costa orientale, le
SSTA nord-atlantiche in area RM che permangono fortemente positive oltre ogni attesa, il contenimento in area polare delle westerlies atlantiche che permette il trasferimento verso la Russia dell'alta termica siberiana, la latitanza della possibilità di (a noi) deleteri stratwarming. E invece un disturbo molto evidente sulla tropopausa eurasiatica, figlio della recente separazione più in alto, che permette l'isolamento di circolazione ciclonica sulla Russia europea.
Un inverno visto in modo poco invernale prova a rischiare un evento stile 96 (o meglio ancora), proprio nel momento di massimo freddo. Con quali effetti sulla circolazione generale ? ....difficile fare ipotesi dirimenti in questo momento, ma il periodo indicato è sufficientemente importante per dire qualcosa; perchè molti (me compreso) saremo a spasso. E così provo anche a rispondere a chi me l'ha chiesto
Lasciando come detto il benefico del dubbio sugli effetti nelle nostre lande, sulle linee generali mi preme sottolineare che l'elevata probabilità di un evento freddo sia da ascrivere alla impensabile (fino a ieri)
tenuta dell'asse di Wejkoff e la sua successiva evoluzione in uno
Scandinavian Blocking che quindi subisce il periplo sulla parte artico-continentale (Nova Zemlja/mar di Barents) di una goccia retrograda di estrazione artico-marittima.

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