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  1. #1
    Tempesta L'avatar di Cristiano96
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    Predefinito Re: Sud Italia: prove generali e inverno 2023/2024

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    Io ricordo il 2013/14 come il peggiore da quando sono appassionato (2005/06). Non considero fine Novembre perchè altrimenti varrebbe anche per quest'anno, ma fu l'unico inverno che persi talmente tanto l'interesse per la meteo che non la seguii per due mesi. Ho un immenso vuoto tra metà Dicembre 2013 e Marzo 2014 nella mente.
    Detto questo, nel 2019/20 ci fu una moderata sfreddata a fine Dicembre che qui fece fare una gragnolata che imbiancò la città, quindi lo metto appena davanti al 2013/14 per quella ragione.


    Detto ciò, non condivido del tutto le parole di sconforto di tanti utenti, nel senso che vi capisco e anch'io mi sento così ma non mi lascio sopraffare dall'emozione e dalla negatività rendendola universale, arrivando sulla sua scia a considerare l'inverno morto e sepolto, nè questo che ancora deve finire (viviamo tra l'altro al Centro-Sud, dove l'inverno può dare cartucce fino al 10-15 Marzo, già al Nord è ben diverso) nè nella maniera più assoluta i prossimi.

    Un anno no può capitare, la mia analisi probabilistica suggerisce che se anche quest'inverno dovesse trascorrere così è altamente improbabile che i prossimi non vedranno neppure un evento di freddo decente, salvo uno sconvolgimento climatico che proprio quest'anno segna il suo inizio (possibile, ma è alquanto improbabile).
    Giusto, il 2013/2014 lo avevo rimosso dalla mente per il totale raccapriccio che lo contraddistinse, non solo in Italia, ma in tutta Europa. Non scorderò mai il primo viaggio all’estero, in Polonia a febbraio, con zero neve al suolo e Cracovia che sfiorava 10 gradi.

    Io posso condividere le preoccupazioni sul lato termico, meno su quello precipitativo, mi spiego…dal punto di vista termico è innegabile che il trend è votato all’aumento, anche se bene o male la frequenza degli eventi gelidi al momento resta “buona”. Sul lato precipitativo è vero che dal 2019 in poi stiamo vivendo molti mesi sottomedia, ma non dimentico che prima di quel periodo, per svariati anni, gli anni da queste parti sono finiti sopramedia. In effetti dal punto di vista delle piogge, osservando i dati, non sono ravvisabili dei trend che facciano pensare a un cambiamento in positivo o negativo, c’è molto rumore statistico che impedisce di fare previsioni certe, d’altronde non potrebbe essere altrimenti per un elemento - la pioggia - su cui è quasi impossibile metterci una “mano” nelle previsioni a lunghissimo termine.


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  2. #2
    Tempesta L'avatar di Cristiano96
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    Predefinito Re: Sud Italia: prove generali e inverno 2023/2024

    C'è una certa ironia, in questo inverno finora sciatto, sapere che proprio fra il 29 e il 31 gennaio vivremo una fase sottomedia


  3. #3
    Burrasca L'avatar di artorias
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    Predefinito Re: Sud Italia: prove generali e inverno 2023/2024

    Citazione Originariamente Scritto da Cristiano96 Visualizza Messaggio
    Giusto, il 2013/2014 lo avevo rimosso dalla mente per il totale raccapriccio che lo contraddistinse, non solo in Italia, ma in tutta Europa. Non scorderò mai il primo viaggio all’estero, in Polonia a febbraio, con zero neve al suolo e Cracovia che sfiorava 10 gradi.

    Io posso condividere le preoccupazioni sul lato termico, meno su quello precipitativo, mi spiego…dal punto di vista termico è innegabile che il trend è votato all’aumento, anche se bene o male la frequenza degli eventi gelidi al momento resta “buona”. Sul lato precipitativo è vero che dal 2019 in poi stiamo vivendo molti mesi sottomedia, ma non dimentico che prima di quel periodo, per svariati anni, gli anni da queste parti sono finiti sopramedia. In effetti dal punto di vista delle piogge, osservando i dati, non sono ravvisabili dei trend che facciano pensare a un cambiamento in positivo o negativo, c’è molto rumore statistico che impedisce di fare previsioni certe, d’altronde non potrebbe essere altrimenti per un elemento - la pioggia - su cui è quasi impossibile metterci una “mano” nelle previsioni a lunghissimo termine.


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    Qui in sicilia come eventi gelidi/nevosi (non secchi) stiamo vivendo, dopo il 2019, delle annate davvero scarse/eccezionali (in negativo).

    Per coanto riguarda le precipitazione, stiamo vivendo un periodo siccitoso rispetto al normale, ma negli ultimi 10anni non c'è stato un trend negativo generale e più o meno resta in linea con la normalità, ma con la differenza che gli accumuli sono meno diluiti nel tempo e spesso si alternano fasi secche a fasi molto piovose con eventi anche estremi e questo non è proprio un bene. Guardare solo i numeri accumulati credo sia incompleto.
    Quindi potremmo dire che anche sotto il lato precipitativo stiamo vivendo un cambiamento., pur se molto meno marcato rispetto a quello termico (e per fortuna direi)

    Sotto il lato termico vabbè..stendiamo un velo pietoso, non c'è bisogno nemmeno di parlarne aahhahah

  4. #4
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Sud Italia: prove generali e inverno 2023/2024

    Citazione Originariamente Scritto da Cristiano96 Visualizza Messaggio
    Giusto, il 2013/2014 lo avevo rimosso dalla mente per il totale raccapriccio che lo contraddistinse, non solo in Italia, ma in tutta Europa. Non scorderò mai il primo viaggio all’estero, in Polonia a febbraio, con zero neve al suolo e Cracovia che sfiorava 10 gradi.

    Io posso condividere le preoccupazioni sul lato termico, meno su quello precipitativo, mi spiego…dal punto di vista termico è innegabile che il trend è votato all’aumento, anche se bene o male la frequenza degli eventi gelidi al momento resta “buona”. Sul lato precipitativo è vero che dal 2019 in poi stiamo vivendo molti mesi sottomedia, ma non dimentico che prima di quel periodo, per svariati anni, gli anni da queste parti sono finiti sopramedia. In effetti dal punto di vista delle piogge, osservando i dati, non sono ravvisabili dei trend che facciano pensare a un cambiamento in positivo o negativo, c’è molto rumore statistico che impedisce di fare previsioni certe, d’altronde non potrebbe essere altrimenti per un elemento - la pioggia - su cui è quasi impossibile metterci una “mano” nelle previsioni a lunghissimo termine.


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    Un altro inverno orribile fu il 2006/07, il mio secondo da appassionato. Dopo uno intenso quale il 2005/06 non ci fu miglior prova di iniziazione per la mia passione, perchè passai dal credere che gli inverni fossero dinamici quanto quello del 2005/06 a capire che potevano pure fare schifo ed essere assenti come appunto accadde quell'anno, di cui non ricordo nulla se non la giornata record dei 29° a Cuneo il cui anniversario è caduto proprio nei giorni scorsi (caldissimo, peraltro, anche in Puglia, con 20° qui che ricordo perfettamente e i record ad Amendola e Galatina).


    Comunque sulle preoccupazioni sul lato precipitativo comprendo le lamentele sul breve termine, perchè i problemi sono anche economici sul presente anno e sulla produzione agricola. Quanto al trend precipitativo di lungo termine come ben dici è presto per trarre conclusioni, può darsi che questo periodo sfavorevole termini ad un certo punto, anche se bisogna dire che se questo trend degli anticicloni a spanciare in stagioni piovose dovesse proseguire forse una riduzione delle precipitazioni potrebbe davvero verificarsi, o quanto meno un'estremizzazione con lunghi periodi secchi alternati a brevi fasi di rovesci più intensi.

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