Senza alcun dubbio il protagonista indiscusso dello scenario meteorologico di questo inizio settimana è il vento, che spira forte da 48 h: le medie anemometriche degli ultimi due giorni all'aeroporto parlano chiaro, 32 km/h lunedì e 38 km/h ieri, con raffiche massime oltre i 60 km/h. Anche senza dover consultare i dati, la presenza del forte vento è tangibile già soltanto dal costante rumore delle folate fuori casa, cui si aggiungono gli spifferi attraverso gli infissi.

A causare il forte vento è stata una nuova irruzione d'aria molto fredda per il periodo (a 850 hPa ci si aggira sui -6° dalla norma mensile), accompagnata stavolta da scarse precipitazioni. L'ASE si è comunque sviluppato, specialmente nella giornata di lunedì, ma è stato sterile sopra Brindisi e anche altrove ha generato non più di qualche rovescio. Attualmente l'ultimo trenino di ASE residua in pieno canale d'Otranto.
Freddo pronunciato per l'inizio di Ottobre, anche se la provenienza del vento dai quadranti settentrionali (dunque dal mare aperto) sta alzando le temperature minime: se lunedì la minima nonostante ciò è riuscita comunque a scendere fino a 14,5° grazie ad una temporanea virata a WNW all'alba (durante la notte era sempre stato presente il maestrale), nella giornata di ieri la tramontana non ha lasciato alcuna possibilità e la minima è stata pertanto superiore anche i 16° (16,5°). Le massime sono invece sensibilmente sotto la media (-3° dalla media mensile), tra i 19.3° e i 19.5° negli ultimi due giorni: a parte giorno 1 e domenica, tutte le altre massime di questo inizio Ottobre non hanno superato i 20°! Se si pensa al fatto che gli anni passati (2022, 2023, 2024) è stato difficile anche solo scendere sotto i 20° fino ad inizio Novembre si comprende bene lo shock per un inizio di Ottobre che sembra davvero piombato da un'altra epoca climatica.


La forte tramontana durerà ancora per oggi, poi giovedì dovrebbe finalmente perdere d'intensità e cedere a favore di un regime di brezza. E' proprio nella notte tra dopodomani e venerdì che si potrebbero infatti registrare le minime più basse, potenzialmente vicine o sotto i 10° anche sulla costa.



A causa delle ripetute avvezioni d'aria fredda in atto da una settimana l'Adriatico è sceso interamente sotto la media, tra i pochissimi bacini a livello mondiale (gli altri sono il mar Arabico e il mare di Okhotsk, escludendo il Pacifico equatoriale dove c'è la Nina):

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Al 6 Ottobre si presentavano ampie pozze d'acqua in mare aperto già sotto i 20°, anche nel basso Adriatico:

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