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  1. #691
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    Predefinito Re: Medie nivo-pluviometriche Piemonte

    Evoluzione opposta con gli anni completamente privi di neve:
    5 casi in tutto, di cui 2 in 190 anni (1845-46 e 1924-25) e ben 3 negli ultimi 25 (1988-89, 1989-90, 2006-07)

  2. #692
    Vento forte L'avatar di Lucas80
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    Predefinito Re: Medie nivo-pluviometriche Piemonte

    Citazione Originariamente Scritto da Nix novariensis Visualizza Messaggio
    Medie decennali a Torino

    1791-1800: 41,4
    1801-1810: 70,5
    1811-1820: 48,7
    1821-1830: 68,3
    1831-1840: 71,9
    1841-1850: 63,3
    1851-1860: 53,8
    1861-1870: 44,9
    1871-1880: 52,6
    1881-1890: 75,8
    1891-1900: 50,6
    1901-1910: 59,2
    1911-1920: 43,3
    1921-1930: 24,6
    1931-1940: 38,4
    1941-1950: 49,8
    1951-1960: 56,1
    1961-1970: 26,1
    1971-1980: 22,5
    1981-1990: 33,3
    1991-2000: 17,9
    2001-2010: 21,2 (PS mi manca il 2009-10)



    A parte la caduta clamorosa ma isolata degli anni '20, la tendenza alla diminuzione è evidentissima. Il decennio meno nevoso del periodo 1791-1920 è comunque più nevoso di qualsiasi decennio arrivato dopo il 1960.

    Secondo Mercalli le principali discontinuità si hanno negli anni '20 e negli anni '90.
    In particolare il crollo avvenuto dopo fine anni '80 non è spiegabile se non con il riscaldamento della temperatura, dal momento che le prp sono rimaste costanti nel lungo periodo


    Al giorno d'oggi una media DECENNALE (:O) di 60-70 cm manco me la sognerei....qui giù al piano esultiamo per una singola stagione a 60-70 cm...figuriamoci se fosse la media di 10 inverni!

    Altro elemento significativo, la ricorrenza degli inverni over 100 cm...fino agli anni '10 del '900 ne capitavano mediamente quasi due a decennio, con il '900 si sono rarefatti e dopo il 1986 (ultimo caso) si sono estinti

    Nella fattispecie sono: 1804-05, 1808-09, 1822-23, 1828-29, 1829-30, 1837-38, 1844-45, 1847-48, 1857-58, 1874-75, 1875-76, 1882-83 (stagione più nevosa con 172 cm), 1887-88, 1901-02, 1908-09, 1914-15, 1916-17, 1940-41, 1953-54, 1959-60, 1985-86
    hai fatto caso che, a parte periodi alcune eccezzioni, c'è un andamento verso aumento/decremento all' incirca 30ennale?

  3. #693
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    Predefinito Re: Medie nivo-pluviometriche Piemonte

    Citazione Originariamente Scritto da Lucas80 Visualizza Messaggio
    hai fatto caso che, a parte periodi alcune eccezzioni, c'è un andamento verso aumento/decremento all' incirca 30ennale?

    Può darsi che, detrendizzando la serie, ci siano dei cicli interni dovuti a cause naturali...cioè a modifiche della circolazione emisferica, magari legate alla NAO. Servirebbe uno statistico

  4. #694
    Tempesta violenta L'avatar di SIMOdena
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    Predefinito Re: Medie nivo-pluviometriche Piemonte

    Citazione Originariamente Scritto da Nix novariensis Visualizza Messaggio
    Dal libro sull'osservatorio di Modena di Luca Lombroso e Salvatore Quattrocchi...devi averlo per vedere i dati
    Strano, guarda qui
    Clima modenese | Meteo Modena
    (in fondo c'è il capitolo Neve)

    Comunque qui pare una tendenza all'aumento della nevosità


    Avatar: Modena dopo una nevicata
    http://salicetameteo.altervista.org/


  5. #695
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    Predefinito Re: Medie nivo-pluviometriche Piemonte

    Citazione Originariamente Scritto da SIMOdena Visualizza Messaggio
    Strano, guarda qui
    Clima modenese | Meteo Modena
    (in fondo c'è il capitolo Neve)

    Comunque qui pare una tendenza all'aumento della nevosità
    La media 68-99 può benissimo essere quella descritta
    Io però ti avevo postato la storica 1830-2006 e la 71-00, che danno quei valori


    PS Nell'articolo non leggo tendenze, ma è riportato un dato singolo...dal grafico che c'è sul libro invece la tendenza alla diminuzione è chiara, anche se meno eclatante che a Torino. Peccato che non si trovi in rete

  6. #696
    Tempesta violenta L'avatar di SIMOdena
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    Predefinito Re: Medie nivo-pluviometriche Piemonte

    Citazione Originariamente Scritto da Nix novariensis Visualizza Messaggio
    La media 68-99 può benissimo essere quella descritta
    Io però ti avevo postato la storica 1830-2006, che dà quel valore

    Oppure semplicemente è presa da un altro osservatorio e non da quello della Specola
    Il valore che mi sembrava strano era il 24,8cm della 71-00, il 42 della storica ci può stare
    Le osservazioni di Lombroso e Quattrocchi dovrebbero essere dell'Osservatorio Geofisico di Piazza Roma


    Avatar: Modena dopo una nevicata
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  7. #697
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    Predefinito Re: Medie nivo-pluviometriche Piemonte

    Citazione Originariamente Scritto da SIMOdena Visualizza Messaggio
    Il valore che mi sembrava strano era il 24,8cm della 71-00, il 42 della storica ci può stare
    Le osservazioni di Lombroso e Quattrocchi dovrebbero essere dell'Osservatorio Geofisico di Piazza Roma

    Appena posso calcolo le decennali anche per Modena, dalla serie

  8. #698
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    Predefinito Re: Medie nivo-pluviometriche Piemonte

    Ho ricontrollato i dati dalla tabella...pag.337 del libro

    Media 1830-2006: 42,5 cm
    Media 1961-1690: 31,3 cm
    Media 1971-2000: 25,8 cm

  9. #699
    Uragano L'avatar di Lou_Vall
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    Predefinito Re: Medie nivo-pluviometriche Piemonte

    Notevole la situazione di Torino, che penso sia la città messa peggio, con un calo veramente grande.
    La cosa particolare è che il calo è iniziato addirittura ad inizio Novecento, e un secondo calo ancora più marcato c'è stato già dagli anni Settanta (e non Ottanta) del Novecento, e gli anni Duemila sono stati poco più nevosi dei Novanta.

    Concordo con quanto dice Mercalli riguardo all'aumento della temperatura, ma, da parte mia, non è l'unica causa. Torino è molto particolare, ed è la città che più di tutte, secondo me, ha subìto gli effetti negativi del riscaldamento e dell'urbanizzazione. La città è diventata enorme, proprio soprattutto a partire dagli anni Cinquanta si è andata via via allargando, soprattutto a S e a W, inglobando vastissimi territori che erano aperta campagna. Quelli che un tempo erano piccoli paesi vicini alla città (ma al di fuori, come Collegno, Grugliasco, Nichelino, Beinasco, ecc.) ora ne sono diventati praticamente parte, con l'urbanizzazione che ha seguito Corso Francia ed è arrivata fino a Rivoli, km e km di case, condomini, fabbriche, capannoni. E anche a N della città, con Venaria Reale e San Mauro Torinese che di fatto sono diventati parte di Torino, quasi come fossero quartieri. Il capoluogo piemontese si è ingigantito di abitanti e si è espanso. E questo ha potenziato alla grande l'isola di calore. Piccola premessa sull'isola di calore torinese: non è come le altre. Le ragioni sono geografiche, per lo stesso motivo in cui, alcuni anni, Torino è stata la città più inquinata d'Europa. Chiusa con le Alpi ad W, da cui scendono refoli favonici fino al massimo a Torino Ovest, e la Collina ad E, l'isola di calore è "intrappolata" e amplificata. Le temperature della città sono di molto superiori a quelle delle campagne, e quando nevica questo effetto è ancora più pronunciato.
    Torino è una città "limite" per la neve, poichè vive moltissimi episodi di neve in inverno. Che sia acquaneve, neve marcia, nevischio, neve debole, pioggia con splatters, ecc.ecc.ecc. comunque la neve è davvero molto frequente. Quello che è incredibilmente difficile è l'accumulo. Ho visto nevicare forte per ore e ore e marciapiedi con una lieve patina. L'isola di calore è troppo potente: la neve cade ma non attacca, o attacca con una difficoltà incredibile. Per contro, basta andare fuori città e accumula con la stessa precipitazione.
    Quindi Torino, oltre che patire il GW come tutto il mondo, ha anche questi fattori che hanno "remato contro", determinando un crollo totale della nevosità. In pratica è come se ci fosse un GW doppio (anzichè +2° immaginiamo +4°): per le nevicate da cuscinetto questa è la morte in persona.
    Mi pare di capire che Modena, vuoi per diversa collocazione geografica o per altro, abbia subìto un calo molto meno evidente.
    Lou soulei nais per tuchi

  10. #700
    Tempesta violenta L'avatar di SIMOdena
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    Predefinito Re: Medie nivo-pluviometriche Piemonte

    Citazione Originariamente Scritto da Lou_Vall Visualizza Messaggio
    Notevole la situazione di Torino, che penso sia la città messa peggio, con un calo veramente grande.
    La cosa particolare è che il calo è iniziato addirittura ad inizio Novecento, e un secondo calo ancora più marcato c'è stato già dagli anni Settanta (e non Ottanta) del Novecento, e gli anni Duemila sono stati poco più nevosi dei Novanta.

    Concordo con quanto dice Mercalli riguardo all'aumento della temperatura, ma, da parte mia, non è l'unica causa. Torino è molto particolare, ed è la città che più di tutte, secondo me, ha subìto gli effetti negativi del riscaldamento e dell'urbanizzazione. La città è diventata enorme, proprio soprattutto a partire dagli anni Cinquanta si è andata via via allargando, soprattutto a S e a W, inglobando vastissimi territori che erano aperta campagna. Quelli che un tempo erano piccoli paesi vicini alla città (ma al di fuori, come Collegno, Grugliasco, Nichelino, Beinasco, ecc.) ora ne sono diventati praticamente parte, con l'urbanizzazione che ha seguito Corso Francia ed è arrivata fino a Rivoli, km e km di case, condomini, fabbriche, capannoni. E anche a N della città, con Venaria Reale e San Mauro Torinese che di fatto sono diventati parte di Torino, quasi come fossero quartieri. Il capoluogo piemontese si è ingigantito di abitanti e si è espanso. E questo ha potenziato alla grande l'isola di calore. Piccola premessa sull'isola di calore torinese: non è come le altre. Le ragioni sono geografiche, per lo stesso motivo in cui, alcuni anni, Torino è stata la città più inquinata d'Europa. Chiusa con le Alpi ad W, da cui scendono refoli favonici fino al massimo a Torino Ovest, e la Collina ad E, l'isola di calore è "intrappolata" e amplificata. Le temperature della città sono di molto superiori a quelle delle campagne, e quando nevica questo effetto è ancora più pronunciato.
    Torino è una città "limite" per la neve, poichè vive moltissimi episodi di neve in inverno. Che sia acquaneve, neve marcia, nevischio, neve debole, pioggia con splatters, ecc.ecc.ecc. comunque la neve è davvero molto frequente. Quello che è incredibilmente difficile è l'accumulo. Ho visto nevicare forte per ore e ore e marciapiedi con una lieve patina. L'isola di calore è troppo potente: la neve cade ma non attacca, o attacca con una difficoltà incredibile. Per contro, basta andare fuori città e accumula con la stessa precipitazione.
    Quindi Torino, oltre che patire il GW come tutto il mondo, ha anche questi fattori che hanno "remato contro", determinando un crollo totale della nevosità. In pratica è come se ci fosse un GW doppio (anzichè +2° immaginiamo +4°): per le nevicate da cuscinetto questa è la morte in persona.
    Mi pare di capire che Modena, vuoi per diversa collocazione geografica o per altro, abbia subìto un calo molto meno evidente.
    Va beh Modena è un buco rispetto a Torino
    L'isola di calore è relegata al centro storico, con minime più alte fino a 5° sulla periferia (oggi +13,5° centro, +8,9° periferia est) e con accumuli nevosi più modesti, ma tutto sommato simili.

    Comunque negli ultimi 15 anni, dati alla mano, la media ha assistito ad un notevole aumento, da circa 30 agli attuali 42. E comprende anni completamente a secco (2006/2007 0cm e 2013/2014 3 cm) e anni iper nevosi (2009/2010 114cm e 2012/2013 98cm).
    Per Torino la tua spiegazione è più che convincente


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