Sarò sintetico, è vero che il trend è un costante aumento delle medie della temperatura ma ricordo anche in passato fine anni 80 e inizio anni 90, inverni avari di neve e con solo episodi nebbia punto.
Poi se ricordiamo bene si è aperto un breve ciclo dove dal 2008 al 2012 abbiamo avuto belle soddisfazioni concluse proprio con l'episodio nevoso e freddo eccezionale del 2012.
Che questo non faccia parte di un ciclo che sembra presentarsi regolarmente nei decenni?
Un giorno sarò lassù in cima al re di pietra...
trasferisciti qua, inverno simile (forse qualche nevicata in più) ma estate secca \ spesso favonica \ pochi insetti \ temporali una rarità e mai distruttivi (salvo frane in aree esposte).
A chi piace il clima stile Canario questa valle è il Top
Sereno + 6.3 muro di nebbia\nubi basse verso Susa
Odio la nebbia !!!
Quello che tu dici è verissimo: nel corso degli anni '80 e '90 si ebbero una serie di inverni sostanzialmente statici e anticiclonici.
L'unica tripletta che potrebbe essere definita orrenda anche oggi è l'arcinota 1987/1988, 1988/1989 e 1989/1990, inverni di quasi nulla che però furono seguiti da primavere piovose. E nel "piattume" generico anni '90 bisogna fare dei distinguo. L'inverno 1990/1991 fu ottimo, nevoso e freddo, il 1991/1992 zoppo (partì da gennaio) ma comunque non osceno, senza infamia senza lode il 1992/1993 mentre fu un buon inverno il 1993/1994. Poi abbiamo il 1994/1995 (il "mostro dimenticato": è stato uno dei peggiori inverni di sempre, che può competere tranquillamente con i vari 1989/1990, 2006/2007 e quelli attuali), il nevosissimo 1995/1996 (soprattutto sul comparto Marittime e Liguri), due inverni mediocri (1996/1997 e 1997/1998) e due inverni abbastanza scialbi (1998/1999 e 1999/2000, quest'ultimo soprattutto).
La differenza sostanziale tra quanto stiamo vivendo post 2018 è:
- all'epoca la temperatura era inferiore e riusciva a nevicare più in basso, anche al piano
- le stagioni intermedie (autunno ma soprattutto primavera) erano più piovose, e dunque nevose in quota, con il risultato che un inverno mediocre in pianura poteva essere buono o molto buono in quota grazie agli accumuli autunnali e primaverili.
Adesso siamo in un territorio sostanzialmente nuovo ed inesplorato, che è partito dal 2018. E fino al 2019/2020 l'alta quota si è salvata grazie alle precipitazioni autunnali in quota, ma da allora il meccanismo sì è rotto. Non piove e non nevica più non solo nel trimestre invernale, ma anche nelle altre due stagioni di accumuli.
Lou soulei nais per tuchi
vero quello che dici ma in quelle annate (specie inverno 1989/90 su tutti) ha fatto una svalangata di -8/-9 in pianura senza neve al suolo, galavernate pazzesche, ora i -8/-9 fatica a farli pure nelle rarissime circostanze in cui puoi sfruttare un po di albedo!
in passato di inverni pessimi dal punto di vista di nevicate ce ne sono sempre stati ma quanti inverni contiamo con zero/esigue nevicate e continue scaldate fuori norma con numero esiguo di gelate notturne?
estremi odierni -2,5/ +2,9 dapprima nubi basse, poi nebbia, ora cielo coperto
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Ho fatto un sogno, l'ho chiamato 15/12/2022 emozione allo stato puro
http://meteorob.altervista.org/Cava280/
Infatti il punto è quello: inverni senza o con poca neve ne ho visti moltissimi in 27 anni di osservazioni, ma erano nettamente più freddi.
Come il 2003 ha segnato un punto di non ritorno per le estati, l'inverno 06/07 lo ha segnato per la stagione in corso.
Tuttavia dopo il 2017/18 gli inverni hanno cominciato a fare particolarmente schifo uno dietro l'altro, tolto forse gennaio 2021.
Villar Perosa, B.ta Casavecchia (TO) 630 m
Villanova C.se (TO) 376 m slm
dave la mia non vuole essere una lezione di filosofia ognuno se la vive come vuole, e nemmeno una critica al lamento, sono il primo a lamentarmi quando si manca una perturbazione o c'è un periodo come quello prospettato per il post 24.
Ma il problema è che uno non può essere felice dei suoi 10 cm di neve o dei suoi 30 mm di pioggia, o di una settimana con T invernali, deve soffrire e disperarsi comunque altrimenti arriva subito la sottile derisione o la spiegazione condiscendente di come in realtà siamo sopramedia termica e in pianura non ha nevicato (come se qualcuno non ne fosse al corrente). Quindi ti prego di rileggere le ultime 5/6 pagine e vedi tu chi da lezioni di morale, chi sostiene che ci sia un "modo giusto" di vivere l'inverno e quindi presuppongo uno sbagliato, chi da boriosamente per scontato che una posizione diversa dalla propria sia necessariamente frutto dell'ignoranza.
Speriamo finisca presto "l'inverno insulso" così possiamo tornare a lamentarci dell'estate.
Bastava comunque una minima componente meridionale in più per avere una nevicata abbondante su tutto il Nord-Ovest. Invece, come a Dicembre, il minimo di occidentalizza subito, poche precipitazioni.
Ho fatto un sogno, l'ho chiamato 15/12/2022 emozione allo stato puro
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La nostra riviera che bella che èAnche se questa Estate ho avvistato alcune zanzare durante la caldazza di fine Agosto
Tornando ai discorsi meteo in generale, insieme al COVID qualcosa si è rotto/profondamente cambiato nel clima piemontese. Non fraintendetemi, non so dicendo che è colpa del COVID, ma la tempistica è la stessa Gennaio '20 e spero che questa monotonia fatta di stagioni fotocopia, possa prima o poi rompersi![]()
Ma infatti a parte i saluti di cui ci rammarichiamo e speriamo siano temporanei, non posso criticare in toto il resto del suo discorso al quale mi sono agganciato cercando di contestualizzarlo. Possibile che uno non possa essere soddisfatto? Se negli ultimi due inverni avessi guardato da qui Andrate e il sovrastante Mombarone in questo periodo non avrei visto altro che fieno e rocce, se lo guardo ora vedo boschi e pascoli innevati.
Certo non è il migliore inizio gennaio che io ricordi, ma neanche il peggiore. Uno può disperarsi della prima o gioire della seconda, sono gusti, filosofie, aspettative differenti, l'unica nota che posso fare è sulle probabilità diverse dei due eventi. Diciamo però che è palese che il primo atteggiamento trovi sicuramente più spazio e più calorosa accoglienza mentre il secondo specialmente quando le varie situazioni locali non coincidono è spesso facile oggetto di critica.
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