Ma le influenze tra faglie ci sono, soprattutto tra quelle vicine. Poi più un terremoto è forte, più può sollecitare altre faglie ed innescare reazioni a catena anche a centinaia di km.
Se però si parla ad esempio di correlazione di scosse di magnitudo intorno ad 1 richter (energia piccolissima) in pianura padana con una scossa in Cina allora la cosa non ha senso per la distanza enorme e le bassissime energie in gioco.
Leggevo tempo fa di uno studio sulla correlazione tra terremoti in Grecia e successivi terremoti in Calabria, ed ora non ricordo quale fosse la magnitudo "critica" (mi pare intorno a 6.7) ma oltre questo valore si innescherebbe la reazione delle faglie calabre.
L'avevo già riportato tempo fa, guardate gli aftershock del terremoto dell'irpinia 1980:
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Ci sono state scosse significative (intorno a 5 richter) anche in altre faglie più lontane (non sono riportate quelle strumentali ma non mi meraviglierei se ci fossero state scosse anche in zone come il gargano per esempio o anche a centinaia di km).
Ma infatti, è quello che vado dicendo... ma non perchè mi ci sono alzato stamani, ma perchè come te ho letto studi in rete che testimoniano questi avvenimenti... l'unica cosa che ho voluto aggiungere per osservazione in questi giorni e l'ho ritenuta sorprendende, è che un aumento delle scosse avvertite su scala europea portassero un maggior numero di scosse strumentali in Italia... però essendo un osservazione di pochi giorni lascia il tempo che trova...
Mentre quella che ribadisci te è più comprensibile...
Scosse di mag. 2-3 però possono stuzzicare entro qualche decina di km.... se proporzionato a magnitudo maggiori che hanno risentimenti di centinaia di km.... come dimostrato anche da te.
In pratica queste reazioni a catena hanno validità finchè trovano terreno maturo gelogicamente... non è che si istaura un effetto domino per forza di cose... se non è prima o dopo l'ultima scossa imbatte in un terreno acerbo e la reazione a catena si arresta...
Io mi sono fatto questa idea che poi volendo ai fini previsionistici sono il primo a dire che ha valenza zero e ci mancherebbe purtroppo, qui si tratta solo di osservare e capire le mosse passate, che però ripetò non hanno una valenza certa per il futuro, quindi alla fine si apprende un po' il meccanismo ma brancoliamo sempre e comunque nel buio, e che vogliamo fare... esistessero delle serrature in cui sbirciare la stanza sotto i nostri piedi per vedere a che grado di maturazione sono le rocce ne sapremmo certamente di più....![]()
CAMPIONE - Totometeo 2014
anche qui sentito benone.
E anche questo rotatorio
aveva un maglione da comunista con le tarme che cantavano bandiera rossa!
se tu hai una mela e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno.ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea,
e ce le scambiamo allora abbiamo entrambi due idee.(g.b.shaw)
Apro posito,ai riaprito laeroporto che son tutti incazzati come dei bepponi alla festa dell'unità? (Alby)
Un sisma abbastanza forte può destabilizzare le faglie intorno. Quando una faglia si muove in maniera rilevante, mette in tensione quelle limitrofe. Se queste sono già al limite della loro max energia accumulabile, si crea l'innesco per il suo rilascio (sisma secondario indotto dalla scossa madre).
Questo fenomeno avviene su faglie diverse ma continue tra loro dove la trasmissione di energia è più facilitata.
Secondo me, dire che se una faglia si muove mette in tensione quelle limitrofe è un po' fuorviante, in realtà la "rottura" di faglia che genera un sisma indica più diversamente il punto del fronte di tensione più debole o che subisce la pressione maggiore, se ho capito la faglia subisce la pressione indotta da un movimento di placche ed è questo movimento che mette in azione le faglie vicine dopo la rottura della prima. Le faglie vicine ne verrebbero coinvolte come un effetto domino
Oh ci siamo quasi secondo me... si creano delle debolezze dove è lì che si rompe la roccia... quindi se le zone limitrofe sono in buona salute reggono la pressione, sennò cedono anche loro, ma questo non vuol dire sapere su cosa succederà e dove succesivamente, metto le mani avanti a volte si capisse fischi per fiaschi... ogni piccolo movimento può segnare le debolezze zonali... ma appunto può, non è detto ci sia una debolezza...
Ps. sono uno che si è fatto qualche lettura in questi giorni qua e là... esprimo solo il mio pensiero che può non valere niente...![]()
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Se prendiamo i terremoti dell'Emilia, il movimento, o la pressione, andò avanti per mesi se ho ragione quando dico che, ad esempio, il terremoto nel Parmense, che si verificò alcuni mesi prima ed a una profondità maggiore, ne fu uno dei podromi.
Ragazzi ma avete notato come tutto lo sciame sismico si stia verificando piu a NE del main shock? Mi sembra lo stesso identico comportamento del 5.x della Garfagnana di un pò di tempo fa. Che ne pensate? In giallo la scossa principale.![]()
Parmese...27 gennaio 2012? e due giorni prima ci fu una bottarella meno profonda anche a Reggio Emilia...
Ma è difficile trovare una testa e una coda in questi molteplici sciami... le varie tensioni in altre zone limitrofe precedente se guardi l'archivio possono aver influenzato...
Poi il fatto anche dimostrato dal tuo esempio è che a volte passano troppi mesi quando si pensa che tutto sia scarico...
La sotto rimane un mistero dannazione!![]()
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