Eheheh non intendevo i bond (o almeno non solo i bond) ma uno strumento finanziario che, in Europa, è colpevolmente trascurato, anche per le leggende nere che girano sui derivati: il future. Facciamo un esempio molto riduttivo e semplificato. Chi li ha sottoscritti come produttore, il petrolio lo vende comunque a 90$/barile: la sottoscrizione è avvenuta in un periodo il cui prezzo era di 100-120$/barile, e quindi gli speculatori lo hanno sottoscritto volentieri come compratori. Poi tra loro e gli intermediari, il petrolio arriva realmente a Cushing OK, ma poco ci interessa chi riceve fisicamente le consegne alla scadenza (sicuramente qualche "grossista" o qualche raffineria, che acquista i future più verso la scadenza al prezzo del momento). I contratti vengono venduti e comprati continuamente fino a scadenza, e qui si realizzano altre minus e plusvalenze: col prezzo del petrolio in calo, i future verranno venduti a prezzi ovviamente minori. Il rischio finanziario si sposta dunque dal produttore allo speculatore finanziario: se il prezzo fosse rimasto alto, lui avrebbe comprato petrolio a 90$/barile rivendendolo a 120$/barile, con un netto guadagno; se il prezzo rimane basso, viene rivenduto a 40$/barile, con una netta perdita. Ma la cosa importante, è che il produttore incassa comunque i 90$/barile: anzi, a dire il vero, li ha già incassati, ora deve solo fornire fisicamente il petrolio.
Perché dico che i future sono colpevolmente dimenticati in Europa? Perché nascono in ambito agricolo, proprio con l'obiettivo di stabilizzare i prezzi al produttore, "schermandolo" (to hedge in inglese) dalle oscillazioni di mercato, dovute ai consumi come al meteo annuale ecc. Ovviamente, se il prezzo di mercato va su, ci guadagna più lo speculatore che il produttore; ma se il prezzo va giù, il produttore ha comunque un guadagno garantito.
Pensate di applicarlo all'attuale crisi dei prezzi del latte per i produttori italiani...
questi hanno aperto le porte
E' un pò che li seguo, e sembra stiano viaggiando nella direzione giusta (sembra)
Tri Alpha Energy - The Power of Ingenuity
aveva un maglione da comunista con le tarme che cantavano bandiera rossa!
se tu hai una mela e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno.ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea,
e ce le scambiamo allora abbiamo entrambi due idee.(g.b.shaw)
Apro posito,ai riaprito laeroporto che son tutti incazzati come dei bepponi alla festa dell'unità? (Alby)
cmq prima di diversi decenni non è pensabile avere centrali funzionanti, speriamo bene
ribadisco che gli stati stanno investendo cifre gigantesche per laricerca in questo campo
whatever it takes
a gennaio i tedeschi, quelli del reattore Wendelstein7-X, riaccenderanno il tutto ed useranno l'idrogeno
tappa fondamentale, potrebbe essere una data da ricordare se tutto va bene
incrociamo le dita
whatever it takes
Oltretutto gli shale gas and oil verranno sicuramente usati al momento opportuno. Cina e India fagociteranno nei prossimi anni quantità spropositate di petrolio ma anche di gas quindi , prima o poi i prezzi torneranno a salire. A mio parere , il prezzo del petrolio và su e giù secondo le convenienze delle sette sorelle e stop.
puntiamo ancora a 7 mesi con almeno 1 over 30°C , come nel 2011!
Speriamo. Anche perchè per sostenere una conversione di automobili e camion all'elettrico su vasta scala , ci sarà bisogno di enormi quantità di energia e quindi , al momento , costruire diverse nuove centrali a carbone o gas in ogni nazione. Con la fusione invece..
Oltretutto un'invenzione così strategica sarebbe bello nascesse dalle nostre parti , anche per i risvolti positivi economici su tutta l'industria che ne sarà collegata
puntiamo ancora a 7 mesi con almeno 1 over 30°C , come nel 2011!
Infatti spesso si dice l'elettrico per avere bassissimo impatto ambientale e non inquinamento.
Ma non si specifica che epr alimentare veicoli elettrici su larga scala, come avete già detto, servono molte nuove centrali
Pur esistendo ancora le "major" petrolifere, il meccanismo che descrivi tu è morto tipo negli anni '60Poi c'è stata l'Arabia Saudita a dettar legge, soprattutto con la crisi petrolifera degli anni '70. Da metà anni '80, però, domina il puro e semplice mercato: i sauditi provarono ad impedirlo, ma gli stava costando troppo e con risultati insignificanti. Oggi non esiste che il meccanismo domanda/offerta: negli anni 2000, salvo la breve crisi intorno al 2009, fino al 2014 era esplosa la domanda asiatica - soprattutto cinese - mentre l'offerta inseguiva, con conseguente boom dei prezzi. I prezzi alti, però, hanno anche spinto a grandi investimenti in progetti prima poco considerati, sia da parte delle major che di numerose compagnie minori (scisti, sabbie bituminose, acque profonde, Artico). Tanto da finire in sovrapproduzione globale: letteralmente, a Cushing OK non sapevano più dove mettere il petrolio in arrivo. Nel frattempo, l'economia cinese è cresciuta meno del previsto, l'OPEC e la Russia pompavano a più non posso con ricchi introiti, ed in Medio Oriente non si è avuta nessuna crisi petrolifera nonostante l'instabilità politica (anzi, la produzione in Libia ed Irak è cresciuta negli ultimi 2 anni, mentre l'Iran si riaffaccia sul mercato). E quindi...boom, crollo dei prezzi.
Il gas invece ha un mercato regionale (continentale) e tale rimarrà, con prezzi asiatici 2-3 volte quelli europei, e prezzi europei 2-3 volte quelli nordamericani.
Sono sempre convinto che manchi il clima da "ultima spiaggia" per fare il definitivo salto verso una rapida ingegnerizzazione fruibile commercialmente della Fusione, o di qualche (meno probabile) sistema di produzione di energia su vasta scala che ci affranchi definitivamente dai fossili.
Su scala mondiale, fa troppo comodo aparecchi l' uso dei fossili, e non parlo solo della mera gestione dei prodotti, ma anche di tutto quanto cio' implichi: panorami geopolitici instabili (sappiamo in che mani sono la maggior parte di essi) e conseguente industria di "indotto" ad essi legata (armi, sistemi di sicurezza, ecc.)
Se davvero si arrivasse ad un punto di non ritorno legato alla produzione ed estrazione dei combustibili fossili, probabilmente vi sarebbe un maggiore interesse (e conseguenti, più massicci investimenti) su dette produzioni alternative.
" Intra Tupino e l'acqua che discende del colle eletto dal beato Ubaldo,
fertile costa d'alto monte pende........" Dante, Paradiso XI
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