Hai ragione,ho sbagliato ad esprimermi.
La frase da intendere e corretta è la seguente:
"guarda che mi devi archiviare una stringa di dati meteo istantanea e che non sia una media dei valori ogni x minuti e questo per 175 volte consecutive dopodichè comincia a riscrivere a partire dal primo"
Facciamo un esempio pratico
Lacrosse ws-2300 cablata (aggiornamento ogni 8 sec)
Partiamo dalla mezzanotte prendendo in considerazione il solo parametro vel vento e scegliendo la memorizzazione della stringa di dati ad 1 minuto.
Avremo:
00:00:00 12 km/h
00:00:08 15 km/h
00:00:16 11 km/h
00:00:24 11 km/h
00:00:32 15 km/h
00:00:40 18 km/h
00:00:48 21 km/h
00:00:56 16 km/h
00:01:04 13 km/h
Sulla consolle e su Heavy weather leggerai come valori istantanei proprio questi allo scadere degli 8 sec
Sulla consolle ti appariranno i valori min e max registrati fino a quel momento tra tutti i campionamenti ossia
min 11 km/h e max 21 km/h
ma nel datalogger ti apparirà solo il valore istantaneo 13 km/h relativo cioè allo scadere del campionamento (1 minuto)
ciao
meteoPaolo
Esatto! Quoto Meteopaolo in toto.
Non è mica tanto difficile da capire, no? ;-)
Sono due livelli differenti: il primo per il tempo reale (che visualizza i dati istantanei sul display della consolle ed eventualmente anche sul pc, se connesso e funzionante in quel momento), il secondo per lo storico (che immagazzina i dati, sino ad un max di 175, eseguendo una lettura istantanea ad intervalli prestabiliti).
Nel tempo reale, la lettura ogni 8 (o 32 o 128) sec. viene visualizzata e buttata via, immediatamente rimpiazzata dalla successiva. Nel caso si superi un record, negativo o positivo, il software registra il nuovo record. Nella stazione non esiste memoria fisica che immagazzini tali letture. Ce ne sta una sola alla volta.
Nello storico, invece, il datalogger effettua una lettura istantanea con frequenza determinata dall'utente (1, 2, 5, 10, ecc... min.) e registra una stringa contenente i parametri meteo letti in quell'istante.
Una volta raggiunta la capienza massima di 175 stringhe, il datalogger elimina la stringa più vecchia per far spazio alla nuova.
Tutto ciò, indipendentemente dal fatto che la stazione sia collegata o meno al pc.
Nel momento in cui collego la stazione al pc, HW va a leggere il datalogger della stazione e ne estrae le stringhe, aggiungendole al suo file storico.
Con la WS3600 la capacità del datalogger decuplica, permettendo di immagazzinare 1750 stringhe di dati, ergo posso scaricare questi dati sul mio pc -volendo- collegando la stazione al pc stesso una sola volta ogni 6 giorni pur avendo una frequenza di immagazinamento delle misure meteo nel datalogger pari a 5 minuti, indipendentemente dal fatto che, durante quei 6 giorni, sul display siano apparsi i dati ogni 32 o 128 secondi.
Ciao!
I miei dati in tempo reale:
http://genovameteo.altervista.org/
Ora ti sei spiegato ma francamente è inverosimile questo tipo di funzionamento.
Non si capisce dove andrebbero registrati, come da te asserito per motivare il calcolo dei min/max, i dati campionati ogni 8 sec. Estendendo il concetto, ci vorrebbe un’altra capiente memoria se il datalogger fosse settato, ad esempio, con intervalli di 60 minuti e riempito solo dai dati memorizzati allo scadere dell’intervallo; da un punto di vista progettuale sarebbe una scelta davvero stravagante, visto che non occorre duplicare una memoria che, invece, può essere utilizzata in maniera continua. Poi, ad ogni modo, viene negata la possibilità di sfruttare la capacità della stazione se registriamo, nel migliore dei casi, una stringa ogni minuto. Da questo punto di vista (escludendo la visualizzazione in consolle) neanche conviene più cablare la stazione……
Ciao, Alessandro.
![]()
www.meteosmad.it
Provo a fare un'ipotesi sulla base di quanto discusso fin qui.
Le memorie potrebbero essere due.
Una è quella della registrazione dei dati secondo la frequenza settata tramite HW ma che non prevede medie dei dati ogni 8 secondi. Lì andrà la stringa dati letti SOLO allo scadere del tempo prefissato.
Un'altra memoria sarebbe quella (meno capiente) dove ogni 8 secondi vengono registrati i dati che sono quindi confrontati con gli estremi fino ad allora memorizzati (max e min per ogni valore più i dati pluvio). In caso di superamento dei records i nuovi valori sovrascrivono i vecchi. In caso contrario vengono cancellati per la successiva memorizzazione e confronto (8 secondi dopo). In tal modo non viene caricata continuamente questa seconda memoria che ha il compito principale di valutare gli estremi e mantenerli fino a nuovo reset.
Da ciò si avrebbe che non c'è alcuna degradazione del data logger per sovrascrizione dei dati. Semplicemente non si può avere l'alternativa di avere dati mediati sfruttando i rilevamenti ogni 8 secondi come avviene nella Davis (ogni 2,5 secondi). D'altro canto è una stazioncina molto più economica.
E' un'ipotesi ragionevole?
Ultima modifica di Conte; 11/03/2007 alle 23:29
Davis Vantage Pro2 wireless. LaCrosse WS 2300 cablata con schermo artigianale autoventilabile.
"L'uomo non ha avuto il mondo in regalo dai suoi genitori, lo ha avuto in prestito dai propri figli"
Si potrebbe essere un'ipotesi ragionevole.
Sarebbe anche da verificare meglio il discorso della scelta del dato campionato a cavallo dello scadere del minuto.
Mi spiego meglio,sull'esempio fatto prima da me...
00:00:00 12 km/h
00:00:08 15 km/h
00:00:16 11 km/h
00:00:24 11 km/h
00:00:32 15 km/h
00:00:40 18 km/h
00:00:48 21 km/h
00:00:56 16 km/h
00:01:04 13 km/h
al 56° esimo secondo del primo minuto la vel è 16 km/h
al 4° secondo del secondo minuto la vel è 13 km/h.
Io ho affermato che la velocità segnata nel datalogger risultava essere di 13 km/h (basandomi su un ragionamento abbastanza logico) prendendo quindi come riferimento i 4 sec dopo il minuto.
In realtà il campionamento avviene però al 60° secondo esatto...
Boh non ci stò a capire più niente!
Purtroppo materialmente non riesco a verificare direttamente in maniera così frequente in quanto stò utilizzando la stazione in modalità wireless (quindi ogni 128 sec)
Chi ha la cablata potrebbe sciogliere questo arcano?
Mi sa che a questo punto per maggiori approfondimenti bisognerebbe chiedere lumi alla Lacrosse direttamente...
meteoPaolo
Diciamo che per parametri meteo rapidamente variabili nel tempo (classico esempio la velocità del vento) il campionamento ogni 8 secondi aumenta la probabilità di misurare la raffica max più veritiera possibile, la quale verrà immediatamente registrata nella apposita sezione di memoria dedicata ai valori record (e questo è un chiodo sul quale il nostro Conte non si stanca di battere sin dalla notte dei tempi, preferendo la WS2300 alla WS3600 proprio per via degli 8 sec. di campionamento... ;-))
Per altre variabili meteo, sono d'accordo col tuo pensiero in quoting: misurare la T o la RH ogni 8 sec. piuttosto che ogni 32 sec. non cambia praticamente nulla, nè ai fini del cogliere l'esatta MAX/min, nè ai fini dello storico il quale, come abbiamo sopra visto, è costituito nella migliore delle ipotesi da una serie di "fotografie istantanee" scattate ogni 5 minuti.
Ciao!
p.s. col cablaggio alimenti la sensoristica esterna, risparmiando sulle pile... inoltre, eliminando del tutto le pile, alleggerisci significativamente la massa dello scatolotto-sensore, diminuendone l'inerzia termica (altro chiodo del Conte! ;-))
I miei dati in tempo reale:
http://genovameteo.altervista.org/
Davis Vantage Pro2 wireless. LaCrosse WS 2300 cablata con schermo artigianale autoventilabile.
"L'uomo non ha avuto il mondo in regalo dai suoi genitori, lo ha avuto in prestito dai propri figli"
A mio avviso, continuo a leggere delle inesattezze; provo a sintetizzare il funzionamento del datalogger con degli esempi pratici, precisando che non derivano da ipotesi ma dal riscontro di prove e osservazioni.
1 caso: stazione senza collegamento al PC
La consolle memorizza nel datalloger in maniera continua, ogni 8 sec, i dati di campionamento.
Dopo aver riempito il datalogger, ovvero dopo aver occupato i 175 record (occorrono circa 23 minuti), inizia la sovrascrittura della memoria. Se, proseguendo l’esempio di Paolo, si collega un PC dopo un mese il datalogger non sarà vuoto ma conterrà gli ultimi 23 minuti di dati acquisiti.
2 caso: stazione collegata al PC – archiviazione ogni minuto
Il datalogger continua a memorizzare i dati ogni 8 sec. Dopo 60 secondi la memoria, in base alla preimpostazione iniziale che le abbiamo dato via software, scarica tutti i dati presenti; nello specifico verranno trasferiti i primi sette record.
3 caso: stazione collegata al PC – archiviazione ogni ora
Il datalogger continua a memorizzare i dati ogni 8 sec. Dopo circa 23 minuti, non essendo ancora attivo il comando per lo scaricamento del datalogger, inizia la sovrascrittura della memoria. Si procede in questo modo fino allo scadere dell’intervallo di archiviazione (1 ora); a quel punto viene scaricato l’intero datalogger che, di fatto, contiene gli ultimi 23 minuti di dati acquisiti.
4 caso: stazione collegata al PC – archiviazione ogni 15 minuti – PC spento
Il datalogger continua a memorizzare i dati ogni 8 sec. Dopo 15 minuti, quando sono già stati scritti 112 record ed essendo compromesso il trasferimento dei dati al PC per l’assenza di collegamento, la memoria “archivia” nel datalogger, nella prima cella, l’ultima stringa dati ricevuta. Da questo momento il datalogger, prosegue il suo funzionamento di acquisizione ciclica dei dati, ma avrà a disposizione 174 record e non più 175.
Se il PC continua ad essere spento anche negli intervalli successivi, il datalogger sarà progressivamente occupato dall’archiviazione interna fino alla sua massima capienza, dopodichè si arresta il processo di memorizzazione dati.
osservazioni
Il datalogger è parte integrante della stazione e acquisisce i dati solo in base al funzionamento della stessa: ogni 8 sec se cablata (come negli esempi sopra riportati) oppure 32 sec o più se wireless.
Per i valori min/max è utilizzata una memoria a parte (integrata nella componentistica) che, praticamente, riporta solo la stringa dei record, di volta in volta cancellata se aggiornata. Se non la resettiamo manualmente, questa memoria può contenere i record di un giorno precedente.
Se lasciamo il PC spento o se impostiamo intervalli di archiviazione superiori a 23 minuti abbiamo una perdita di continuità dei dati: era questo il motivo iniziale del mio intervento.
Ciao, Alessandro.
![]()
www.meteosmad.it
A me non risulta affatto che sia così.E non capisco proprio che senso abbia avere un data logger del genere se fosse vero quanto affermato sopra.
Se io imposto la registrazione dei dati ogni ora allo scadere di questa il datalogger mi deve scaricare la stringa di dati SOLO di quel momento. E così si comporta nella realtà. Il fatto di fare rilevamenti ogni 8 secondi serve solo a non perdersi le raffiche massime ed a memorizzare quindi i valori estremi che poi vanno a memorizzarsi oltre al piacere di vedere i dati cambiare rapidamente sulla consolle. Il resto non serve a meno che non si vogliano fare medie con tutti quei dati potenziali raccolti ogni tot secondi, cosa che la 2300 non fa.
Non a caso HW, quando scarica il data logger dopo averlo avviato, inserisce le stringhe di dati in una griglia comprensivo dell'orario corrispondente. Se fosse come dici tu che senso ha quell'orario se è il frutto di non so quale cervellotica sovrascrizione?![]()
Ora non posso rifare delle prove perchè ho la stazione on line e funzionante tramite WD ma a suo tempo le feci con HW ed il comportamento è quello descritto. Osservavo il momento dello scarico dati e qualsiasi esso fosse i dati scaricati coincidevano con quelli del momento prestabilito.
Senza HW non psi possono consultare i dati sulla consolle e quindi sul suo datalogger. Al massimo si può impostare la registrazione ogni minuto e ciò significa 175 righe di dati corrispondenti a 175 minuti. Non credo ci sia molto da discutere perchè basta farlo per verificare. Io lo feci e tale fu il risultato.
Da cosa potrei accorgermi che i dati rilevati difettano di sovrascrizione? Proprio non riesco a comprenderlo.![]()
Ultima modifica di Conte; 12/03/2007 alle 10:44
Davis Vantage Pro2 wireless. LaCrosse WS 2300 cablata con schermo artigianale autoventilabile.
"L'uomo non ha avuto il mondo in regalo dai suoi genitori, lo ha avuto in prestito dai propri figli"
Credo che finchè si tenti di giustificare il funzionamento del datalogger in base al comportamento di HW non si riesce a fare chiarezza.
E’ pacifico e altrettanto solare che HW mantenga una stringa dati con il corrispondente orario ma questo non è da correlare con ciò che accade quando il datallogger viene scaricato. In quel momento vengono trasferiti tutti i dati contenuti all’interno della memoria. E’ HW che scarta i record con sequenza inferiore all’intervallo prefissato. Se tu disponi di un software che consente la visualizzazione dei dati in tempo reale, o in alternativa, l’archiviazione con un intervallo inferiore al minuto puoi evidenziare il fenomeno della sovrascrittura.
Ciao, Alessandro.
![]()
www.meteosmad.it
Segnalibri