Anch'io sarei per l'acquisto di un datalogger già pronto, purchè il prezzo ne valga la candela; ovviamente il tempo che si risparmia per la sua progettazione, costruzione e test vari può essere dedicato con maggior profitto alla realizzazione dei sensori. Il problema è che mi sembra che quelli commerciali o costano troppo o non sono funzionali. Interessanti quelli della PICO, volevo informarmi anch'io, se riesci (meteotecnico) a saperne di più facci sapere.
Capisco assolutamente la preoccupazione di chi non ha mai messo mano al saldatore e non si è cimentato nella costruzione di circuiti. Assolutamente giustificata. Ma potremmo anche pensare alla realizzazione di schede premontate almeno per quanto riguarda le parti elettroniche. Non è difficile trovare delle aziendine artigiane che possono fare il lavoro per pochi euro.
Dobbiamo eventualmente solo far saldare i componenti e poi un test veloce funzionale di base. So per esperienza diretta sul campo che la cosa più costosa quando si costruiscono apparecchiature elettroniche è l'involucro esterno quello che costa come fare cablaggi, cavetti ecc. Se ci si svincola da questo le cose cambiano molto. Potrebbe essere una soluzione: una cosa è certa, non lasceremo nessuno appiedato e si farà in modo di portare tutti termine quello che si è iniziato. La conduzione di questo progetto è in comune e tutti, nei termini delle loro possibilità, devono dare il loro contributo, anche semplicemente aiutando altri che vogliono farlo e per un motivo o l'altro non riescono. Penso che su questo siamo tutti d'accordo e anzi gradirei molto il vs parere.
Riguardo alla possibilità d'uso del meteohub dobbiamo avere la massima collaborazione da parte di chi lo produce se ha software proprietario. Da quello che ho capito vedendo le caratteristiche tecniche mi sembra che colloqui con sensori di tipo SPI di tipo commerciale. Cercherò di appronfondire la cosa. Se qualcuno conosce meglio di me il dispositivo ci farebbe molto piacere il suo intervento nella discussione. Per i datalogeer PICO sto valutando tutti i pro e i contro quindi molto presto relazionerò su questo argomento.
E coraggio mi raccomando ! Non vi avvilite: vedrete che in qualche modo ce la faremo.
Le stazioni: (tsc009) Rignano Sull'Arno capoluogo(area urbana quota 110-200 m slm) e tsc024 (area extra urbana 330m slm). Il sito meteo:**Rignano meteo_dati meteo on line**
E chi si avvilisce!![]()
Meteotecnico, prova a vedere quì:
http://home.alphalink.com.au/~derekw...iy/anemain.htm
Verdana allora avanti, che ora hai anche un compitino da svolgere per casa (vai a vedere il 3d riguardante i sensori di T/H)
ragno interessante ne terremo sicuramente conto
Eccomi ancora sull'argomento anemometro e precisamente per dire due parole sui materiali realizzativi. Le parti dell'anemometro che mi accingo a descrivere sono essenzialmente di metallo ed in particolare alluminio e acciaio, con netta prevalenza del primo. Il corpo dell'anemometro è infatti in alluminio, ovviamente una lega, mentre altri particolari sono acciaio. Sarà molto probabilmente necessario impiegare anche della plastica, ma in ogni caso molto poca e resistente agli UV oltre che meccanicamente robusta.
Dopo questa premessa possiamo addentrarci nella descrizione dell'anemometro.
Per quello che riguarda il tipo di anemometro scelto sono state fatte tutta una serie di considerazioni, che spaziano dalla facilità di realizazzione delle parti alla semplicità di montaggio, tenendo anche presente la reperibilità dei materiali impiegati, che è sempre uno dei punti focali.
Pertanto ho scelto di realizzare un anemometro di tipo classico, a coppe, ideato da J.Robinson nel 1846. Se siete curiosi come me di conoscere l'evoluzione di questo tipo strumento, nonchè di poter vedere altri tipi di anemometro, vi consiglio di andare a vedere quì.
In definitiva questo tipo di anemometro è costruttivamente molto semplice, essendo costituito da poche parti, buona parte delle quali agevolmente realizzabili e/o reperibili:
- un asse principale
- tre assi fissati ad una delle estremità dell'asse principale, normalmente a 120 ° l'uno dall'altro
- tre coppette a semisfera
- due cuscinetti di precisione
- un corpo di alloggiamento dell'asse principale che permette anche l'ancoraggio dello strumento
- la scheda elettronica che consente di rilevare la rotazione dell'asse principale e quindi di misurare la velocità del vento
Le parti che, secondo me, presentano maggiori difficoltà di realizzazione sono il corpo dello strumento, in quanto deve essere ricavato da parti lavorate alle macchine utensili (tornio, fresa ecc.); oltre alle coppette. L'argomento costruzione delle coppette costituirà uno dei principali temi di discussione per quello che riguarda materiale impiegato nella costruzione, forma ecc.
Ultima modifica di meteotecnico; 28/03/2009 alle 09:47
Bella discussione...come sta procedendo la costruzione ?
Ma il datalogger è proprio necessario ? Non si potrebbe pensare ad un mini computer collegato a schede di acquisizione commerciali tipo ADAM ?
Queste schede possono acquisire segnali analagici di tutti i tipi e trasformarli in seriale.
Tempo fa c'era un utente del forum che aveva costruito un anemometro ultrasonico con quattro trasduttori...se ci sei batti un colpo.
Questo è a due, solo per la velocità: Meteolink
Semplicissimo direi.
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