Nel mentre il SAI ha continuato a calare e si assesta al 30/10 a +1.59, dovrebbe risalire un poco poichè negli ultimi giorni ancora non coperti dalle reanalisi è calata parecchio la copertura nevosa in eurasia.
Un'altro aspetto da considerare riguardo i forcing criosferici è la ben diversa risposta allo snowcover in nord america, tralasciando le ragioni fisiche il lavoro di Allen e Zender (Effects of continental-scale snow albedo anomalies on the wintertime Arctic oscillation - Allen - 2010 - Journal of Geophysical Research: Atmospheres (1984?2012) - Wiley Online Library) mostra come la risposta ad un ampio forcing dato dallo snowcover in nord america è più debole rispetto all'eurasia e rimane confinata in stratosfera/alta troposfera mentre in bassa troposfera si sviluppa una risposta opposta limitatamente al mese di marzo, nel loro esperimento idealizzato la risposta totale ad un elevato snowcover sia in eurasia che in nord america è molto debole pervia di nuovo di un'intererenza distruttiva d'onda, questo però non si osserva nella realtà probabilmente poichè il forcing in Nord America avviene più avanti nella stagione(è più forte in Novembre) e di conseguenza l'interferenza è limitata:
allen.png
Come si fa dire che lo snowcover, alias neve, alias effetto albedo NON rappresenti una forzante sia termica che dinamica , io proprio non lo capisco...........è un'affermazone che non ha nessuna logica, l'effetto albedo E' una forzante sia termica che dinamica e mat ne ha ben spiegato i motivi (non ricordo se in questo 3d o in quello dell'OPI).
......e per fortuna non lo penso solo io, ma anche forumisti di gran lunga più bravi del sottoscritto e oltre a mat.......questo Sandro:
"Per esempio la neve in siberia sappiamo che crea condizioni di "forcing" sul VP anche stratosferico, la neve la porta il VP ma il VP dipende dai tropici e le differenze tropici-polo, che dipendono dalla situazione di convezione tropicale, che dipende dal Sole e dagli eventi precedenti a quella convezione che dipendono ANCHE dal VP "
In linea generale, il meglio per la propagazione verticale dell'attività d'onda è avere più contrasto termico latitudinale al suolo, un rafforzamento del gradiente termico fra tropici e aree subpolari porta ad aumentare i flussi di calore e di onde. Un grande innevamento sulla parte più grande della terraferma (l'Eurasia) favorisce senz'altro questo fenomeno, soprattutto se per es. accompagnato da tropici più caldi della media (per es. con i Nino).
Ma al contempo, per poter destrutturare il VPS, occorre altresì che in stratosfera, invece, ci sia una riduzione dei gradienti termici latitudinali, altrimenti il rischio è che il VPS sia troppo vigoroso per poter assorbire il flusso di attività d'onda e reagire in maniera anelastica in modo da poter permettere alle onde di rifrangersi al suo interno e poter spezzare l'equilibrio. In tal caso, il VPS reagisce in maniera troppo elastica, le onde tendono a rifrangersi verso i tropici e l'equilibrio fa molta più fatica a spezzarsi.
Il peggio quindi è avere un ridotto gradiente termico latitudinale al suolo (e in bassa troposfera) e un aumentato gradiente in bassa stratosfera.
~~~ Always looking at the sky~~~
Si, i tropici e l'equatore erano più freddi nel 2012 (potenzialmente più semplice avere un gradiente ridotto) :
strato 2012 nh.gif strato 2012 tropics.gif
2013:
strato 2013 nh.gif strato 2013 tropics.gif
![]()
Matteo
si è scritto che lo SC modifica le dinamiche, ma che non ne è la causa principale.![]()
La causa è l'assetto che assume il VP nel periodo autunnale............tutto è causa/effetto, non esiste , a mio avviso, una causa primaria "madre" se non l'assetto che assume il VP .....la causa dell'assetto del VP è dovuta a una marea di dinamiche e forzanti di origini diverse.
io so che passeremo agevolmente i -10°c in pianura e tanto mi basta
al nord, ovvio, compresa romagna interna
Ma quando la neve si scioglie, il bianco dove va a finire?
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