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  1. #161
    Uragano L'avatar di Alessandro(Foiano)
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    Predefinito Re: Ancora NAO- il prossimo inverno?

    si è scritto che lo SC modifica le dinamiche, ma che non ne è la causa principale.

  2. #162
    Uragano L'avatar di Marcoan
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    Predefinito Re: Ancora NAO- il prossimo inverno?

    Citazione Originariamente Scritto da Alessandro(Foiano) Visualizza Messaggio
    si è scritto che lo SC modifica le dinamiche, ma che non ne è la causa principale.
    La causa è l'assetto che assume il VP nel periodo autunnale............tutto è causa/effetto, non esiste , a mio avviso, una causa primaria "madre" se non l'assetto che assume il VP .....la causa dell'assetto del VP è dovuta a una marea di dinamiche e forzanti di origini diverse.

  3. #163
    Uragano L'avatar di Alessandro(Foiano)
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    Predefinito Re: Ancora NAO- il prossimo inverno?

    Citazione Originariamente Scritto da Alessandro(Foiano) Visualizza Messaggio
    si è scritto che lo SC modifica le dinamiche, ma che non ne è la causa principale.
    in particolare nella modifica della dinamica agisce o meno nella sua amplificazione.

  4. #164
    Uragano L'avatar di giofelix
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    Predefinito Re: Ancora NAO- il prossimo inverno?

    io so che passeremo agevolmente i -10°c in pianura e tanto mi basta
    al nord, ovvio, compresa romagna interna
    Ma quando la neve si scioglie, il bianco dove va a finire?

  5. #165
    Burrasca L'avatar di steph
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    Predefinito Re: Ancora NAO- il prossimo inverno?

    Citazione Originariamente Scritto da even Visualizza Messaggio
    Ho capito elz. Probabilmente l'aumento della temperatura e dell'altezza geopotenziale degli ultimi 30 anni ha causato questa traslazione temporale. Giustamente occorre tenere in mente questi processi di variabilità naturale/forcing antropici nel settare le correlazioni. Come ben sai però nell'OPI la correlazione, pur se elevatissima, rappresenta solo un aspetto "secondario" dell'indice...la vera scoperta, per la quale spero la comunità scientifica riesca a fornirci una rigorosa spiegazione fisica (noi la abbiamo solo ipotizzata seppur riteniamo sia quella giusta) e trasformarla in equazioni che riproducano il fenomeno, è la corrispondenza del pattern ottobrino nella massima attività d'onda planetaria invernale per la quale il valore dell'indice ci fornisce "solo" la persistenza e/o frequenza d'attività. In virtù di tale corrispondenza, che riguarda l'interazione tra moltissime variabili, tra cui anche lo snow-cover, cercare di "fermarsi" alla sola esc mi sembra un approccio riduttivo e lontano dalla verità. Cordero, Baldwin, Ashok e Hood nelle loro ricerche hanno gettato importantissime e solide basi fisiche per un approccio organico e complessivo alle dinamiche di interazione tra la stratosfera equatoriale e quella polare che possano spiegare la variabilità interannuale del VP...e personalmente ritengo che sia quella la strada giusta da percorrere.


    A riguardo mi ricordo che fosti proprio tu a postare degli studi a riguardo:
    http://www.cnrm.meteo.fr/IMG/pdf/ouzeau_grl11.pdf
    Sarebbe da avere i valori della qbo e dei raggi uv, oltre alla base dell'enso (modoki?), di quegli anni per poter dire qualcosa di più secondo me per capire anche che tipo di BDC abbiamo avuto in quel triennio.


    Associare un quadro barico di riferimento all'anomalia dello snowcover...praticamente è ricavare indirettamente il pattern che lo ha generato..questo mi fa pensare che abbiamo fatto un bel lavoro con l'OPI. Non capisco perchè poi nel lavoro non si correli anche il 2009/2010 e lo si lasci solo come priezione...se non becchi quell'anno estremo la correlazione si abbassa notelvomente.
    Riguardo l'anticorrelazione tra aleutinica ed islandese ho da tempo la mia idea e chiaramente è collegata allo studio fatto. Ma prima di esprimermi voglio approfondire meglio. Attendo il tuo responso sulla NAO. A presto
    Ma il pattern barico non fa necessariamente riferimento a quello che voi avete definito come OPI, bensì all'effetto termodinamico indotto dall'ampia copertura nevosa (aumento della pressione atmosferica al suolo ed espansione della stessa su gran parte dell'area in oggetto). Che poi questo effetto sia in grado di interagire con il VP, amplificando il meccanismo, è una questione che segue.

    http://water.columbia.edu/files/2011...geEnsemble.pdf

    Il 2009/10 non c'è semplicemente perché quel grafico è stato fatto nel dicembre 2009
    Vedi però come la proiezione verteva su AO- visto il predittore Oct snow/slp index negativo (si tratta di un indice standardizzato e invertito di segno). E mi pare che ci azzeccò, certo è sempre difficile azzeccare l'intensità e il fondoscala di quell'inverno (e della prima parte del successivo), pur con tutte le migliori intenzioni, credo non si possa prevedere. Da lì (e da altro) l'idea di introdurre anche il SAI.
    Ma mi ricordo bene come quell'autunno 2009 - per quel che concerne ad es. la NAO - praticamente tutti i predittori convergevano verso un'unico segnale, più chiaro di così...non ho mai visto - in sede di analisi dei predittori NAO - una tale omogeneità (forse solo il 2006 e il 2011, in senso opposto (NAO+), ma non c'era quell'incredibile uniformità di risposta da parte dei vari predittori). Mi ricordo ancora bene delle discussioni in sede di CS a novembre quando stavamo preparando l'outlook.

    1940-42:
    http://onlinelibrary.wiley.com/doi/1...48.04/abstract

    le ricostruzioni dell'ENSO ci indicano che dovrebbero essere stati Nino Modoki

    http://www.aoml.noaa.gov/phod/docs/Revision2_JC.pdf

    ecco la ricostruzione della QBO

    Reconstructing the quasi-biennial oscillation back to the early 1900s - Br[]nnimann - 2007 - Geophysical Research Letters - Wiley Online Library

    l'inverno 1939/40 è caratterizzato dal passaggio fra QBO+ e QBO- discendente e già orientale ai piani alti in autunno (ancora QBO+ a 50 hPa, già QBO- a 30 hPa);
    il 1940/41 è in QBO-, la discendente QBO+ è tale in quell'inverno solo sopra il piano isobarico di 30 hPa
    il 1941/42 è il contrario del precedente.

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  6. #166
    Vento teso L'avatar di nessuno
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    Predefinito Re: Ancora NAO- il prossimo inverno?

    Citazione Originariamente Scritto da giofelix Visualizza Messaggio
    io so che passeremo agevolmente i -10°c in pianura e tanto mi basta
    al nord, ovvio, compresa romagna interna
    anche secondo me giofelix..

  7. #167
    Uragano L'avatar di Marcoan
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    Citazione Originariamente Scritto da Marcoan Visualizza Messaggio
    Come si fa dire che lo snowcover, alias neve, alias effetto albedo NON rappresenti una forzante sia termica che dinamica , io proprio non lo capisco...........è un'affermazone che non ha nessuna logica, l'effetto albedo E' una forzante sia termica che dinamica e mat ne ha ben spiegato i motivi (non ricordo se in questo 3d o in quello dell'OPI).

    ......e per fortuna non lo penso solo io, ma anche forumisti di gran lunga più bravi del sottoscritto e oltre a mat.......questo Sandro:

    "Per esempio la neve in siberia sappiamo che crea condizioni di "forcing" sul VP anche stratosferico, la neve la porta il VP ma il VP dipende dai tropici e le differenze tropici-polo, che dipendono dalla situazione di convezione tropicale, che dipende dal Sole e dagli eventi precedenti a quella convezione che dipendono ANCHE dal VP "

  8. #168
    Burrasca L'avatar di steph
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    Predefinito Re: Ancora NAO- il prossimo inverno?

    Citazione Originariamente Scritto da Marcoan Visualizza Messaggio
    ......e per fortuna non lo penso solo io, ma anche forumisti di gran lunga più bravi del sottoscritto e oltre a mat.......questo Sandro:

    "Per esempio la neve in siberia sappiamo che crea condizioni di "forcing" sul VP anche stratosferico, la neve la porta il VP ma il VP dipende dai tropici e le differenze tropici-polo, che dipendono dalla situazione di convezione tropicale, che dipende dal Sole e dagli eventi precedenti a quella convezione che dipendono ANCHE dal VP "
    In linea generale, il meglio per la propagazione verticale dell'attività d'onda è avere più contrasto termico latitudinale al suolo, un rafforzamento del gradiente termico fra tropici e aree subpolari porta ad aumentare i flussi di calore e di onde. Un grande innevamento sulla parte più grande della terraferma (l'Eurasia) favorisce senz'altro questo fenomeno, soprattutto se per es. accompagnato da tropici più caldi della media (per es. con i Nino).
    Ma al contempo, per poter destrutturare il VPS, occorre altresì che in stratosfera, invece, ci sia una riduzione dei gradienti termici latitudinali, altrimenti il rischio è che il VPS sia troppo vigoroso per poter assorbire il flusso di attività d'onda e reagire in maniera anelastica in modo da poter permettere alle onde di rifrangersi al suo interno e poter spezzare l'equilibrio. In tal caso, il VPS reagisce in maniera troppo elastica, le onde tendono a rifrangersi verso i tropici e l'equilibrio fa molta più fatica a spezzarsi.
    Il peggio quindi è avere un ridotto gradiente termico latitudinale al suolo (e in bassa troposfera) e un aumentato gradiente in bassa stratosfera.
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  9. #169
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    Predefinito Re: Ancora NAO- il prossimo inverno?

    Citazione Originariamente Scritto da steph Visualizza Messaggio
    In linea generale, il meglio per la propagazione verticale dell'attività d'onda è avere più contrasto termico latitudinale al suolo, un rafforzamento del gradiente termico fra tropici e aree subpolari porta ad aumentare i flussi di calore e di onde. Un grande innevamento sulla parte più grande della terraferma (l'Eurasia) favorisce senz'altro questo fenomeno, soprattutto se per es. accompagnato da tropici più caldi della media (per es. con i Nino).
    Ma al contempo, per poter destrutturare il VPS, occorre altresì che in stratosfera, invece, ci sia una riduzione dei gradienti termici latitudinali, altrimenti il rischio è che il VPS sia troppo vigoroso per poter assorbire il flusso di attività d'onda e reagire in maniera anelastica in modo da poter permettere alle onde di rifrangersi al suo interno e poter spezzare l'equilibrio. In tal caso, il VPS reagisce in maniera troppo elastica, le onde tendono a rifrangersi verso i tropici e l'equilibrio fa molta più fatica a spezzarsi.
    Il peggio quindi è avere un ridotto gradiente termico latitudinale al suolo (e in bassa troposfera) e un aumentato gradiente in bassa stratosfera.
    Si, i tropici e l'equatore erano più freddi nel 2012 (potenzialmente più semplice avere un gradiente ridotto) :

    strato 2012 nh.gif strato 2012 tropics.gif


    2013:

    strato 2013 nh.gif strato 2013 tropics.gif


    Matteo



  10. #170
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    Predefinito Re: Ancora NAO- il prossimo inverno?

    Le anomalie nelle slp nell'area del nord ovest russo che (quando fortemente positive) precedono significative anomalie nel flusso d'attività d'onda sulla siberia, in questo 2013 prevalgono le anomalie negative(per paragone in arancio il 2009, quando l'avanzamento della copertura nevosa in siberia a fine mese fu accompagnato da una significativa anomalia positiva a fine ottobre-inizio novembre):
    slp.png

    Lo snowcover elevato di inizio autunno non stà almeno per ora lasciando traccia, ovviamente per il valore medio di ottobre che secondo la Rutgers è il 4° più elevato(+2.86 milioni di Km2 dalla media 1981-2010) c'è sempre da tenere in conto quel trend spurio di circa +2.4 milioni di Km2 da inizio anni '80, percui il sopramedia reale è probabilmente inferiore di circa 1.2 milioni di Km2 essendosi ridotto nel periodo 1981-2010 in modo circa lineare il bias del dataset NOAA.

    Ultima modifica di elz; 05/11/2013 alle 22:11

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