Citazione Originariamente Scritto da even Visualizza Messaggio
Ho capito elz. Probabilmente l'aumento della temperatura e dell'altezza geopotenziale degli ultimi 30 anni ha causato questa traslazione temporale. Giustamente occorre tenere in mente questi processi di variabilità naturale/forcing antropici nel settare le correlazioni. Come ben sai però nell'OPI la correlazione, pur se elevatissima, rappresenta solo un aspetto "secondario" dell'indice...la vera scoperta, per la quale spero la comunità scientifica riesca a fornirci una rigorosa spiegazione fisica (noi la abbiamo solo ipotizzata seppur riteniamo sia quella giusta) e trasformarla in equazioni che riproducano il fenomeno, è la corrispondenza del pattern ottobrino nella massima attività d'onda planetaria invernale per la quale il valore dell'indice ci fornisce "solo" la persistenza e/o frequenza d'attività. In virtù di tale corrispondenza, che riguarda l'interazione tra moltissime variabili, tra cui anche lo snow-cover, cercare di "fermarsi" alla sola esc mi sembra un approccio riduttivo e lontano dalla verità. Cordero, Baldwin, Ashok e Hood nelle loro ricerche hanno gettato importantissime e solide basi fisiche per un approccio organico e complessivo alle dinamiche di interazione tra la stratosfera equatoriale e quella polare che possano spiegare la variabilità interannuale del VP...e personalmente ritengo che sia quella la strada giusta da percorrere.


A riguardo mi ricordo che fosti proprio tu a postare degli studi a riguardo:
http://www.cnrm.meteo.fr/IMG/pdf/ouzeau_grl11.pdf
Sarebbe da avere i valori della qbo e dei raggi uv, oltre alla base dell'enso (modoki?), di quegli anni per poter dire qualcosa di più secondo me per capire anche che tipo di BDC abbiamo avuto in quel triennio.


Associare un quadro barico di riferimento all'anomalia dello snowcover...praticamente è ricavare indirettamente il pattern che lo ha generato..questo mi fa pensare che abbiamo fatto un bel lavoro con l'OPI. Non capisco perchè poi nel lavoro non si correli anche il 2009/2010 e lo si lasci solo come priezione...se non becchi quell'anno estremo la correlazione si abbassa notelvomente.
Riguardo l'anticorrelazione tra aleutinica ed islandese ho da tempo la mia idea e chiaramente è collegata allo studio fatto. Ma prima di esprimermi voglio approfondire meglio. Attendo il tuo responso sulla NAO. A presto
Ma il pattern barico non fa necessariamente riferimento a quello che voi avete definito come OPI, bensì all'effetto termodinamico indotto dall'ampia copertura nevosa (aumento della pressione atmosferica al suolo ed espansione della stessa su gran parte dell'area in oggetto). Che poi questo effetto sia in grado di interagire con il VP, amplificando il meccanismo, è una questione che segue.

http://water.columbia.edu/files/2011...geEnsemble.pdf

Il 2009/10 non c'è semplicemente perché quel grafico è stato fatto nel dicembre 2009
Vedi però come la proiezione verteva su AO- visto il predittore Oct snow/slp index negativo (si tratta di un indice standardizzato e invertito di segno). E mi pare che ci azzeccò, certo è sempre difficile azzeccare l'intensità e il fondoscala di quell'inverno (e della prima parte del successivo), pur con tutte le migliori intenzioni, credo non si possa prevedere. Da lì (e da altro) l'idea di introdurre anche il SAI.
Ma mi ricordo bene come quell'autunno 2009 - per quel che concerne ad es. la NAO - praticamente tutti i predittori convergevano verso un'unico segnale, più chiaro di così...non ho mai visto - in sede di analisi dei predittori NAO - una tale omogeneità (forse solo il 2006 e il 2011, in senso opposto (NAO+), ma non c'era quell'incredibile uniformità di risposta da parte dei vari predittori). Mi ricordo ancora bene delle discussioni in sede di CS a novembre quando stavamo preparando l'outlook.

1940-42:
http://onlinelibrary.wiley.com/doi/1...48.04/abstract

le ricostruzioni dell'ENSO ci indicano che dovrebbero essere stati Nino Modoki

http://www.aoml.noaa.gov/phod/docs/Revision2_JC.pdf

ecco la ricostruzione della QBO

Reconstructing the quasi-biennial oscillation back to the early 1900s - Br[]nnimann - 2007 - Geophysical Research Letters - Wiley Online Library

l'inverno 1939/40 è caratterizzato dal passaggio fra QBO+ e QBO- discendente e già orientale ai piani alti in autunno (ancora QBO+ a 50 hPa, già QBO- a 30 hPa);
il 1940/41 è in QBO-, la discendente QBO+ è tale in quell'inverno solo sopra il piano isobarico di 30 hPa
il 1941/42 è il contrario del precedente.