Colpisce non poco la tendenza riproposta dagli indici AO e NAO nuovamente nel medio e lungo termine dove ancora una volta il primo indice manterrà (per il momento) valori non lontani dalla neutralità mentre il secondo, pur in un trend oscillatorio ad alta frequenza, continuerà ad evidenziare la prevalenza alla discesa in territorio negativo, dopo una temporanea risalita imposta da un ponte stratosferico, a conferma di un setting troposferico assolutamente sfavorevole ad inversioni di tendenze.


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Mi preme evidenziare come questo assetto, caratterizzato da un costante ridge nord atlantico in evoluzione a blocking, faccia da contraltare ad un forte gradiente meridionale in grado di tenere attivi i flussi di calore verticali, più marcatamente su w1 in alta stratosfera (fino ai 10/15 hpa) e su w2 in media e bassa stratosfera ove si intravedono anche trasferimenti di momento a 3 onde fino in troposfera.
L'azione di disturbo da parte degli eddy heat e momentum flux non solo non è destinata a diminuire bensì ad intensificarsi ulteriormente nel lungo periodo dal momento che, all'assetto attuale, si andrà ad aggiungere la componente di flusso forzata dalla termicizzazione del continente russo-siberiano.
Pur non necessariamente tifando per gli eventi stratosferici estremi, date le forzanti troposferiche incidenti sulla stratosfera, ritengo che il piano della stratosfera ove, a causa delle alte velocità zonali, si registra una divergenza più importante al di sopra dei 50°N (ovvero i 10 hpa), finirà per cedere in prossimità della fine dell'anno rendendo molto probabile un evento di MMW split entro la prima decade del mese di gennaio.

Ci aggiorniamo ovviamente presto.