
Originariamente Scritto da
mat69
Ci sono alcuni parametri per valutare l'intensità della forza del vortice polare stratosferico
Quelli a cui normalmente si accede con più frequenza da parte di molti sono: 1) la profondità barica espressa dalle isoipse dello stesso:
NH_HGT_10mb_000.gif
Un
vps che all'altezza di 10 hpa va al di sotto di valori di isoipsa di 2820 dam integra potenzialmente il superamento della soglia di +1,5 del
NAM qualora il suo assetto e posizionamento rispettino le proiezioni ortogonali dell'
AO (dal momento che il
Nam è esattamente l'Arctic oscillation a diverse rispetto i 1000 hpa); cosa che al momento non accade ovviamente.
2) la temperatura media dell'area polare che in questo caso risulta al momento inferiore rispetto la media climatologica:
t.JPGpole10_nh.gif
ma soprattutto quella che è l'essenza del
vps ovvero 3) i massimi di vorticità potenziale e la loro ubicazione:
mpv.JPGcore vps.JPG
Si nota al momento come alla quota di 850K ( ma anche al di sotto in quanto ho verificato la coerenza su tutta la colonna ) gli MPV lavorano a regimi elevati perdendosi un pò in parte in bassa stratosfera ove maggiore è l'interferenza delle onde provenienti dalla troposfera.
Anche gli
epv nella parte interna del vortice stratosferico sono piuttosto elevati e questo denota che l'attuale attività di forcing a 2 onde risulta scarsamente incidente nella massa del
vps che resta prevalentemente compatto.
Infatti gli eddy heat fluxes con il loro trasporto di momento restano confinati sotto i 60°N limitandosi a "modellare" la massa ma senza intruderla realmente.
Questa è la situazione attuale.
Dobbiamo vedere se la prevista intensificazione dell'attività da parte dei flussi di calore potrà dimostrarsi maggiormente incidente nei prossimi 10 giorni.

Segnalibri