Dai grafici che ho postato precedentemente si nota un andamento ciclico del mercato monetario dell'area euro. I segnali sono tutti legati al fatto che il ciclo sta svoltando, da un massimo verso un minimo, e alla validità di tale ciclo, sia in termini di periodo che di ampiezza, validità che ho testato esistere da quando esistono dati storici, cioè inizio anni '80 del secolo scorso.
Da appassionato di statistica sono consapevole dei limiti e pregi di questo approccio empirico ma le relazioni evidenziate su base empirica hanno un fondamento, parziale, anche a livello teorico quindi non siamo difronte a semplici evidenze solo numeriche.
Detto questo, una fase di inversione al rialzo dei tassi d'interesse del mercato monetario unitamente ad una fase di inversione al ribasso della struttura a termine della curva dei tassi rappresenta il primo segnale di un cambiamento nelle condizioni del mercato che, successivamente, si trasmettono al settore creditizio e al settore più strettamente finanziario del sistema economico fino a trasmettersi al settore economico lato reale.
Se le condizioni monetarie e creditizie tendono a deteriorarsi (oggi sono visibili solo i primi timidi segnali) in un contesto di differenziale così marcato tra tessuto economico/finanziario tedesco e italiano hanno un impatto anche sul differenziale dei rendimenti, con quelli italiani che saliranno maggiormente rispetto a quelli tedeschi.
Preciso una cosa che per me è scontata e per chi mi legge potrebbe non esserla ... i segnali visibili oggi sono potenzialmente favorevoli allo scenario che ho illustrato ma l'esperienza mi dice che non vanno sottovalutati e un qualche riflesso, seppur minimo, lo avranno sullo spread, nella direzione da me ipotizzata.
Tempistiche? bella domanda questa ... il lag temporale non è costante ma varia tra 6 e 18 mesi e il meccanismo di trasmissione dell'effetto varia molto in funzione delle condizioni di mercato del momento, quindi ribadisco ... a partire dal secondo semestre 2014 ...
Intensità dell'effetto? altra bella domanda ... sempre variabile e da contestualizzare al presente ... di certo mica mi attendo uno spread a 500 punti base, ma direi, imho, che la componente di mercato potrebbe incidere nei prossimi 12 mesi per circa 100 punti basi (al rialzo) ... poi come diceva Domenico, esistono situazioni esterne al mercato che potrebbero in parte inibire o amplificare effetti di mercato e più li inibiscono/amplificano, più la componente speculativa si somma.
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[B]Lorenzo Smeraldi : [/B]le migliori idee sono sempre quelle che vengono realizzate
Lorenzo, le tue considerazioni a mio avviso sono fondate e hanno una solida base dietro, però se si ipotizza una risalita dei tassi attorno all'1,5% e di conseguenza anche una risalita del differenziale BTP-Bund a breve termine - ragionamento che, ripeto, x una serie di considerazioni di natura prima di tutto finanziaria, ci sta benissimo - bisogna anche tenere in conto la politica monetaria estremamente conciliante di Draghi, che anzi, a leggere in giro pare possa diventare ancora più conciliante nelle prossime settimane/mesi.
Tempo addietro segnalavo come moltissimi operatori scommettano ormai su un vero e proprio Quantitative Easing della BCE, ossia sul fatto che la BCE inizi a stampare moneta alla stregua di quanto hanno fatto per decenni i cugini d'oltre-Atlantico.
http://intermarketandmore.finanza.co...itative-easing
Occhi puntati su Draghi: per il Wsj guadagna terreno l'ipotesi di un Quantitative easing europeo - Il Sole 24 ORE
Sicuramente vedendo i grafici che hai postato c'è da attendersi, tra non moltissimo, una discesa dell'aggregato M1 e dunque una salita del tasso euribor con tutte le conseguenze del caso (minore liquidità, minori investimenti e quindi discesa dei prezzi dei titoli di Stato specie quelli il cui valore è sostenuto artificialmente dalla presenza di liquidità a buon mercato, ossia quelli sud-europei). Ma è plausibile, con la BCE che sta per iniziare un quantitative easing, o che - anche se non inizierà un QE ha tutte le intenzioni di mantenere decisamente espansiva la politica monetaria - che questa discesa sia così vicina nel tempo?
Credo che prima di mollare l'acceleratore sulla politica monetaria, specie in caso di avvio di un QE, Draghi aspetterà che la situazione economica generale europea si sia stabilizzata. Quindi, largo circa e stimando i tempi sulla base delle previsioni relative alle variabili macroeconomiche odierne, tale momento potrebbe essere un anno più in la di quanto da te previsto, ossia in pieno 2015.
A mio avviso quindi la tua previsione di possibili aumenti degli spread è corretta, ma non per il target da te fissato...se veramente le intenzioni della BCE sono lassiste ai massimi livelli come politica monetaria credo che la caduta dell'M1 e l'innalzamento dello spread conseguente dovranno aspettare ancora tranquillamente un annetto.![]()
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Federico, alcune considerazioni che fai erano già presenti nel mio intervento
Inoltre, l'errore che secondo me commetti è di dar troppa importanza agli intenti circa il futuro dal momento che tali intenti (nel contesto quelli della BCE) in parte sono già incorporati nei valori delle variabili monetarie e finanziarie mentre il presente ed il recentissimo passato dicono molto anche in termini quantitativi:
lag.png
quello che vedi è il lag tra varizione di M1 e variazione dell'euribor 1y, con M1 che anticipa euribor. Il livello "zero" è posto in corrispondenza di una variazione su base annua di circa 7 punti percentuali di M1. Sopra quel livello ci sono i "semi" per un aumento dell'euribor che si concretizzeranno nel momento in cui M1 dal massimo ciclico andrà verso il minimo ciclico e viceversa in caso contrario.
Quella relazione non spiega interamente l'andamento dell'euribor ma parzialmente si ed è un'informazione sempre presente nei dati di mercato senza andare a scomodare dichiarazioni di intenti ed aspettative che sono importanti ma più aleatorie del segnale di mercato già maturato.![]()
[B]Lorenzo Smeraldi : [/B]le migliori idee sono sempre quelle che vengono realizzate
Lore... Mi son segnato tutto quello che hai scritto.
Prima delle elezioni europee (quindi in leggero anticipo sul tuo orizzonte temporale) vendo i BTP; se nel secondo semestre salgono ancora di prezzo di tengo a cercare.![]()
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Ok, ti ripeto...considerazioni validissime ma vedendo anche semplicemente il livello dell'aggregato M1 nel grafico da te postato (il primo del precedente post) si nota come per ora siamo in una fase di massimo, più che già avviati verso una fase di minimo. Si è visto in precedenza come: 1) un massimo di M1 possa durare anche per alcuni semestri, non è detto debba rappresentare una fase assolutamente temporanea; 2) dal momento del calo di M1 (che, ripeto, vedendo anche solo quei grafici deve ancora iniziare) all'aumento degli spread passa un certo arco di tempo come abbiamo già visto altre volte...
Esempio: nel 2006-2007 calo netto dell'M1 che prosegue fino a un minimo nel primo semestre 2008; i rendimenti dei tds. non si alzano subito nel 2007 ma lo fanno nell'Estate 2008. Nel 2010, dopo un picco massimo dell'M1 raggiunto sul finire del 2009, altro crollo dello stesso verso una fase di minimo raggiunta nel primo semestre 2011; i rendimenti dei tds. si alzano a partire dalla tarda Primavera-inizio Estate 2011.Insomma, esiste un ritardo tra la variazione dell'aggregato monetario e le sue conseguenze in termini finanziari che sinceramente mi fa pensare, unitamente alle considerazioni di cui al punto 1), che la tua analisi sia corretta ma non sulle tempistiche, che invece vedo un po' più dilatate.
Probabilmente quello che scrivi potrebbe verificarsi attorno alla metà del 2015, il tutto ovviamente fermo restando le attuali variabili macroeconomiche e istituzionali relative ai singoli Stati (e qua entra in gioco il discorso di Domenico, legato alle elezioni europee del 25 Maggio).![]()
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Su questo personalmente dissento, se per "intenti" intendi un eventuale inizio di QE da parte della BCE: se fosse come dici tu, anche solo a livelli di cambio euro vs $, ad esempio, ci troveremmo gia' ora poco oltre 1,30....
Altre considerazioni:
aumento spread ITA/BUND ? Oggi nonostante sia stato emesso il Bund decennale con rendimenti in leggero calo rispetto all'ultima emissione lo spread scende comunque, con in effetti il ns. decennale in leggero calo di rendimento.
Blackrock ha annunciato di voler smettere di acquistare Bonos, ma sui BTP rimane ancora presente: sino a quando ci comprano istituzionali e fondi sovrani (come il Giappone) grossi rischi non ne vedo, a meno che il Bund decennale ritorni sotto l'1% di rendimento (allora lo spread aumenterebbe, ma non certo per colpa dei ns rendimenti !)
Euribor a 12 m in aumento all'1%/1.5% a 12-16 mesi ?
Anche qui ho grossi dubbi, in special modo se dovesse iniziare a stampar euro la BCE: d'altro canto oggi siamo comunque a manco 0,6 sul 12 mesi, eh....
Pareri personali, eh !
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Sto sognando oppure quello che leggo è vero?
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«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
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