In merito, su MF di oggi:
Fisco: rientro dei capitali, si accellera
MILANO (MF-DJ)--Nel governo c'e' voglia di fare in fretta le nuove norme
per il rientro dei capitali dall'estero. E, ora che le elezioni europee
sono state archiviate con successo, tutti, dentro l'esecutivo e in
Parlamento, puntano a sbrigare il piu' presto possibile la pratica.
Non stupisce quindi, scrive MF, che per domani e giovedi' sia gia'
convocato il comitato ristretto della commissione Finanze della Camera,
incaricato di studiare il dossier sul rimpatrio dei capitali all'estero e
assicurargli un iter spedito. D'altronde in ballo ci sono 10-15 miliardi
di gettito una tantum, che potrebbe essere incassato gia' quest'anno,
grazie all'autodenuncia di buona parte dei 150-200 miliardi che si stima
siano parcheggiati all'estero.
L'intento del governo e' segnalato anche dall'atteggiamento dell'Agenzia
delle Entrate, che secondo indiscrezioni starebbe tenendo in stand by le
pratiche di quanti avevano fatto richiesta di rientro dei capitali con la
prima versione della voluntary disclosure (decreto 4/2014), proprio in
attesa delle nuove norme, che dovrebbero essere piu' vantaggiose per i
contribuenti. L'obiettivo e' avere la nuova legge entro giugno per
consentire a chi lo voglia di mettersi in fretta in regola con il fisco.
Se poi si sblocchera' anche l'impasse nei negoziati con la Svizzera sullo
scambio automatico d'informazioni, l'esecutivo avrebbe fatto bingo. Tra
l'altro ora sono le stesse banche ticinesi, che temono di perdere i
clienti italiani, a premere sul governo centrale svizzero perche' trovi un
accordo con l'esecutivo di Roma.
red/fch
(fine)
MF-DJ NEWS
2709:54 mag 2014
![]()
A mio avviso stiamo vedendo troppi film basati su "proiezioni" (non di film, ma analisi sul futuro), che verranno regolarmente smentite a breve, vedi vicenda del PIL.
Intanto, se qualcuno magari fosse troppo ottenebrato dai fumi alcolici della sbornia post elettorale, sarà bene che non distolga lo sguardo dalla realtà ....
Ex ministro Clini ai domiciliari: «Ha distratto fondi in Iraq» - Il Messaggero
Questo era uno degli elementi di punta del sobrio governo tecnico.![]()
" Intra Tupino e l'acqua che discende del colle eletto dal beato Ubaldo,
fertile costa d'alto monte pende........" Dante, Paradiso XI
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E' ufficiale: siamo rovinati. \fp\
La Stampa - Draghi: ?Fermeremo la deflazione Allo studio l?acquisto di titoli?
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Evidentemente PER ORA i traders credono poco che in futuro la Le Pen possa aspirare a governare la Francia.Ho scritto:ER ORA. Perchè io invece sono meno ottimista:la Le Pen praticamente non ha avversari validi.I grandi mediocri Sarkozy e-peggio che andar di notte-quel baccalà di Hollande lei se li mangia a colazione.Non stiamo parlando non dico di un Mitterand ma neanche del peso medio Jospin o di un Balladur.
Intanto mettiamoci in testa una cosa:la vicenda in cui è incappato Strauss-Kahn è stata UNA SCIAGURA PER TUTTA L'EUROPA.L'unica cosa che non difettava ad un energumeno simile era il carisma.Averlo a disposizione come anti-Le Pen ora sarebbe manna dal cielo per gli anti-disgregatori in azione,mentre poter disporre come pedine di gente più rottamanda di una Fiat Uno del 1985 come Hollande & Sarkozy è una specie di maledizione biblica.
A nessuno viene in mente che i francesi non tifano per il "Franza o Spagna, purché se magna", o, come diceva il compianto Rino Gaetano, non sono quelli del "tutto sommato" (cit.)?
I Francesi sapevano benissimo che, in questa occasione, potevano dare un messaggio forte ai loro "capi", una sorta di cartellino giallo (a questo punto, direi arancione....) senza portare stravolgimenti all' assetto squisitamente interno. E lo hanno fatto. In Italia, invece, l' ansia da "salita sul carro", ha pervaso parecchi.
E vi garantisco che cio' prescinde dal colore. Vi fosse stato un partito forte di sinistra dura-e-pura avrebbe fatto cio' che ha raggranellato la Le Pen. Vedi quanto successo a Lille, la nostra Sesto San Giovanni.
Ps.: come diceva un mio amico, "chi comanda in Francia ha sempre il riflesso pavloviano, sa che è già successo una volta, e quando riceve ammonimenti in 'gabina elettorale', si passa sempre una mano attorno al collo .......". Cio' li induce a cercare di non tirare troppo la corda.![]()
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A giudicare dalla gestione della loro economia nei lustri passati, a me viene solo in mente che non sono assolutamente capaci a stare a galla in un mondo globalizzato (Renault ed Edf come due casi più penosi) e ne hanno paura ancor più degli italiani, oltre a non volere rinunciare ad un welfare eccessivo, insostenibile e dannoso.
Gli encomi che molti indirizzano ai francesi in parecchie occasioni (vedi ad es. scioperi, sicuramente più organizzati e duri di quanto succeda da noi) a me non sembrano altro che adorazioni di estreme sindromi NIMBY (non mi riferisco a te in questo frangente, benintesi). Poi mi sbaglierò...
Il welfare francese é in assoluto pesante (prova che sono in molti di loro a lamentarsi), come pure l' incidenza del pubblico impiego. Con un piccolissimo particolare che differenzia il tutto da noi: il funzionamento. Posso citarti molti esempi dove il loro sistema rifila anni-luce al nostro (poi per carità, nessuno è perfetto).
Non parliamo poi del discorso scioperi: da noi se qualcuno (corporazione x) manifesta, subito tutti gli altri (corporazioni n - 1, con quell' 1 che é proprio la corporazione x che sciopera) ad incazzarsi per i disservirsi creati. Da loro, se x sciopera, non appena gli altri ne conoscono le ragioni, si innesca l' effetto domino che paralizza la nazione e che mette sull' attenti chi governa e non lo rende sordo alle richieste.
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Mah,non sono molto d'accordo:le altee maree del nazionalismo francese hanno sempre connotazioni di estrema destra,iper-nazionalista.Le Pen padre nel 2002 soffiò il ballottaggio al declinante Jospin(altro politico tutt'altro che memorabile ma che rispetto ad Hollande era già una spanna superiore)e proponeva l'uscita dall'UE.
Non ricordo un partito di estrema sinistra molto forte in Francia.Il PCF aveva forse un terzo del consenso PCI a metà anni 70'.
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