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  1. #14161
    Vento moderato L'avatar di Matteo C.
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Ciccio Scozzese Visualizza Messaggio
    E invece sbagli secondo me, il voto PD è un voto "di fede", credimi. E tra quel 40%, alla domanda "preferisci che lo stato ti dia un posto di lavoro o che crei le condizioni per cui il lavoro te lo fai/te lo offra il vicino di casa?" vedrai una buona fetta sceglierà la prima opzione.
    Hai mai frequentato quegli ambienti? Guarda che non c'è mica stato un ricambio totale, e buona parte di quel 40% prima votava Occhetto-D'Alema-Bersani-Epifani & C. eh...mica Ronald Reagan.
    Beh, è più che normale che in un partito "di sinistra" (ahahah) sia presente, e consistente, una componente simile. Altrimenti sarebbe una destra liberista, non un partito socialdemocratico che aderisce al PSE.
    Dare "credito" allo Stato e vederlo come attore economico non significa semplicisticamente, come spesso leggo, essere fannulloni e/o aspiranti mantenuti; è una visione che ha una sua storia politica alle spalle!

  2. #14162
    Vento fresco L'avatar di iltempoamartina
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Ciccio Scozzese Visualizza Messaggio
    E invece sbagli secondo me, il voto PD è un voto "di fede", credimi. E tra quel 40%, alla domanda "preferisci che lo stato ti dia un posto di lavoro o che crei le condizioni per cui il lavoro te lo fai/te lo offra il vicino di casa?" vedrai una buona fetta sceglierà la prima opzione.
    Hai mai frequentato quegli ambienti? Guarda che non c'è mica stato un ricambio totale, e buona parte di quel 40% prima votava Occhetto-D'Alema-Bersani-Epifani & C. eh...mica Ronald Reagan.
    infatti tra questi ultimi che hai citato c'è gente che tesseva le lodi di "My favourite communist" che seguace di baffone non era sia lui che chi lo ha definito cosi. Quelli che intendi tu...con quella fede... si sono estinti 30 anni fa a Giugno 1984

  3. #14163
    Burrasca L'avatar di Ciccio Scozzese
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Matteo C. Visualizza Messaggio
    Checchè se ne voglia dire, lo stato, un qualsiasi stato, E' un attore dell'economia, e anzi deve esserlo. Uno stato deve per forza "mettere bocca" nell'economia del paese, incentivando e/o penalizzando settori ritenuti strategici e/o meno importanti, senza cedere al dogma eterno del "mercato che si autoregola". E uno stato può e deve dare lavoro: senza clientelismi e/o assunzioni ingiustificate, ma coprendo le necessità di personale che dovessero esserci; non ha senso, anzi si sta dimostrando perdente proprio in questi anni, l'idea di uno stato ai margini dell'economia, che per rilanciarsi deve solo "fare le riforme" ed incentivare la "flessibilità del lavoro". Che, il più delle volte, sono altri modi per addolcire la sottrazione dei diritti dei lavoratori e l'aumento del precariato (vedi il recente "decreto lavoro", in piena sintonia con i mantra europei contemporanei).

    Ah, da ultimo: personalmente, mai stato liberista in campo economico, anzi tutt'altro. Solo nel campo etico e dei "diritti civili" lo sono convintamente.
    Robe che non sognava neanche Bertinotti.
    Quindi poniamo che io abbia un mio lavoro (o dia lavoro), onesto, regolare con cui vivo dignitosamente. Un giorno arriva uno dei tali politicanti di turno con conoscenze socio-economiche (e non solo) da bocciofila e mi dice:"caro, da domani non solo favorisco tizio ma ti penalizzo perchè penso che il tuo settore non sia strategico". Ma che roba è? Poi parliamo di diritti civili, come se il lavoro fosse un diritto sessuale.

    Quindi al "dogma" del mercato che si autoregola (dogma sconosciuto in Italia) rispondi con un altro dogma da te inventato di sana pianta?

    Bene, se queste son le regole, giochiamo: A) mi dimostri inequivocabilmente le carenze di personale, B) dove ci sono eccessi TAGLI senza eccezioni, C) ti sottoponi a giudizio sugli standard dei servizi che offri. Così ti va?

    Perdente dove scusa? Voglio un elenco. I paesi meno "statalizzati" non saranno il paese del bengodi ma che adesso da uno dei paesi più statalizzati del globo, con un'economia IMBARAZZANTE, in declino da 30 anni, si pontifichi sul presunto fallimento di un modello meno statalista mi pare quantomeno azzardato. Sempre che non si voglia fare con la realtà quello che si fa con la carta igienica.
    "Se le sciocchezze fossero materia imponibile, alcuni personaggi subirebbero aliquote confiscatorie"

    Ciao Tub.

  4. #14164
    Burrasca L'avatar di Ciccio Scozzese
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da iltempoamartina Visualizza Messaggio
    infatti tra questi ultimi che hai citato c'è gente che tesseva le lodi di "My favourite communist" che seguace di baffone non era sia lui che chi lo ha definito cosi. Quelli che intendi tu...con quella fede... si sono estinti 30 anni fa a Giugno 1984
    ma neanche per sogno. Non è mica necessario essere seguaci di Berlinguer per vederla così. Sono mica morti tutti con lui, anzi.
    "Se le sciocchezze fossero materia imponibile, alcuni personaggi subirebbero aliquote confiscatorie"

    Ciao Tub.

  5. #14165
    Vento moderato L'avatar di Matteo C.
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Sui tuoi punti ABC, ci sto. Non ci si può sottrarre alle valutazioni, infatti; ma non si può nemmeno, come si fa ora (dal 2008 almeno...) bloccare qualsiasi tipo di turnover perchè bisogna risparmiare. Col risultato di avere, tra gli altri:
    - classi scolastiche di 30 alunni (pensa che bella qualità didattica! eh ma poi è colpa dei professori fannulloni se la scuola non funziona, ovviamente!...);
    - musei che devono fare i turni per mancata sostituzione del personale andato in pensione (cfr. pinacoteca di Bologna, scrigno di capolavori dei Carracci, Guido Reni, ecc...ma tanto chi se ne frega, bisogna risparmiare e con la cultura non si mangia);
    - giovani desiderosi di lavorare (ad es. come insegnanti, guide museali, archeologi...), ben motivati, preparati, freschi di università, ma costretti a stare a casa a far nulla perchè bisogna risparmiare e non si può aprire il turnover né tantomeno mandare in pensione gli anziani.

    Sul punto numero uno (incentivi/disincentivi economici), vorrei solo farti notare che, Bertinotti o meno, una cosa simile è in atto da anni in campo energetico: i massicci incentivi alle rinnovabili sono un modo tramite il quale lo Stato favorisce lo sviluppo di un settore emergente ma bisognoso di sostegno, sfavorendo altre produzioni perchè considerate troppo inquinanti od obsolete. Ed è una scelta politica, industriale ed economica inaugurata quando Bertinotti era già in pensione.
    E lo stesso meccanismo funziona in altri campi anche in Paesi che sono il sogno di voi liberisti, in primis negli Stati Uniti, dove le startup in campo tecnologico (ma non solo) godono di lauti incentivi che ne favoriscono e ne hanno favorito lo sviluppo. (esempio: FACT SHEET: WHITE HOUSE LAUNCHES ?STARTUP AMERICA? INITIATIVE | The White House ).

    Dunque, di che parliamo?

  6. #14166
    Vento fresco L'avatar di iltempoamartina
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Voglio proprio vedere le performance(ad esempio) delle ferrovie britanniche(paese liberista) in termini infrastrutturali e di sicurezza nei confronti di quelle francesi o italiane, ad esempio. Voglio proprio leggere dati su come è migliorato il servizio, la sicurezza e l'infrastruttura in questi ultimi 25 anni nelle ferrovie in UK

  7. #14167
    Uragano L'avatar di Friedrich 91
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Ovviamente non posso che essere d'accordo con Lorenzo per quanto riguarda il rendimento dei titoli di Stato, ovviamente in bolla e neppure di poco (come ho già detto altre volte). Basti rendersi conto che il rendimento dei btp decennali non è mai stato così basso nemmeno nei primi anni '70, quando l'economia andava a gonfie vele, la stampante monetaria ancora non l'avevamo praticamente usata e il debito pubblico era al 50% si e no. Purtroppo quello che ha fatto Draghi altro non è che “calciare il barattolo”, nascondere i problemi effettivi dell’eurozona sotto il tappeto e rinviare ancora più in la il momento della definitiva resa dei conti di questa nuova bolla (ovviamente con più si rinvia più la bolla si gonfia e quindi più si amplificano gli effetti, compresi quelli negativi quando scoppia).
    Il punto non è, come ha scritto Massimo, che il mercato non ha sempre ragione: il mercato, ossia noi, una massa enorme di individui comuni mortali che prendiamo determinate scelte in modo razionale anche se imprevedibile, semplicemente “fa” con quello che ha a disposizione, ossia si muove sulla base delle informazioni che ha a disposizione. Quando una Banca Centrale detiene il monopolio dell’offerta di moneta, e ne può modificare arbitrariamente il valore, essa manda agli agenti segnali economici distorti e falsificati (es. tassi di interesse tenuti artificialmente ultra-bassi) poiché diversi da quelli che si formerebbero in un vero libero mercato (dove non vi è monopolio del bene più importante, cioè la moneta). E’ ovvio che se io devo andare da Ferrara a Vienna e il navigatore distorto mi dice di passare per Torino, io – dovendomi basare solo sulle informazioni che ho- gli darò retta e sbaglierò. I mercati oggi “sbagliano” non perché siano sbagliati loro ma perché le informazioni sono distorte. Se per di più la banca centrale che detiene il monopolio non lo detiene in una zona economicamente aggregata e allineata come ad es. la GB o il Giappone, ma lo detiene in una zona le cui economie sono disallineate (e dunque già l’unione monetaria in se è una distorsione), l’effetto deviante è ancora più elevato e i conseguenti cicli boom-bust che si creano sono ancora più grandi.
    «L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)

  8. #14168
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Ciccio Scozzese Visualizza Messaggio
    Domanda: seguendo quella linea di pensiero perchè lo stato non assume TUTTI e prende in mano OGNI aspetto dell'economia? Avremmo sconfitto ogni ciclo economico sfavorevole no?
    Stalin forever!
    Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
    27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.

  9. #14169
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Matteo C. Visualizza Messaggio
    Checchè se ne voglia dire, lo stato, un qualsiasi stato, E' un attore dell'economia, e anzi deve esserlo. Uno stato deve per forza "mettere bocca" nell'economia del paese, incentivando e/o penalizzando settori ritenuti strategici e/o meno importanti, senza cedere al dogma eterno del "mercato che si autoregola".
    Un conto è agire a livello di politica economica (ovvero puntando su un settore invece di un altro) e l'altro è essere attore economico in prima persona.
    E visto come viene gestita da noi la cosa pubblica (chi avesse dei dubbi dia pure un'occhiatina volante alle recenti inchieste) meno interviene meglio è.

    Citazione Originariamente Scritto da Matteo C. Visualizza Messaggio
    E uno stato può e deve dare lavoro: senza clientelismi e/o assunzioni ingiustificate, ma coprendo le necessità di personale che dovessero esserci; non ha senso, anzi si sta dimostrando perdente proprio in questi anni, l'idea di uno stato ai margini dell'economia,
    Si sta dimostrando perdente dove esattamente? Perchè in questi anni la longa mano dello Stato a me pare si sia ulteriormente allungata. Qui da noi vere riforma in senso liberale o liberista, di incentivo alla concorrenza, ovvero in una parola che va tanto di moda, meritocratiche non se ne vedono.
    Quindi una volta che nel nostro Paese si vedrà qualcosa del genere e si dimostri che non funziona allora cambierò idea.
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  10. #14170
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Ciccio Scozzese Visualizza Messaggio
    E invece sbagli secondo me, il voto PD è un voto "di fede", credimi.
    Non so nel resto del mondo, ma in Italia il voto fideistico comanda da sempre. Magari fosse solo una questione di PD... E mi sento di dire che se c'è stato un caso in cui la quota di fede è stata inferiore al recente passato è stato proprio quel 40% delle europee.

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    Hai mai frequentato quegli ambienti? Guarda che non c'è mica stato un ricambio totale, e buona parte di quel 40% prima votava Occhetto-D'Alema-Bersani-Epifani & C. eh...mica Ronald Reagan.
    Alla elezioni politiche più recenti quel 40% (del corpo elettorale) era un 25%. E all'interno di quel 25% ci sarà pur stato qualcuno di linea diversa dai "vecchi".
    Il 15% aggiunto di recente di sicuro non si rifa a loro.
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