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  1. #15491
    Josh
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Intanto la Grecia torna a preoccupare e molto:
    Intanto in Grecia......+50bps il Rischio Paese - Rischio Calcolato

  2. #15492
    Vento forte L'avatar di and1966
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Luca D'inverno Visualizza Messaggio
    Sono un imprenditore.
    Ma non mi sento di darti torto. Ti chiedo solo di non generalizzare al 100%; ancora qualcuno che crede nell'uomo inteso come persona, c'è.
    Io penso che quando avremo finito di svilire le professionalità, avremo tolto la dignità di persona ai dipendenti, saremo falliti definitivamente.
    E' un gioco da cui mi chiamo fuori. Credo che la mia azienda vive perchè i miei ragazzi, i ns dipendenti, credono nel nostro lavoro insieme a noi.

    La ISO 9001 che diffonde la teoria del 'tutti utili nessuno indispensabile, chiunque sostituibile' è una stronzata pazzesca.
    Non per piaggeria nei tuoi confronti, ma sono convinto che solo gli illuminati come te diano quel valore aggiunto umano che, unito alle indubbie capacità intrinsecamente "italiche" di saper creare e muoversi fuori dagli schemi, al contrario del sistema iper rigido anglosassone/teutonico, potrà davvero far ripartire il sistema Italia, al contrario dei tanto strombazzati manager col golfino di provenienza svizzero - canadese.
    " Intra Tupino e l'acqua che discende del colle eletto dal beato Ubaldo,
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  3. #15493
    Vento forte L'avatar di and1966
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Matteo C. Visualizza Messaggio
    Il giochino liberista non regge: voi date per scontato che gli imprenditori siano tutte anime sante, che premiano chi se lo merita e penalizzano chi fa di meno. Ma in un mercato totalmente liberalizzato, e con la mentalità italiana del "frego io freghi tu", gli abusi sui lavoratori non si conterebbero. E con la scusa della "poca produttività", via libera a stipendi da 500 euro/mese per 40 ore settimanali...
    Già ci siete riusciti, in parte, in forza delle varie riforme distruttive degli ultimi decenni: contratti a chiamata, co.co.pro, co.co.co., liberalizzazione del n° di rinnovi del contratto a termine. Già oggi siamo dentro una scandalosa corsa al ribasso di salari e diritti, manca solo il colpo di grazia.
    Scherziamo? L' 80% degli imprenditori / dirigenti italiani (e sono buono) ha una miopia sulla strategia spaventosa. Già di suo poco capace, ed ancor meno propenso al rischio, vivacchia su proventi garantiti spesso da "escamotages" (es. : appalti e commesse ottenute per amicizie e conoscenze e non per reali capacità), e poco si lancia nel vero "rischio di impresa". Il risultato è che se anche fra le proprie fila ha qualcuno "sveglio", a) lo mortifica bb) uniformare al ribasso le relazioni, dallo stipendio a tutto il contorno di rapporti umani e non.
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  4. #15494
    Uragano L'avatar di Lou_Vall
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Mi piacerebbe che, per una volta, alcuni si snebbiassero la mente dagli anni Sessanta per cui c'è il povero lavoratore e l'imprenditore straricco che prova massima soddisfazione nel sottopagare e sfruttare i suoi dipendenti e licenziarli a piacimento. Come se fosse quella la sua ragione di vita.
    Ragazzi, svegliamoci un momento. Il piccolo-medio imprenditore SERIO che vuole lavorare come si deve, ha tutto l'interesse a mantenere ottimi rapporti con i suoi dipendenti, a pagarli il giusto, ad essere circondato da persone valide, a promuovere la crescita del personale e a gratificarlo quando lo ritiene opportuno.
    Ricordo che l'imprenditore NON ha uno stipendio fisso mensile, NON ha la malattia, NON ha la mutua, NON ha alcun genere di indennità, NON ha la maternità. Quello che ha, invece, è il rischio d'impresa (sulle sue spalle), l'onere di pagare gli stipendi, i contributi e altri oneri dei dipendenti tutti i mesi, lotta contro la burocrazia quotidianamente, paga una sberla di imposte e talvolta stringe la cinghia.
    Sono finiti i tempi in cui l'impresario di provincia si faceva i milioni (di lire) guadagnando dieci/venti volte i suoi dipendenti. Tempi finiti f-i-n-i-t-i. Ora si è tutti nello stesso brodo della crisi e dell'economia globalizzata, che colpisce tutti, dipendenti e autonomi, pensionati e disoccupati. Rimanere ancorati all'idea del padrone sfruttatore e dell'operaio sfruttato vuol dire aver dormito per trent'anni e non avere la più pallida idea di cosa sia il mondo oggi.
    Ci sono imprenditori sfruttatori? Sicuramente. Così come ci sono dipendenti fancazzisti che passano più il tempo in malattia e permessi che non a lavoro, e licenziarli è un'impresa (scusate il gioco di parole). Ma ci sono anche imprenditori volenterosi e come si deve, così come ci sono dipendenti della stessa pasta. Il vecchio gioco (il centrodestra dalla parte dei primi, la sinistra e i sindacati dalla parte dei secondi - e chiedo scusa per l'espressione politica ma era indispensabile) ormai è rotto. Il mondo è cambiato. Mi chiedo quanto tempo ci vorrà ancora prima che se ne accorgano tutti.
    Lou soulei nais per tuchi

  5. #15495
    Vento forte L'avatar di and1966
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Caro Lou Vall, ma secondo te la grande crisi della PMI italiana è solo frutto del fatto che non si faccia "massa critica", degli operai fancaxxisti ( ricordo che per meno di 15 dipendenti l' art. 18 non esiste) o c' è dell' altro? Io un' idea ce l' ho ....

    Sul fatto che certi tempi che dici tu siano finiti ho i miei dubbi. Non per tutte le realtà della PMI certo: ma la dicotomia di cui parli in certi casi esiste e come. E spesso non certo grazie a scelte "di qualità".

    Ps edit: il punto base del tuo discorso è a mio avviso l' aggettivo scritto in maiuscolo ....
    Ultima modifica di and1966; 31/10/2014 alle 06:54
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  6. #15496
    Josh
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da and1966 Visualizza Messaggio
    Caro Lou Vall, ma secondo te la grande crisi della PMI italiana è solo frutto del fatto che non si faccia "massa critica", degli operai fancaxxisti ( ricordo che per meno di 15 dipendenti l' art. 18 non esiste) o c' è dell' altro? Io un' idea ce l' ho ....
    Qual è la tua idea,And?

  7. #15497
    Uragano L'avatar di Lou_Vall
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da and1966 Visualizza Messaggio
    Caro Lou Vall, ma secondo te la grande crisi della PMI italiana è solo frutto del fatto che non si faccia "massa critica", degli operai fancaxxisti ( ricordo che per meno di 15 dipendenti l' art. 18 non esiste) o c' è dell' altro? Io un' idea ce l' ho ....

    Sul fatto che certi tempi che dici tu siano finiti ho i miei dubbi. Non per tutte le realtà della PMI certo: ma la dicotomia di cui parli in certi casi esiste e come. E spesso non certo grazie a scelte "di qualità".

    Ps edit: il punto base del tuo discorso è a mio avviso l' aggettivo scritto in maiuscolo ....
    La crisi della PMI italiana non è certo frutto degli operai fancazzisti (non mi pare di aver scritto quello ). Le cause sono tante, e potremmo parlarne per ore, ma alla fine si riconducono ad una sola parola: cambiamenti. Nel mercato globale, nella concorrenza,nei consumi, nel mondo del lavoro, nella burocrazia, nella tassazione, ecc.ecc.

    In quanto ai tempi non finiti, mi piacerebbe sapere dove sono tutte le PMI che, in questi tempi, si stanno facendo i soldi sulle spalle degli operai. Mi auguro ne abbia esperienza diretta...io, nel mio lavoro, non ne vedo, anzi, tutt'altro.
    Lou soulei nais per tuchi

  8. #15498
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    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    È davvero il momento di trattare il Mezzogiorno d'Italia per quel che è: una macro-regione povera. E dunque, se il reddito pro-capite del Sud è pari al 56% circa di quello del Centro-Nord, ha ancora senso parlare nel mondo del lavoro di contratto collettivo nazionale? Ed è giusto che un dipendente pubblico di una provincia meridionale abbia lo stesso trattamento economico di un suo collega di Modena? La sostanziale parità delle retribuzioni pubbliche assicura al Sud una solida rendita di posizione a scapito dell'economia privata, con un divario ogni giorno più marcato, mentre la finzione del CCNL alimenta l'economia sommersa e il precariato più di quanto accada nel resto d'Italia.
    Tre proposte, dunque, non esaustive ma indicative di una mentalità. La prima proposta:ridurre le retribuzioni pubbliche nel Mezzogiorno, magari salvaguardando un livello minimo, e contestualmente utilizzare quelle risorse per due grandi impieghi: la riduzione della tassazione sulle imprese e sul lavoro e un piano di investimenti tecnologici e infrastrutturali.
    AH! AH! AH! AH! AH! AH!
    2 possibilità, non mutuamente esclusive:
    - questo viene da Marte
    - da ora in poi dorma preoccupato...
    Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
    27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.

  9. #15499
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da and1966 Visualizza Messaggio
    Caro Lou Vall, ma secondo te la grande crisi della PMI italiana è solo frutto del fatto che non si faccia "massa critica"
    Lasciando per un attimo da parte il contesto in cui operano (mi rendo conto che è ragionare per assurdo...) questo è sicuramente un fattore importante.
    Ed è figlio di quello che dicevi nel post precedente, ovvero del fatto che c'è un sacco di gente che continua a vivacchiare campando magari su "rendite" acquisite.
    Sfortunatamente fare impresa vorrebbe dire altro...

    Citazione Originariamente Scritto da and1966 Visualizza Messaggio
    Ps edit: il punto base del tuo discorso è a mio avviso l' aggettivo scritto in maiuscolo ....
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  10. #15500
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Lou_Vall Visualizza Messaggio
    In quanto ai tempi non finiti, mi piacerebbe sapere dove sono tutte le PMI che, in questi tempi, si stanno facendo i soldi sulle spalle degli operai. Mi auguro ne abbia esperienza diretta...io, nel mio lavoro, non ne vedo, anzi, tutt'altro.
    Il che paradossalmente è pure peggio. Ci fosse il "capo" della PMI che guadagna un sacco di soldi almeno si potrebbe dire che c'è un "bastardo" che approfitta del sistema.
    Se non guadagna manco lui vuol proprio dire che l'intero sistema è fallimentare (o forse dovrei dire fallito?).
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