Pagina 1606 di 3057 PrimaPrima ... 60611061506155615961604160516061607160816161656170621062606 ... UltimaUltima
Risultati da 16,051 a 16,060 di 30569
  1. #16051
    Vento forte L'avatar di Fabio68
    Data Registrazione
    15/08/03
    Località
    Roma
    Messaggi
    3,029
    Menzionato
    18 Post(s)

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    I problemi delle politiche di austerity 2010/14 sono stati due:a)sono state politiche pro-cicliche(e quindi doppiamente pesanti),perché sono coincise con la parte centrale e finale della Grande depressione post-2008;b)il risanamento è stato condotto con cura da cavallo e con obiettivi temporali troppo ristretti.
    Ma ancor più di questo,va detto che l'impatto è stato maggiore perché queste politiche severe(non applicate dagli Stati membri con la stessa durezza:spagnoli e portoghesi hanno fatto riforme più severe degli italiani,mentre i francesi hanno fatto ben poco,in sostanza)sono seguite al lassismo del decennio scorso,che è stato veramente un decennio perduto in tutt'Europa,Germania esclusa
    Domenico, non capisco dove tu voglia arrivare

    il governatore della banca centrale inglese sta criticando velatamente la mentalità di Weidmann & co. nel risolvere la deflazione che noi europei continentali stiamo attraversando

    non sta dicendo quale fosse la causa di questa situazione di crisi, ma solo che un rigore eccessivo non sta portando assolutamente a niente



    che la Grecia abbia agito nei decenni (non 1 solo, ma più) precedenti in maniera scriteriata è sotto gli occhi di tutti (pensioni alle zitelle...........)
    ma se avessimo agito prima probabilmente non avremmo dovuto spendere così tanti soldi

    mi sembra come se fossimo in una barca a cui manca il tappo in fondo, se te ne accorgi subito cerchi di tappezzare al meglio con oggetti di fortuna, se te ne accorgi dopo aver imbarcato acqua (perchè ti sei messo a litigare con gli altri rematori) la situazione è molto più difficile perchè la barca non la governi più oltre a tentare di buttare fuori l'acqua imbarcata
    you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
    il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen

  2. #16052
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Fabio68 Visualizza Messaggio
    Domenico, non capisco dove tu voglia arrivare

    il governatore della banca centrale inglese sta criticando velatamente la mentalità di Weidmann & co. nel risolvere la deflazione che noi europei continentali stiamo attraversando

    non sta dicendo quale fosse la causa di questa situazione di crisi, ma solo che un rigore eccessivo non sta portando assolutamente a niente



    che la Grecia abbia agito nei decenni (non 1 solo, ma più) precedenti in maniera scriteriata è sotto gli occhi di tutti (pensioni alle zitelle...........)
    ma se avessimo agito prima probabilmente non avremmo dovuto spendere così tanti soldi

    mi sembra come se fossimo in una barca a cui manca il tappo in fondo, se te ne accorgi subito cerchi di tappezzare al meglio con oggetti di fortuna, se te ne accorgi dopo aver imbarcato acqua (perchè ti sei messo a litigare con gli altri rematori) la situazione è molto più difficile perchè la barca non la governi più oltre a tentare di buttare fuori l'acqua imbarcata
    Guarda che stiamo dicendo la stessa cosa,a' Fa'...
    Ricordiamo cmq che il lassismo greco è stato un caso-limite(la Grecia lo è quasi sempre,perciò la rispetto ma non ci vivrei mai)ma in tutt'Europa nel decennio scorso si è fatto piccolo cabotaggio in politica economica.Prendi la Francia,in primis.

  3. #16053
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Matteo C. Visualizza Messaggio
    Ideologie o meno, resta il fatto che stiamo già vivendo (come mondo occidentale soprattutto) al di sopra di quanto la terra possa sopportare; e di terra ce n'è una, non di più. Dunque la follia di voler (e cercare di)estendere il modello euro-americano del consumismo sfrenato a 7 miliardi di persone si commenta da sola come tale. Ora, io non sono un politico né un economista né un sociologo, ma mi sembra lampante e disarmante che non si possa pensare di andare avanti a petrolio-centri commerciali-sprechi alimentari-iphone7chesostituisceliphone6. Come -e con cosa- il modello marcio attuale vada sostituito, sono il primo a non sapervelo dire. Ma il problema va posto, non si può pensare e convincersi che "tutto va bene madama la marchesa".
    Sicuramente.

  4. #16054
    Vento forte L'avatar di Fabio68
    Data Registrazione
    15/08/03
    Località
    Roma
    Messaggi
    3,029
    Menzionato
    18 Post(s)

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    Guarda che stiamo dicendo la stessa cosa,a' Fa'...
    Ricordiamo cmq che il lassismo greco è stato un caso-limite(la Grecia lo è quasi sempre,perciò la rispetto ma non ci vivrei mai)ma in tutt'Europa nel decennio scorso si è fatto piccolo cabotaggio in politica economica.Prendi la Francia,in primis.
    Domenico, ho solo risposto ad una tua questione iniziale sul link che avevo postato
    non sto dicendo che il tuo ragionamento faccia acqua

    le colpe dei paesi noti ci sono tutte (da criminali), ma ondivagare con queste incertezze è diabolico
    you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
    il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen

  5. #16055
    Uragano L'avatar di Friedrich 91
    Data Registrazione
    04/07/07
    Località
    Seefeld 1180 m (Tirol)/Ferrara (FE)
    Età
    33
    Messaggi
    37,156
    Menzionato
    42 Post(s)

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    I problemi delle politiche di austerity 2010/14 sono stati due:a)sono state politiche pro-cicliche(e quindi doppiamente pesanti),perché sono coincise con la parte centrale e finale della Grande depressione post-2008;b)il risanamento è stato condotto con cura da cavallo e con obiettivi temporali troppo ristretti.
    Ma ancor più di questo,va detto che l'impatto è stato maggiore perché queste politiche severe(non applicate dagli Stati membri con la stessa durezza:spagnoli e portoghesi hanno fatto riforme più severe degli italiani,mentre i francesi hanno fatto ben poco,in sostanza)sono seguite al lassismo del decennio scorso,che è stato veramente un decennio perduto in tutt'Europa,Germania esclusa
    Il problema di queste politiche è che:
    1 sono state fatte SOLO e soltanto da chi le faceva già ossia i settori produttivi principali dei vari Paesi, che sono stati costretti a sorbirsi una pioggia di tasse (vedi Italia e Francia ma anche in Grecia ne hanno messe parecchie) mentre non hanno minimamente coinvolto il settore pubblico. Semplicemente il trasferimento di risorse che avveniva già negli anni '70-'80 dal settore produttivo a quello pubblico e bancario si è reso manifesto: all'epoca avveniva con inflazione e quindi era più nascosto e sottile, adesso invece avviene prevalentemente tramite tassazione e finanziamenti indiretti agli Stati.

    Ecco il perché ho scritto e confermo che mettere dei paletti come il 3% ha ben poco senso. Avrebbe avuto più senso, se veramente si voleva imporre un ridimensionamento delle macchine pubbliche mastodontiche bisognava imporre se mai una regola per cui ogni volta che si riduce il deficit lo si può fare solo con riduzioni della spesa, oppure mettere un limite alla spesa pubblica totale e alla tassazione totale (es. 40% del PIL).

    Il numerino del 3% può essere raggiunto sia tagliando il sistema pubblico e tutta la sua rete di clientelismi sia strozzando il sistema produttivo lentamente, ovvio che le Pubbliche Amministrazioni dovendo scegliere preferiscono la seconda...nessun tacchino voterebbe per moltiplicare il Natale.

    2 come ho già scritto con Massimo in realtà tutte queste chiacchiere sull'austerità sono più fumo che arrosto. A dire il vero se si osservano anche solo i dati su quella famosa soglia di deficit/PIL del 3% si nota che quasi nessuno li ha rispettati ultimamente. Alla faccia dell'austerity questi sono i dati relativi al Deficit/PIL in Eurozona: Dati macroeconomici dei Paesi dell'UEM - Wikipedia
    Dal 2008 al 2011 (e negli ultimi anni è sostanzialmente uguale) quasi nessuno ha rispettato tale soglia. Perché d'altra parte non ha alcuna convenienza farlo. La BCE infatti tramite l'accettazione come collaterali in primo luogo dei titoli di Stato sovrani abbassa artificialmente i tassi di interesse dando agli Stati un incentivo a rinviare nel tempo le riforme necessarie esternalizzando il costo del loro deficit su tutta l'Eurozona (in termini di aumento dell'offerta di moneta).

    I vari keynesiani che oggi gridano ai quattro venti basta austerità non vogliono che gli Stati taglino le tasse e effettuino successivamente, in una seconda fase, tagli di spesa ( vedi: ricetta Tagliavini ). Vogliono che gli Stati riprendano a buttare fuori i soldi dalla finestra monetizzando i deficit (direttamente o meno poco cambia).
    «L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)

  6. #16056
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Fabio68 Visualizza Messaggio
    Domenico, ho solo risposto ad una tua questione iniziale sul link che avevo postato
    non sto dicendo che il tuo ragionamento faccia acqua

    le colpe dei paesi noti ci sono tutte (da criminali), ma ondivagare con queste incertezze è diabolico
    Consideriamo sempre quel che ha fatto la Francia:nel 2003 sforò il tetto del 3% ma,diversamente dalla Germania,non utilizzò il margine per fare riforme strutturali ma per sostenere un'elevata spesa pubblica.
    Le conseguenze si sono viste:10 anni dopo era in deficit di competitività e con conti in disordine.

  7. #16057
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Stau Visualizza Messaggio
    Il problema di queste politiche è che:
    1 sono state fatte SOLO e soltanto da chi le faceva già ossia i settori produttivi principali dei vari Paesi, che sono stati costretti a sorbirsi una pioggia di tasse (vedi Italia e Francia ma anche in Grecia ne hanno messe parecchie) mentre non hanno minimamente coinvolto il settore pubblico. Semplicemente il trasferimento di risorse che avveniva già negli anni '70-'80 dal settore produttivo a quello pubblico e bancario si è reso manifesto: all'epoca avveniva con inflazione e quindi era più nascosto e sottile, adesso invece avviene prevalentemente tramite tassazione e finanziamenti indiretti agli Stati.

    Ecco il perché ho scritto e confermo che mettere dei paletti come il 3% ha ben poco senso. Avrebbe avuto più senso, se veramente si voleva imporre un ridimensionamento delle macchine pubbliche mastodontiche bisognava imporre se mai una regola per cui ogni volta che si riduce il deficit lo si può fare solo con riduzioni della spesa, oppure mettere un limite alla spesa pubblica totale e alla tassazione totale (es. 40% del PIL).

    Il numerino del 3% può essere raggiunto sia tagliando il sistema pubblico e tutta la sua rete di clientelismi sia strozzando il sistema produttivo lentamente, ovvio che le Pubbliche Amministrazioni dovendo scegliere preferiscono la seconda...nessun tacchino voterebbe per moltiplicare il Natale.

    2 come ho già scritto con Massimo in realtà tutte queste chiacchiere sull'austerità sono più fumo che arrosto. A dire il vero se si osservano anche solo i dati su quella famosa soglia di deficit/PIL del 3% si nota che quasi nessuno li ha rispettati ultimamente. Alla faccia dell'austerity questi sono i dati relativi al Deficit/PIL in Eurozona: Dati macroeconomici dei Paesi dell'UEM - Wikipedia
    Dal 2008 al 2011 (e negli ultimi anni è sostanzialmente uguale) quasi nessuno ha rispettato tale soglia. Perché d'altra parte non ha alcuna convenienza farlo. La BCE infatti tramite l'accettazione come collaterali in primo luogo dei titoli di Stato sovrani abbassa artificialmente i tassi di interesse dando agli Stati un incentivo a rinviare nel tempo le riforme necessarie esternalizzando il costo del loro deficit su tutta l'Eurozona (in termini di aumento dell'offerta di moneta).

    I vari keynesiani che oggi gridano ai quattro venti basta austerità non vogliono che gli Stati taglino le tasse e effettuino successivamente, in una seconda fase, tagli di spesa ( vedi: ricetta Tagliavini ). Vogliono che gli Stati riprendano a buttare fuori i soldi dalla finestra monetizzando i deficit (direttamente o meno poco cambia).
    La ricetta Tagliavini interessa e piace anche a me,sebbene nel caso dell'Italia la questione sia più ardua perché siamo molto infognati e godiamo di scarsa reputazione anche a livello di rating.Per cui,se annunciassimo uno sforamento"hard",il problema non sarebbe certamente la procedura d'infrazione(figurati)ma il rischio di una fuga dagli asset italiani(magari non al livello del 2011 ma quasi).

  8. #16058
    Uragano L'avatar di FunMBnel
    Data Registrazione
    26/09/03
    Località
    Disperso in una cava
    Età
    56
    Messaggi
    18,520
    Menzionato
    156 Post(s)

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    La ricetta Tagliavini interessa e piace anche a me,sebbene nel caso dell'Italia la questione sia più ardua perché siamo molto infognati e godiamo di scarsa reputazione anche a livello di rating.Per cui,se annunciassimo uno sforamento"hard",il problema non sarebbe certamente la procedura d'infrazione(figurati)ma il rischio di una fuga dagli asset italiani(magari non al livello del 2011 ma quasi).
    Comunque non è che ci siano molte alternative a tendere: o per amore o per forza ci si arriverà.
    Se ci si arriverà per forza facciamo un botto che lo sentono nell'Idra...
    Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
    27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.

  9. #16059
    Uragano
    Data Registrazione
    12/06/02
    Località
    Tbilisi, Georgia
    Messaggi
    16,621
    Menzionato
    38 Post(s)

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?



  10. #16060
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    Comunque non è che ci siano molte alternative a tendere: o per amore o per forza ci si arriverà.
    Se ci si arriverà per forza facciamo un botto che lo sentono nell'Idra...
    Eh,lo so

Segnalibri

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •