
Originariamente Scritto da
Josh
In tempi non sospetti(estate/autunno 2012)Seminerio parlò di "cura letale"a proposito dell'austerity pesante imposta dall'UE a guida tedesca,scrivendo nel suo libro dure critiche nei confronti di un approccio basato sul risanamento dei conti pubblici troppo "hard",perché volendo risolvere il lassismo del decennio precedente imponendo al rientro un ritmo troppo veloce,attraverso politiche pro-cicliche.
Il caustico Seminerio(che ha uno stile molto alla Massimo)non è mai stato un fautore del ritorno allo stampa-e-spendi bagnaista o del break-up dell'euro predicato dai neokeynesiani e sovranisti vari(anche liberisti,come il ns.Stau)ma non ha mai nascosto che il rigore"hard" e concentrato in pochi tempi avrebbe portato guai e divisioni.E così ha fatto anche Turani.
In parole chiare: è stata scelta la medicina sbagliata. In parole ancora più chiare: ci hanno chiesto grossi sacrifici, che rischiano di non servire a nulla. L’economia italiana rischia il collasso e attingere a piene mani dalle tasche dei cittadini non è certo la soluzione per uscire dalla crisi. L’ennesima stagione del “rigore”, inaugurata dal governo Monti sotto la pressione di un’Europa dietro la quale vi sono le ansie e le reticenze della Germania, non è altro che una formula rimasticata, che già in passato si è rivelata inefficace. Oggi rischia di essere una ricetta sicura per il disastro. Quello di cui l’Italia ha disperatamente bisogno sono imprese libere dalla rete della burocrazia e della corruzione; un sistema di tassazione che premi chi produce e non chi gestisce una rendita; una visione politica coraggiosa, che non si accontenti di traghettarci verso la successiva tornata elettorale, ma sappia mettere in campo riforme autentiche, in grado di liberare il nostro sistema produttivo dai parassitismi che lo infestano.
Scrive l’autore: “Ora che politici e demagoghi – che molto spesso coincidono – hanno scoperto l’arte di giocare con i numeri e non solo con le parole, aspettatevi una lunga serie di fraintendimenti, manipolazioni dei dati e letture deformanti”. Arduo e ingiusto sintetizzare ulteriormente un’opera già densa e veloce, occorre limitarsi a segnalare alcuni punti, a partire dal titolo. La cura letale implica che ci sia un malato e ci sia una cura radicalmente inadeguata. Il malato è l’Europa, anzi i singoli paesi dell’Eurozona, Germania inclusa.La medicina – in greco fàrmakos significa anche “veleno”, ironia della sorte – il dogma dell’austerità, accompagnato dal suo peggior e falso corollario della “stretta fiscale espansiva” o, più semplicemente del “rigore che fa crescere”. Si parla di dogma perché i paesi che non seguono l’ortodossia dell’austerità – dettata in particolare dalla Germania – vengono considerati moralmente colpevoli, al punto che il famigerato spread assurge a tasso di immoralità – e non a semplice quotazione, o “scommessa”, del mercato riguardo il debito pubblico di un paese rispetto ad un altro – e chi viola il dogma deve essere punito. Come per un’eresia, l’infedele deve essere punito in maniera violenta, a costo della sua stessa vita, ma ad ogni modo, per il suo “bene”.Questo sta succedendo in Grecia e Portogallo, questo succederà a breve scadenza in Spagna e Italia. Questa cura non solo aggrava la malattia, ma la rende pericolosamente contagiosa e alla fine neanche la Germania si salverà, perché nessun mercato, se non quello in disgregazione dell’Eurozona, può assorbire la sua eccezionale capacità e necessità di esportazione. All’epidemia si aggiunge l’endemia: l’Italia spende meno di altri paesi europei per giustizia, scuola, università e sanità, ma spende male. La pesante legislazione e la lentezza dei procedimenti giudiziari lasciano amplissimi spazi di manovra per la burocrazia, sviluppando così la corruzione che si trasforma così in un’enorme tassa da 60-70 miliardi di euro l’anno.Seminerio pone inoltre l’attenzione sul fatto che le riforme strutturali non si fanno mai in tempo di recessione, ma in tempo di espansione economica. Proprio come il biblico Giuseppe che risparmia quando c’è l’abbondanza perché, se non hai nulla, nulla puoi risparmiare. La crisi per Seminerio è sistemica. Non ci sono paesi buoni e paesi cattivi, né primi della classe e somari: tutti sono sulla stessa barca, tutti si apprestano a ballare la dance macabre con la Morte come nel finale del Settimo sigillo di Bergman. È una crisi bancaria, fiscale e monetaria e solo affrontando insieme le teste di questo Cerbero sarà possibile salvare la baracca. L’unica maniera per farlo è dare una svolta politica all’unione monetaria che, da sola, non rafforza il sistema, ma consolida la crisi.Solo andando verso un’unità federale vera e democratica dell’Unione Europea, o almeno dei paesi che hanno rinunciato alla divisa nazionale in favore dell’euro, potremo evitare il tracollo. Tuttavia, nazionalismi e particolarismi sono ancora troppo forti per poter verosimilmente sperare nella soluzione più logica per evitare la rovina più totale.
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