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  1. #18251
    Josh
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  2. #18252
    Uragano L'avatar di FunMBnel
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  3. #18253
    Uragano
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Strano, con i tagli lineari...


  4. #18254
    Uragano L'avatar di FunMBnel
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Dunque vediamo di fare un breve riassunto delle recenti puntate della telenovela.
    Nell'anno in cui il petrolio crolla a livelli che non si vedevano da eoni e in cui la BCE inonda il mercato con tonnellate di liquidità i nostri prodi condottieri rilanciano l'economia del Paese ottenendo una straordinaria crescita tra lo 0.6 e lo 0.7% facendo deficit per rimandare all'anno prossimo le clausole di salvaguardia.
    Non contenti e pretendendo di avere dall'Europa il permesso di fare ulteriore deficit prevedono per l'anno prossimo una crescita del PIL dell'1.6% alla vigilia di un rallentamento globale, anzi a rallentamento globale praticamente già in corso.
    Rallentamento globale che l'OCSE già sintetizza abbassando le nostre stime di crescita all'1%.
    In soldoni: già questo 0.6% in meno sono 10 miliardi; le clausole di salvaguardia son più di 20; quindi con un complicatissimo calcolo si può concludere che per l'anno prossimo bisogna trovare più di 30 miliardi. Chissà se la geniale soluzione dei democristiani 2.0 sarà di fare deficit al 5%. Oppure nel solco della più recente tradizione altri tagli lineari per più di 30 miliardi.
    Ma non stiamo facendo una copia carbone del periodo 2001-2005 no no... (allora a suon di aumenti di spesa corrente, oggi invece pure nella forma di mancette più o meno elettorali ora a questo ora all'altro...).
    In ogni caso un consiglio a chi vuole investire: o quelle belle startup che lavorano sui nuovi metodi di diagnostica/cura dei tumori oppure, come già detto, nel titanio...
    Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
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  5. #18255
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    Dunque vediamo di fare un breve riassunto delle recenti puntate della telenovela.
    Nell'anno in cui il petrolio crolla a livelli che non si vedevano da eoni e in cui la BCE inonda il mercato con tonnellate di liquidità i nostri prodi condottieri rilanciano l'economia del Paese ottenendo una straordinaria crescita tra lo 0.6 e lo 0.7% facendo deficit per rimandare all'anno prossimo le clausole di salvaguardia.
    Non contenti e pretendendo di avere dall'Europa il permesso di fare ulteriore deficit prevedono per l'anno prossimo una crescita del PIL dell'1.6% alla vigilia di un rallentamento globale, anzi a rallentamento globale praticamente già in corso.
    Rallentamento globale che l'OCSE già sintetizza abbassando le nostre stime di crescita all'1%.
    In soldoni: già questo 0.6% in meno sono 10 miliardi; le clausole di salvaguardia son più di 20; quindi con un complicatissimo calcolo si può concludere che per l'anno prossimo bisogna trovare più di 30 miliardi. Chissà se la geniale soluzione dei democristiani 2.0 sarà di fare deficit al 5%. Oppure nel solco della più recente tradizione altri tagli lineari per più di 30 miliardi.
    Ma non stiamo facendo una copia carbone del periodo 2001-2005 no no... (allora a suon di aumenti di spesa corrente, oggi invece pure nella forma di mancette più o meno elettorali ora a questo ora all'altro...).
    In ogni caso un consiglio a chi vuole investire: o quelle belle startup che lavorano sui nuovi metodi di diagnostica/cura dei tumori oppure, come già detto, nel titanio...
    Amen.
    Giovanni Tesauro
    Responsabile Rete Stazioni Meteorologiche MeteoNetwork-Meteo.it


    Dati in diretta da Capiago Intimiano (CO, 375 m s.l.m.) http://www.dropedia.it/stazioni/intimiano_sud/index.htm

  6. #18256
    Uragano L'avatar di FunMBnel
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Incredibile!

    Studio Bankitalia: il lavoro riparte per gli incentivi e non per il Jobs Act - Repubblica.it

    <<Le riforme del mercato del lavoro attuate dal governo hanno contribuito a far crescere il numero di assunzioni a tempo indeterminato, ma gli effetti positivi sono principalmente legati agli incentivi fiscali piuttosto che al "Jobs Act". >>

    Dai! Non lo avrei mai detto! E dire che ero fermamente convinto che il problema fosse l'art. 18.
    Eh ma si sa... Bisognava eliminare le sperequazioni tra dipendenti... (a proposito... Parliamo un attimo del "Jobs Act" nel pubblico...)
    Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
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  7. #18257
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    Dunque vediamo di fare un breve riassunto delle recenti puntate della telenovela.
    Nell'anno in cui il petrolio crolla a livelli che non si vedevano da eoni e in cui la BCE inonda il mercato con tonnellate di liquidità i nostri prodi condottieri rilanciano l'economia del Paese ottenendo una straordinaria crescita tra lo 0.6 e lo 0.7% facendo deficit per rimandare all'anno prossimo le clausole di salvaguardia.
    Non contenti e pretendendo di avere dall'Europa il permesso di fare ulteriore deficit prevedono per l'anno prossimo una crescita del PIL dell'1.6% alla vigilia di un rallentamento globale, anzi a rallentamento globale praticamente già in corso.
    Rallentamento globale che l'OCSE già sintetizza abbassando le nostre stime di crescita all'1%.
    In soldoni: già questo 0.6% in meno sono 10 miliardi; le clausole di salvaguardia son più di 20; quindi con un complicatissimo calcolo si può concludere che per l'anno prossimo bisogna trovare più di 30 miliardi. Chissà se la geniale soluzione dei democristiani 2.0 sarà di fare deficit al 5%. Oppure nel solco della più recente tradizione altri tagli lineari per più di 30 miliardi.
    Ma non stiamo facendo una copia carbone del periodo 2001-2005 no no... (allora a suon di aumenti di spesa corrente, oggi invece pure nella forma di mancette più o meno elettorali ora a questo ora all'altro...).
    In ogni caso un consiglio a chi vuole investire: o quelle belle startup che lavorano sui nuovi metodi di diagnostica/cura dei tumori oppure, come già detto, nel titanio...
    Intanto io mi sto beando nel sentire su Radio Norba uno come Borghi,che si definisce liberale ed al contempo propone la reintroduzione della scala mobile.
    Ma un Macri in Italia non si può votarlo?

  8. #18258
    Josh
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    Incredibile!

    Studio Bankitalia: il lavoro riparte per gli incentivi e non per il Jobs Act - Repubblica.it

    <<Le riforme del mercato del lavoro attuate dal governo hanno contribuito a far crescere il numero di assunzioni a tempo indeterminato, ma gli effetti positivi sono principalmente legati agli incentivi fiscali piuttosto che al "Jobs Act". >>

    Dai! Non lo avrei mai detto! E dire che ero fermamente convinto che il problema fosse l'art. 18.
    Eh ma si sa... Bisognava eliminare le sperequazioni tra dipendenti... (a proposito... Parliamo un attimo del "Jobs Act" nel pubblico...)
    Quando Rampini disse cose simili alle tue,gli diedero del comunista.

  9. #18259
    Vento forte L'avatar di nevearoma
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    Dunque vediamo di fare un breve riassunto delle recenti puntate della telenovela.
    Nell'anno in cui il petrolio crolla a livelli che non si vedevano da eoni e in cui la BCE inonda il mercato con tonnellate di liquidità i nostri prodi condottieri rilanciano l'economia del Paese ottenendo una straordinaria crescita tra lo 0.6 e lo 0.7% facendo deficit per rimandare all'anno prossimo le clausole di salvaguardia.
    Non contenti e pretendendo di avere dall'Europa il permesso di fare ulteriore deficit prevedono per l'anno prossimo una crescita del PIL dell'1.6% alla vigilia di un rallentamento globale, anzi a rallentamento globale praticamente già in corso.
    Rallentamento globale che l'OCSE già sintetizza abbassando le nostre stime di crescita all'1%.
    In soldoni: già questo 0.6% in meno sono 10 miliardi; le clausole di salvaguardia son più di 20; quindi con un complicatissimo calcolo si può concludere che per l'anno prossimo bisogna trovare più di 30 miliardi. Chissà se la geniale soluzione dei democristiani 2.0 sarà di fare deficit al 5%. Oppure nel solco della più recente tradizione altri tagli lineari per più di 30 miliardi.
    Ma non stiamo facendo una copia carbone del periodo 2001-2005 no no... (allora a suon di aumenti di spesa corrente, oggi invece pure nella forma di mancette più o meno elettorali ora a questo ora all'altro...).
    In ogni caso un consiglio a chi vuole investire: o quelle belle startup che lavorano sui nuovi metodi di diagnostica/cura dei tumori oppure, come già detto, nel titanio...
    Sì, c'è anche da dire che in questo caso l'Europa occidentale ricca, che è oggettivamente uno dei luoghi più competitivi al mondo, cresce giusto poco più dell'Italia - quasi nessuno supera il 2%, o anche solo l'1.5%, il che significa anche che le finanze pubbliche non fanno che peggiorare ovunque.
    Nel frattempo paesi stabilmente debitori e spendaccioni - Uk, Usa... - crescono bene. L'Italia ha sicuramente dei conti terrificanti però se stati come i Paesi Bassi o la Danimarca non hanno ancora del tutto recuperato il PIL del 2008 forse la questione è più complessa.
    "In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."

  10. #18260
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    Dunque vediamo di fare un breve riassunto delle recenti puntate della telenovela.
    Nell'anno in cui il petrolio crolla a livelli che non si vedevano da eoni e in cui la BCE inonda il mercato con tonnellate di liquidità i nostri prodi condottieri rilanciano l'economia del Paese ottenendo una straordinaria crescita tra lo 0.6 e lo 0.7% facendo deficit per rimandare all'anno prossimo le clausole di salvaguardia.
    Non contenti e pretendendo di avere dall'Europa il permesso di fare ulteriore deficit prevedono per l'anno prossimo una crescita del PIL dell'1.6% alla vigilia di un rallentamento globale, anzi a rallentamento globale praticamente già in corso.
    Rallentamento globale che l'OCSE già sintetizza abbassando le nostre stime di crescita all'1%.
    In soldoni: già questo 0.6% in meno sono 10 miliardi; le clausole di salvaguardia son più di 20; quindi con un complicatissimo calcolo si può concludere che per l'anno prossimo bisogna trovare più di 30 miliardi. Chissà se la geniale soluzione dei democristiani 2.0 sarà di fare deficit al 5%. Oppure nel solco della più recente tradizione altri tagli lineari per più di 30 miliardi.
    Ma non stiamo facendo una copia carbone del periodo 2001-2005 no no... (allora a suon di aumenti di spesa corrente, oggi invece pure nella forma di mancette più o meno elettorali ora a questo ora all'altro...).
    In ogni caso un consiglio a chi vuole investire: o quelle belle startup che lavorano sui nuovi metodi di diagnostica/cura dei tumori oppure, come già detto, nel titanio...
    tipico discorso da insidioso volatile notturno e, visto che siamo in un forum meteo, aggiungerei pure da serrista-catastrofista...
    Chi ha la Fede sa bene che la crescita sarà eterna che e grazie alla flessibilità anche le temperature fletteranno

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