Dura salita o "discesa" verso il default?

[FunMBnel]

Mettere dei paletti e delle regole limitatrici alla speculazione a favore della sovranità è un'idea così orrenda?

Bene. E quali sono questi paletti? Tocca ripetere la domanda: vogliamo impedire agli stati sovrani l'accesso al mercato per finanziarsi?
La risposta può essere sì eh, per quanto mi riguarda; in fondo quel famoso trattato che dice che il debito pubblico non deve superare il 60% del PIL è esattamente un paletto in tal senso.
Ma invito oggi a pensare alle conseguenze dell'estremizzazione del concetto ...

Inoltre, l’euro, attualmente, è comunque fortissimo. Anzi: troppo forte. Talmente forte che questa supervalutazione dell’euro crea problemi alle aziende che vogliono esportare o comprare merci prodotte all’interno dell’euro non conviene a chi usa altre monete a causa del cambio sfavorevole.

Questa del "problema delle esportazioni" per colpa dell'Euro forte è una di quelle storie che son più dure da uccidere di Steven Seagal ...
Vogliamo vederli questi "problemi di esportazioni"? Prendiamo un caso a caso, quello dell'Italia , che vive di trasformazione.

Cominciamo a guardare il bilancio del commercio estero intra-UE (son dati annuali ovviamente)
1999 5,351
2000 2,51
2001 3,366
2002 -256
2003 -1,473
2004 -1,629
2005 -186
2006 210
2007 6,721
2008 8,427
2009 -2,804
2010 -7,914
2011 -3,044

Abbiamo un bell'andamento oscillatorio con massimi nel 2007-08 e minimi nel 2009-10, perchè da noi la crisi è stata solo psicologica ovviamente.
La posizione dei massimi ci dice che l'Euro non ci ha cambiato la vita in peggio dentro i confini; quella dei minimi invece è da vedere se è estremizzata dalla crisi (e visti i dati del primo trimestre 2012, quasi buoni , appena pubblicati dall'Istat potrebbe anche essere) o se è un precursore di quello che ci attende a causa della progressiva (inesorabile?) perdita di competitività del sistema Paese.

Passiamo ora all'extra-UE.
2000 -604
2001 5,867
2002 8,094
2003 3,076
2004 408
2005 -9,183
2006 -20,662
2007 -15,317
2008 -21,461
2009 -3,072
2010 -22,068
2011 -21,586

(tutti questi numerelli si possono scaricare dal DB pubblico delle statistiche di Eurostat alla voce "Foreign trade - Long term indicators")

Qui si vede invece un progressivo peggioramento (salvo il 2009).
Nei primi anni l'Euro era più debole, poi è andato ad aumentare raggiungendo i massimi contro USD e poi è nuovamente sceso.
La discesa degli ultimi anni non ha compensato gran che, ma in fondo uno potrebbe anche pensare che la forza della valuta sia un fattore.
Io però, visto che stiamo parlando di Italia (e tutto sommato non è che noi siamo tanto diversi da altri nell'UE), propongo un'altra chiave di lettura.
Proviamo a graficare i dati di cui sopra cambiando il segno.
E confrontiamo il grafico che ne esce con questo.

http://www.petrolioinborsa.com/wp-co...o-petrolio.jpg

Secondo me se qualche statistico vero vuol provare a tirar giù una correlazione salterebbe fuori qualcosa di veramente interessante.

Per farla breve: per un Paese come il nostro, ma vale per la gran parte di poveri di materie prime in Europa, la svalutazione è una sciagura perchè gli svantaggi in termini di approvigionamento superano i potenziali vantaggi.

Perchè la BCE e le banche non stampano nuova moneta che permetterebbe un minimo di crescita e al contempo creerebbe le condizioni per una impennata nelle esportazioni?

Questa è facile: perchè la BCE non può per statuto; ergo prima bisognerebbe modificarlo.

[FunMBnel]

Ma il problema è davvero rappresentato dalle esportazioni?

Spero di averti risposto.

[NoSync]

Perchè al momento l'export è l'ultimissimo problema dell'Europa, per esempio.

[zione]

Mettere dei paletti e delle regole limitatrici alla speculazione a favore della sovranità è un'idea così orrenda?

In linea di principo direi di no (anche se "speculazione" e' un concetto, in specialm modo di questi ultimi tempi, forse un po' troppo abusato: ma questo e' altro discorso...): pero', oltre alla domanda gia' fatta dal Bax, vorrei capire nell'operazione di cui si discute quale sia stata sta "orrenda speculazione" ai danni della Grecia !

Cioe', se un titolo (in questo caso Titolo di debito della Grecia) mi scende sotto la pari (ovvero 100, ovvero prezzo di rimborso a scadenza - ripeto: prezzo di rimborso a scadenza, perche' di norma i debiti contratti andrebbero pagati....) e io lo compro (come hanno fatto tali fondi, da quello che ho capito), dove sarebbe la satanica, immorale e quant'altro mossa che avrei fatto ?

Se poi il debitore (in questo caso emittente Grecia) mi sta andando a "gambe per aria" allora e' ancora e piu' colpa mia se ne chiedo comunque la restituzione dei debiti che ha contratto con me (ovvero, acquirente della obbligazione da lei emessa) ?

Ribadisco: SE l'oggetto del contendere e' l'eventuale possibilita' o meno di rimborsare un titolo emesso (da uno stato Sovrano) allora parliamone subito, perche' in tal caso potremmo anche "estendere" tale genialata a tutte le categorie di debiti contratti (e cosi' poi subito mando una email al mio collega dell'ufficio Crediti avvertendolo che non paghero' piu' la mia rata del mutuo, e se prova anche solo a dire qualche cosa lo portero' in tribunale con l'infamante accusa di essere uno sciacallo !)

[zione]

Penso che il termine "sciacalli" sia lecito(Nel linguaggio comune, il termine "sciacallo" viene spesso usato in senso denigratorio per riferirsi a persone, soprattutto per indicare chi trae in qualche modo giovamento dalle difficoltà altrui.),fanno esattamente quello,puntano un paese,li comprano il debito poi........trovo orribile questo tipo di business

Mi auguro allora che tu non abbia acquistato a novembre dello scorso anno qualche ns. BTP ch quotava intorno a 80 o anche sotto (a ben vedere livelli non molto superiori dei titoli greci di qualche tempo fa, e acquistati appunto da tale HF), altrimenti rientreresti di diritto in tali "categorie" !

Ora che ci penso pero', mannaggia, dovro' fare un certo discorso con mio fratello (sto sciacallo....)

Avanti cosi'....

[FunMBnel]

Mi auguro allora che tu non abbia acquistato a novembre dello scorso anno qualche ns. BTP ch quotava intorno a 80 o anche sotto (a ben vedere livelli non molto superiori dei titoli greci di qualche tempo fa, e acquistati appunto da tale HF), altrimenti rientreresti di diritto in tali "categorie" !

L'unica cosa che mi dispiace è che ho avuto in mano gli strumenti per sciacallare solo a fine gennaio perdendomi sia il minimo di metà novembre che quello secondario proprio a inizio anno ...
E adesso tocca star incastrati ...

Intanto si legge 426, 475, 139. A quelli a cui ieri era venuta l'idea di sciacallare sui minimi oggi poteva portar a casa anche un 1.5% su certi titoli (leggi l'1ST40 per esempio...). L'ho sempre detto che il problema è avere il primo milione.

[zione]

L'unica cosa che mi dispiace è che ho avuto in mano gli strumenti per sciacallare solo a fine gennaio perdendomi sia il minimo di metà novembre che quello secondario proprio a inizio anno ...
E adesso tocca star incastrati ...

Vabbe', dai: almeno cosi' non rischierai il girone degli sciacalloni !


\as\

[Ilio]

L’andamento degli spread nel periodo settembre-ottobre 2011, che ha portato all’esplosione di novembre 2011 e alla crisi del governo B., è assolutamente sovrapponibile, per arco temporale, punti base e inclinazione, all’andamento di metà marzo-metà maggio 2012 (da 290-291 punti base a 439-442)
spread.JPG
I rendimenti lordi dei BTP a 10 anni assegnati in asta confermano la tendenza:
-a settembre e ottobre 2011 i BTP a 10 anni registravano un rendimento lordo rispettivamente del 5,22% e 5,86%;
-nelle aste di marzo e aprile 2012 i rendimenti si sono attestati rispettivamente al 5,50% e 5,84%.
Una riduzione degli spread si era verificata tra metà dicembre 2011 e metà marzo 2012 grazie all’intervento della BCE, che ha fornito liquidità al sistema bancario europeo per più di 1.000 miliardi di euro a un tasso di interesse dell’1%.
Se la storia si ripete è possibile prevedere, con le dovute cautele, una nuova esplosione degli spread nell’arco di due settimane.
Il problema è sempre la Grecia, l’incapacità dell’Europa di prendere decisioni e il ruolo inadeguato della BCE.

[zione]

Una riduzione degli spread si era verificata tra metà dicembre 2011 e metà marzo 2012 grazie all’intervento della BCE, che ha fornito liquidità al sistema bancario europeo per più di 1.000 miliardi di euro a un tasso di interesse dell’1%.

A dire il vero una prima, corposa e veloce riduzione si e' avuta gia' a fine novembre/inizio dicembre, ovvero prima delle aste della BCE: e' indubbio, comunque, che la liquidita' delle BCE abbia dato una grossa mano al ns. sistema, piu' forse a fine febbraio (quando le banche si sono riempite di ns titoli di Stato) che a dicembre !

[Folly]

Vabbe', dai: almeno cosi' non rischierai il girone degli sciacalloni !


\as\

Scusate ma non capisco l'ironia in questo caso.
Il problema degli HF, per come esposto in quell'articolo e quindi in quel caso specifico, io la vedo così: quale differenza esiste tra un usuraio e una HF Co. che, comprando legittimamente un debito e quindi, di fatto, prestando soldi all'emittente, è addirittura protetta dalla legge nel momento in cui reclama ben il 66% di interessi?
Perchè è (sempre imho) evidente che il meccanismo è imperfetto e lasciato in balia dello squalo di turno: in un mercato "libero" ideale, un prestito obbligazionario arrivato a simili livelli di prezzo dovrebbe equivalere a default pressochè certo dell'emittente.
Invece ci ritroviamo di fronte all'assurdo (e su questo ho pochi dubbi, assurdo è...) di assistere a creditori che addirittura riescono a guadagnare se non sul default, sulla sua prospettiva.

Il punto è questo: fintanto che si permette l'esistenza di creditori stra-privilegiati che hanno la facoltà di guadagnare (inteso come recupero di somme > crediti) dal default del debitore, questo è e rimarrà solo un gioco al massacro...