Si inizia già male:
SPREAD Titoli di stato Europei Vs BUND
Slovenia e Spagna già ad un passo.
Finisce che per aver voluto urlare la nostra rabbia contro un ipotetico commissariamento(leggiamola così,anche se la mia è una semplificazione degna di altri,stavolta)rischiamo di essere commissariati.
In realtà ho smesso di credere che l'Italia sia un Paese economicamente e mentalmente riformabile: qui si ama procedere di pancia,per salti che ignorano non solo la logica ma la stessa legge di gravità.Se si unisce(e lo fa in apparenza e per poco),l'Italia lo fa solo sulla spinta del risentimento(mai verso sè stessi,mai un'ombra di rimorso,di sana autocritica) e di quelle teorie complottistiche che negli USA o nei Brics o ovunque(tranne forse nell'agognata-non da me-Argentina)sono una nicchia amatoriale ma in Italy sono pane quotidiano e lievito di masse.
Dalla stessa Pancia che oggi insorge in modo sacrosanto contro l'eccesso di austerity macroeconomica seguono a cascate altri stimoli:oggi contro l'euro e l'Europa,domani(o prima o poi)contro l'unità nazionale ma sempre così,con slancio non governabile,atipico per la sua latitudine.
Un Paese anomalo ma in un modo che prima o poi potrebbe far saltare il sostantivo,a tutto vantaggio dell'aggettivo.
Articolo semi-profetico del 1996.
Leggetelo senza timori,non si parla di politica ma del modo d'essere di un popolo.E lo fa un economista delle mie parti,un uomo di quel ceto intellettuale che emigra per trovare spazio ed ascolto.Utile per capire anche cosa ha mosso la politica macroeconomica(o meglio,l'assenza della stessa) successiva agli anni della convergenza pre-euro:
Ruggiero: Paese miope, serve un colpo d' ala
Vedo che sarà un'altra giornata serena\fp\\fp\
Sestriere 8/12/14
Fede http://webgis.arpa.piemonte.it/webme...DTOT=001191902
Eh ma ragazzi, ha un senso anche tutto questo: la gente è stufa dell'austerità e vuole interventi a favore dell'economia reale e non solo dei bilanci statali. E' un po' quanto è avvenuto in Francia, la quale ha apertamente chiesto di sforare dagli obiettivi di deficit. E, se ci pensate, non è così sbagliato: è più importante il deficit in pareggio strutturale o il numero di persone a casa senza mangiare??? La gente, molta gente, non ne può più.
Se fosse possibile scegliere tra queste 2 e non ci fossero conseguenze in entrambe le scelte sarebbe facile...
Facciamo finta di metterla così: è più importante il pareggio strutturale di bilancio o è meglio fare ulteriore deficit aggravando il bilancio statale con il risultato che nessuno vien più a comprare titoli di debito e lo Stato smette di pagare non solo i fornitori, ma pure i dipendenti? In quale scenario c'è più gente a casa senza mangiare?
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Rischiamo di dire addio al pareggio e di avere anche gente che non ha di che mangiare.Le inerzie del passato(anche recente)ci stanno venendo incontro.Ci vorrebbe qualcuno che spiegasse come stanno le cose ma la gente lo ascolterebbe?
Spesso la voce più convincente è quella che ti spiega meno,perchè conforta,non ti contrasta,ti dice quello che vuoi sentire.
Guardate che sono d'accordo con voi, infatti ho scelto i "riformisti" e non altri. Però provate a mettervi nei panni di un disoccupato con famiglia da mantenere, o di un imprenditore che deve chiudere perchè avanza miliardi dal pubblico: sai cosa gliene frega a questi del "pareggio strutturale di bilancio" quando a casa non hanno nemmeno di che mangiare?
Sì,ma se ci fosse un cane che,con la semplicità diretta di Massimo,gli spiegasse che non esiste una ricetta facile e che l'addio al pareggio di bilancio non significa che domani il disoccupato lavora,male non sarebbe.
L'italiota medio è quello che è e lo sappiamo ma manco ci si è provato a far capire che la bacchetta magica non esiste,da parte di chi si contrapponeva(in teoria)a quelli che sostenevano di averla.
Hai ragione. Il problema è che questo imprenditore e questo disoccupato pagano le conseguenze di anni di, come direbbe un nobel dell'economia, fancazzismo assoluto.
Di promesse alla cazzo di cane (e poi mai realizzate).
Di politiche di rassicurazione (a parole) e di nulla fatto.
E intanto gli altri correvano, o quantomeno ci provavano.
Ho più volte criticato l'atteggiamento tedesco nell'affrontare la crisi (economica e di debito) nell'ottica dell'unione, ma i tedeschi (nazione) oggi vanno come vanno non per grazia ricevuta, ma perchè hanno ristrutturato il loro sistema negli anni in cui bisognava farlo, ovvero quelli pre-euro.
Noi partivamo da messi peggio di loro, ma nel momento in cui bisognava approfittarne per stringere la cinghia (e nemmeno troppo visto che ci siamo ritrovati, al contrario dei tedeschi, un bonus di soldi non spesi con l'avvento dell'Euro) non abbiamo fatto nulla. E anche noi stiamo raccogliendo quanto seminato, esattamente come i tedeschi...
Poi magari qualcuno pensava che fosse una battuta quando tanto tempo fa scrissi che per uscirne il tempo bisognava misurarlo in decenni...
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