La sostenibilità futura del Servizio Sanitario Nazionale potrebbe ''non essere garantita''. L'allarme è lanciato dal presidente del Consiglio Mario Monti in videoconferenza per la presentazione a Palermo del progetto del nuovo Centro per le biotecnologie e la ricerca biomedica della Fondazione Rimed. Tgcom.it
E, invece, cos'è che si potrebbe garantire ancora? Non dimentichiamoci che lo Stato è anche, e di più, debitore nei miei confronti (in termini di servizi primari e quant'altro) rispetto ai creditori (di certo da non ritenersi privilegiati) per i quali sta lavorando.
Se tocca il SSN forse l'Italia si sveglia ancora di più.
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CIAO TUB!
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Vero. E te lo dico conscio di quanto tempo a volte ci voglia a preparare lezioni, scrivere esami e verifiche, e correggerle. Pero' insomma, io riesco a fare sia il ricercatore (mia prima professione) che l'insegnante (universitario, ma sempre insegnante e'). E le lezioni le si prepara con la musica, o con il forum aperto. Proprio ora ora di lavoro non e' dai.
Ad ogni modo. Prendi un insegnante delle medie. E aggiungi pure le ore che impiega a correggere le verifiche e a fare i consigli di classe e istituto. Davvero credi che lavori piu' ore di un impiegato o di un operaio in un anno. Sarei profondamente stupido del contrario, non fosse solo per il fatto che da meta' Giugno e meta' Settembre, piu' 15 giorni a Natale e una settimana a Pasqua, di compiti da correggere ce ne sono davvero pochi (ad eccezione di quando si e' in commissione d'esame, che tutti, ovviamente vogliono evitare come la peste).
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#NousAvonsDéjàGagné
nulla da eccepire e premesso anche che entrambe le categorie sono vessate...e che l'operaio ha un ambiente di lavoro sicuramente meno salubre e sicuro e che lavora di più, c'è anche però da dire che se un insegnante volesse fare lo straordinario...non lo può fare. Tu mi potresti dire che un docente potrebbe fare i vari progetti Pon che si attivano nelle scuole...ma la tassazione è talmente alta...che ti ci passa la voglia...a meno che non hai davvero passione nell'argomento del progetto![]()
dopo essermi sorbito il pippone sugli insegnanti da parte di Monti...oltre anche alle sparate della Fornero...credi che esista qualcuno che abbia a cuore chi davvero tira la cinghia fino a fine mese o il welfare state?
Secondo me si parte proprio da un impostazione mentale a prescindere...che porta a degli sproloqui del genere da parte del Pdc e di tal ministro, non posso pensare ad altro, altrimenti devo offendere le loro intelligenze...
Si continua a non capire il senso del mio discorso (forse non mi spiego io), e sicuramente non si ha presente fino in fondo COSA sia la scuola pubblica, attualmente, in Italia. Se in una azienda gli operai dovessero portarsi da casa la carta igienica per pulirsi il sedere o la stufetta per scaldarsi salterebbero (giustamente) i sindacati. Se devono farlo gli insegnanti, che continuino a farlo, non solo, lo facciano per altre sei ore alla settimana. Ripeto: partire dal problema "scuola" dicendo che gli insegnanti sono esempio di un corporativismo che blocca l'Italia vuol dire essere il più cretino degli ingegneri, non un Presidente del Consiglio che dovrebbe risolllevare uno Stato fatto da cittadini che non hanno speranza verso il futuro.
Giovanni Tesauro
Responsabile Rete Stazioni Meteorologiche MeteoNetwork-Meteo.it
Dati in diretta da Capiago Intimiano (CO, 375 m s.l.m.) http://www.dropedia.it/stazioni/intimiano_sud/index.htm
Non mi interessa di chi sia colpa, anche perché già ora tra ticket etc.. pago abbastanza per un servizio sanitario tutelato indefettibilmente dall'Art. 32 Cost., e così per i cittadini italiani che hanno versato allo Stato e alle Regioni migliaia di miliardi di euro prelevati dagli stipendi alla fonte. Tra tasse ed assicurazioni varie, per coprire tutte le magagne che han combinato gli altri, chi ci rimette è sempre il solito cittadino comune.
Riporto qua un commento sulla situazione generale: Pensiamo a come nasce lo stato moderno: non da un assioma (come ancora oggi moltissimi interpretano la nostra carta costituzionale) ma da un contratto (sulla base di un giusnaturalismo moderno aggiungo) tra i cittadini e chi li governa. I cittadini rinunciano a parte della propria libertà, decidono di sottostare alle leggi in funzione di un bene più grande. Quando lo stato comincia ad impoverire i suoi cittadini, sperpera i denari, non esercita la giustizia, manca di equità, toglie l'assistenza sociale, si rivela d'ostacolo alle attività imprenditoriali, vale ancora questo contratto, qual è il limite?
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