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  1. #6791
    Tempesta L'avatar di Fede85
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio





    In particolare sulla questone "botteghe": io rabbrividisco all'idea (esempio a caso) che sopravviva una bottega che fa pagare il pane 1 euro al kg quando lo stesso lo trovi alla metà in un iper.
    Ma se forse per il pane una ragione la si può anche trovare, per i casalinghi è la fiera dell'assurdo.
    Un euro al Kg per il pane nelle botteghe sarebbe un prezzo ragionevole come 1,50 euro per una confezione d'acqua \as\\as\
    Nei piccoli centri non so come ma riescono a sopravvivere

  2. #6792
    Vento moderato L'avatar di Matteo C.
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    E grazie. Il pane costa meno all'iper perchè intanto nel 90% parte da una base surgelata, e quindi contenti voi a mangiarvelo per risparmiare tre lire. Poi, perchè le grandi catene hanno libertà e possibilità che i piccoli non hanno, vedi possibilità di far turni e tenere aperto ogni giorno dell'anno, avendo quindi maggior smercio. La "corsa all'iper" ha distrutto e sta distruggendo quel poco di identità storica che resta nel nostro paese, ma c'è qualcuno che non l'ha ancora capito o fa finta di non farlo, continuando ad elogiare questi mostri di cemento totalmente spersonalizzati, identici da Aosta a Ragusa, pieni di gente illusa di risparmiare e felice di tornare a casa convinta delle proprie illusioni...

  3. #6793
    Tempesta L'avatar di Fede85
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Matteo C. Visualizza Messaggio
    E grazie. Il pane costa meno all'iper perchè intanto nel 90% parte da una base surgelata, e quindi contenti voi a mangiarvelo per risparmiare tre lire. Poi, perchè le grandi catene hanno libertà e possibilità che i piccoli non hanno, vedi possibilità di far turni e tenere aperto ogni giorno dell'anno, avendo quindi maggior smercio. La "corsa all'iper" ha distrutto e sta distruggendo quel poco di identità storica che resta nel nostro paese, ma c'è qualcuno che non l'ha ancora capito o fa finta di non farlo, continuando ad elogiare questi mostri di cemento totalmente spersonalizzati, identici da Aosta a Ragusa, pieni di gente illusa di risparmiare e felice di tornare a casa convinta delle proprie illusioni...
    Non vorrei fare pubblicità ma all'Ipercoop non ho mai trovato il pane surgelato ,in compenso mi è successo di trovarlo da un panettiere poi non credo che facciano turni assurdi o meglio non lavorano più che un panificio .(ho degli amici che ci lavorano e non mi hanno mai parlato di turni)

  4. #6794
    Brezza tesa L'avatar di Fdg
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    In particolare sulla questone "botteghe": io rabbrividisco all'idea (esempio a caso) che sopravviva una bottega che fa pagare il pane 1 euro al kg quando lo stesso lo trovi alla metà in un iper.
    Ma se forse per il pane una ragione la si può anche trovare, per i casalinghi è la fiera dell'assurdo.
    Beh, se la benzina per l'iper ti costa 30 centesimi, e magari la commessa della bottega e´ bona...
    Solofilo - freddofilo e seccofilo in inverno, caldofilo e variabilofolo in primavera, caldofilo e seccofilo in estate, tiepidofilo e variabilofilo in autunno - mi piacciono 6 ore di sole dopo 1 ora di temporale, o le giornate secche ed anticicloniche invernali dopo 1 giorno di neve fitta

  5. #6795
    Vento moderato L'avatar di Matteo C.
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Il discorso è molto semplice, e faccio a Massimo un esempio banalissimo: ogni volta che vengo a Bologna, la mortadella me la compro nelle botteghe storiche di via Drapperie - via Clavature, non certo al centro commerciale. I centri commerciali sono una grande illusione del (cosiddetto) "progresso"; per fortuna grazie alla crisi (che ha anche lati positivi) la gente lo sta capendo, e sta piantandola di passare i pomeriggi del sabato al centro commerciale, tra benzina da spendere, code da fare, incavolature da prendersi e altre amenità simili.

  6. #6796
    Vento moderato L'avatar di Matteo C.
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Neve al Nw Visualizza Messaggio
    Non vorrei fare pubblicità ma all'Ipercoop non ho mai trovato il pane surgelato ,in compenso mi è successo di trovarlo da un panettiere poi non credo che facciano turni assurdi o meglio non lavorano più che un panificio .(ho degli amici che ci lavorano e non mi hanno mai parlato di turni)
    Il solo fatto che i centri commerciali possono tenere aperto la domenica è perchè hanno un'organizzazione tale che permette loro di organizzare il personale in modo da tenere aperto. Per forza di cose il negozietto del centro gestito da moglie e marito settantenni, aperto da lunedì a sabato almeno la domenica deve chiudere. E non venitemi a dire "eh ma il progresso...", "eh ma il mercato...". Tenetevelo, questo "progresso".

  7. #6797
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Matteo C. Visualizza Messaggio
    Il solo fatto che i centri commerciali possono tenere aperto la domenica è perchè hanno un'organizzazione tale che permette loro di organizzare il personale in modo da tenere aperto. Per forza di cose il negozietto del centro gestito da moglie e marito settantenni, aperto da lunedì a sabato almeno la domenica deve chiudere. E non venitemi a dire "eh ma il progresso...", "eh ma il mercato...". Tenetevelo, questo "progresso".
    Condivido per carità, ma quello che non ho mai capito come sia possibile avere prezzi fuori mercato tipo l'acqua, e altri generi alimentari(nutella,biscotti di marca,materiale per la casa).
    Secondo me le piccole botteghe facendo così si danno la zappa sui piedi

  8. #6798
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Non c'è nessun progresso tecnologico nei centri commerciali, solo un sistema economico che sfrutta un po' di economie di scala e pochi costi di trasporto da un negozio all'altro.

    Se ci pensi, un centro storico è uguale nel secondo parametro (tante attività diverse in poco spazio) solo che molto più bello e più costoso

    , ma quello che non ho mai capito come sia possibile avere prezzi fuori mercato tipo l'acqua


    Un piccolo negozio paga per pezzo questi prodotti circa quanto tu li paghi prendendoli ad un discount molto grande, dati i bassissimi volumi. Aggiungici il mark-up necessario per mandare avanti il negozio (che include la sopravvivenza dei proprietari), poi le tasse, et voilà...

    Se noti infatti, molti negozietti si sono "agganciati" in franchising a catene come la CRAI, proprio per sfruttare il potere commerciale del gruppo nell'acquisto di specifici prodotti senza differenze territoriali. Poi invece quei prodotti tipici-specifici li comprano direttamente dal produttore.
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  9. #6799
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Matteo C. Visualizza Messaggio
    Ma poi Alessio, per curiosità, cosa ti fa preferire una selva di palazzoni-dormitorio di periferia, senza anima, senza luoghi di ritrovo, a paesi secolari con le loro botteghe, i loro corsi, le loro piazze, le loro mille storie???
    Molto semplice: delle loro mille storie non me ne frega niente, le botteghe mi infastidiscono (odio entrare in un posto per acquistare qualcosa e avere qualcuno che mi serve) e soprattutto il fatto che in strada la gente saprebbe chi sono mi darebbe un fastidio tremendo. Preferisco ovviamente abitare nel centro di una grande città piuttosto che una periferia, ma anche in quel caso piglio la metropolitana e in un attimo faccio quel che voglio con tutta la scelta che voglio. Non c'è proprio paragone per il mio stile di vita.


  10. #6800
    Uragano
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Matteo C. Visualizza Messaggio
    Il discorso è molto semplice, e faccio a Massimo un esempio banalissimo: ogni volta che vengo a Bologna, la mortadella me la compro nelle botteghe storiche di via Drapperie - via Clavature, non certo al centro commerciale. I centri commerciali sono una grande illusione del (cosiddetto) "progresso"; per fortuna grazie alla crisi (che ha anche lati positivi) la gente lo sta capendo, e sta piantandola di passare i pomeriggi del sabato al centro commerciale, tra benzina da spendere, code da fare, incavolature da prendersi e altre amenità simili.
    Ah beh, quello è un modo di spendere il tempo che non apprezzo nemmeno io; molto meglio girare un po' in centro. Ma la comodità del centro commerciale che ha tutto in un posto solo permette di risparmiare un sacco di tempo quando necessario andarci.


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