ma è ovvio che parla così Alessio, perchè crede che il mondo sia quello del 2004...dove se facevi il muratore/imbianchino dall'alba fino al tramonto te ne facevi tanti di soldi...(almeno sentendo dire i muratori delle mie zone che lavorano nelle prov di mi/bs/bg)
ma quel mondo ormai non esiste più. E' nei libri di storia.
No no. Non parlo di senno di poi. Parlo ex post. Fai i tuoi studi e poi per un motivo o per l'altro non va bene in termini economici. Perché farti il mazzo per mezza lira a fare quello ne hai studiato quando facendoti meno mazzo puoi guadagnare la stessa cifra e magari qualcosa in più? L'unica risposta che mi viene in mente è la speranza che le cose vadano meglio, condita con un po' di (a volte totalmente fuori luogo) spocchia nel dire "chi? Io? Muratore? Ma se sono laureato". Prendessi po' denaro a fare un lavoro un po' fisico ma molto meno faticoso dal punto di vista mentale io lo farei subito, anche facendo un lavoro "modesto". Pecunia non olet.
#NousAvonsDéjàGagné
No, forse non mi sono spiegato. Dicevo che chi prende 600 euro e stringe i denti col la speranza che diventino 2000 o anche 3000 sono ovviamente avvocati medici ingegneri e così via. Non certo il metalmeccanico appena assunto. Li le possibilità di crescita sono ovviamente minori, ma ci vuole anche meno preparazione per diventare un metalmeccanico base che un medico base.
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Ripeto, parlo di medico advocate ingegnere. Non conosco in medico tra miei compagni di liceo che è partito co quella cifra. Ma non ne conosco nemmeno uno che dopo 5 anni di professione prende 1500 euro lordi al mese. Se uno fa una laurea difficile e esce con buoni voti (ad eccezione di materie da sempre penalizzate, come matematica e fisica) un lavoro remunerato in modo sano lo trova. Poi è chiaro che lo studente medio di una facoltà media faccia fatica. Ci mancherebbe altro in un mercato competitivo.
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Moltissimi medici li prendono post specializzazione. Certo, non è una triennale del cavolo ma una roba tipo 6 anni di base più 6 di specializzazione. C'è laurea e laurea.
Ad esempio, solo i super top Bocconi vanno in banca dopo 3 anni di università. È questi supertop altro che 2000 netti al mese dopo qualche anno. Molto di più. Lo studente medio invece si deve fare il master (altri due anni) e cominciare con 1500 lordi e farsi la gavetta.
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Ti ha risposto Ale sotto. Se non vuoi muovere il sedere ( e tu lo hai fatto) fai altro. Se manco altro è disponibile, ti muovo comunque. Ripeto, sono fuori da mondo, ma dalle mie parti, tuttora, basta avere uno zio che fa il muratore, o un cugino che ha un'aziendina per cacciargli dietro proprio figlio a farsi le ossa. Laureato o no che sia.
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Lo sarebbe anche per me se la gente si volesse spostare. Siamo messi meglio di una decade fa ma ancora lontanissimi da una soluzione. E francamente non vedo possibilità di accelerazioni in futuro. È ancora pieno di gente che vuole trovare il lavoro a 5 km da casa, come se fosse un diritto.
Per questo suggerivo di darsi da fare in altro. Non conosco un immigrato pieno di volontà che si dica disperato per l'assenza di lavoro in Italia. Ci saranno, ne sono certo, ma a volte mi sembra che si sia scontata la buona volontà delle persone, l'accettare delle serie rinunce e così via. Per me non è una cosa da dare per scontata.
Papale papale, dei miei cugini da terza media l'unico senza lavoro è quello che non vuole svegliarsi alle 5 del mattino. Sarà sfiga? Non so.
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credo che la soluzione migliore è comunque trovare il giusto connubio tra le due cose.
Insomma la cultura fà crescere la nazione, al di là poi della posizione lavorativa.
Apre la mente, la fantasia. Uno che inizia a fare il muratore a 18 anni (anche meno) senza dedicarsi allo studio per me resterà sempre mirato su quel lavoro producendo un utile per sè, ma non per la società. Un muratore istruito, bhè altra cosa.
Marco Fioschini
L'oscurità cela quel che di giorno puoi vedere. La luce cela quel che di notte puoi ammirare: l'immenso.
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