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  1. #8271
    Uragano L'avatar di Lou_Vall
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Fabio Volcano Visualizza Messaggio
    Basterebbe che l'università tornasse ad essere una cosa seria e per poche persone davvero meritevoli e non il ricettacolo della disoccupazione giovanile come è stata fatta CONSAPEVOLMENTE diventare negli ultimi 10-15 anni... Non ci sarebbe la necessità di questo numero chiuso insensato ed inutile.
    Sì inutile perchè i figli di... con soldi possono comunque laurearsi ad esempio in medicina all'estero in certe università private e relativamente più facili e poi tornare in Italia e lavorare addirittura già abilitati (cioè senza dover sostenere l'esame di stato).
    A che serve allora questo numero chiuso?
    Concordo all'inverosimile.
    Siamo arrivati al punto che fare l'università è ormai cosa obbligatoria: tutti dobbiamo laurearci. Non sai cosa fare? Un po' di anni fa si diceva: finisciti le superiori e trovati un lavoro. Ora la prassi è diventata "finisci le superiori e iscriviti ad un università". E così le nostre care università (soprattutto Lingue,Scienze Politiche e Giurisprudenza) sono diventate piene zeppe di studenti o pseudostudenti di tutti i livelli,"parcheggiati" lì,in attesa che completino il loro corso di studi (5 anni di agonia/inutilità) e che poi si ritrovano con il pezzo di carta in mano e una pedata nel sedere,catapultati nel "mondo esterno" a 25-27 anni e senza la benché minima idea di come barcamenarsi o cosa fare.
    Da tempo sostengo che la politica del "tutti laureati" "la laurea è indispensabile" è un fallimento. Molto meglio una scuola professionale ben fatta. Abbiamo bisogno di più tappezzieri e imbianchini che non avvocati (con tutto il rispetto per gli avvocati,ovviamente)
    Lou soulei nais per tuchi

  2. #8272
    Vento forte
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Lou_Vall Visualizza Messaggio
    Molto meglio una scuola professionale ben fatta.
    Che manca in maniera drammatica . Sono state sostituite dai temibili istituti tecnici ... che in particolare nel loro indirizzo "informatico" non forniscono il giusto insegnamento per il mondo lavorativo.


  3. #8273
    Uragano L'avatar di Lou_Vall
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Diego77 Visualizza Messaggio
    Che manca in maniera drammatica . Sono state sostituite dai temibili istituti tecnici ... che in particolare nel loro indirizzo "informatico" non forniscono il giusto insegnamento per il mondo lavorativo.

    Quello riguarda qualsiasi scuola,e non solo gli istituti tecnici purtroppo. Non conosco la situazione in altri Paesi,ma qui tra scuola e lavoro c'è un abisso a dir poco spaventoso. Ho fatto la triennale in Economia e gestione delle imprese,con indirizzo professionalizzante (stage formativo obbligatorio + altri esami) con la vana speranza di aver una vaghissima idea di che cosa si faccia in uno studio di commercialista o consulente del lavoro. Risultato? Nulla. In ufficio riparti da zero assoluto,3 anni di università usati per cosa? Non si sa. Nessun esame sostenuto ti dà un aiuto concreto per capire quello che devi/dovrai fare. Nessun corso ti dà una benché minima infarinatura sul come fare una dichiarazione dei redditi,quali spese si deducono e quali si detraggono,ecc.ecc. Nel corso di Economia aziendale ti fanno partire dall'ABC della partita doppia e fai decine e decine di esercizi su quello..sì,utile come infarinatura,ma che nella pratica vale zero,perchè le scritture contabili a mano non si fanno più. Nessun contatto con un programma moderno,nessuna simulazione. Questo servirebbe,accidenti.
    E,oltretutto,ho scoperto recentemente che laurearsi in Economia è del tutto inutile Ho ricevuto una chiamata per una proposta di lavoro presso uno studio commercialista nel quale mi richiedevano il curriculum,che ho inviato subito. Dopodiché mi hanno scritto,comunicando che non ero adatto a loro,e sapete perché? Volete ridere? Perché non sono ragioniere Maturità scientifica e laurea triennale in Economia non vanno bene: vogliono un ragioniere oppure un ragioniere laureato dalla rabbia mi è quasi venuto da piangere
    Lou soulei nais per tuchi

  4. #8274
    Vento forte L'avatar di nevearoma
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da NoSync Visualizza Messaggio
    Dovrebbero introdurre un numero chiuso, molto chiuso, all'università. Siete il doppio procapite della Germania e 12 volte la Francia...
    Vorrei spendere due parole su questo. La situazione attuale delle facoltà di Giurisprudenza, almeno a Roma (ma, dati alla mano, temo proprio che sia così anche altrove), è terrificante. A Roma Tre c'è un numero chiuso per modo di dire, visto che entrano comunque circa 1200 studenti l'anno, mentre alla Sapienza dove il numero chiuso non c'è entrano credo sui 6000 l'anno. Questo significa anche 1000 studenti a lezione il primo anno, con conseguente qualità bassissima dell'insegnamento, mancanza cronica di spazio e perfino problemi di sicurezza- una mia conoscente mi ha raccontato che una volta l'aula in cui si trovava è stata letteralmente fatta evacuare per eccessivo affollamento e che non hanno potuto seguire la lezione. Almeno 20 tra i miei conoscenti della mia età si sono iscritti a Giurisprudenza e nemmeno uno di loro è in pari con gli esami; al contrario, la gran parte di loro si trova uno o due anni indietro e magari segue meno della metà delle lezioni e da tre esami l'anno se va bene. Tutto ciò fa sì che attualmente la facoltà di Giurisprudenza sia la classica facoltà parcheggio, con il più alto numero di disoccupati in Italia, con gli stipendi più bassi ed il più alto rapporto anni fuori corso/durata legale del corso (che è vicino a 1, e se si considera che normalmente il corso dura 5 anni...).

    Comunque non è una problematica relativa solo alle facoltà a numero aperto. Il test di Medicina è selettivo solamente per modo di dire ma i posti a disposizione aumentano ogni anno (alla Sapienza l'anno scorso erano quasi 1000!) e soprattutto è proprio il test in sé ad essere una vaccata stratosferica. Dopodiché la selezione all'interno del corso è di fatto assente dal momento che si laureano tutti, quindi temo che tra qualche anno anche la qualità dei neomedici scenderà notevolmente, insieme forse alle possibilità di lavoro. Le uniche facoltà che io definirei selettive sono quelle prettamente scientifiche tipo Fisica, che però è anch'essa una fabbrica di disoccupati. Insomma, l'università ha bisogno di una riorganizzazione massiccia in cui il numero chiuso è soltanto una, seppur molto importante, delle variabili da considerare e sistemare.
    "In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."

  5. #8275
    Josh
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da nevearoma Visualizza Messaggio
    Vorrei spendere due parole su questo. La situazione attuale delle facoltà di Giurisprudenza, almeno a Roma (ma, dati alla mano, temo proprio che sia così anche altrove), è terrificante. A Roma Tre c'è un numero chiuso per modo di dire, visto che entrano comunque circa 1200 studenti l'anno, mentre alla Sapienza dove il numero chiuso non c'è entrano credo sui 6000 l'anno. Questo significa anche 1000 studenti a lezione il primo anno, con conseguente qualità bassissima dell'insegnamento, mancanza cronica di spazio e perfino problemi di sicurezza- una mia conoscente mi ha raccontato che una volta l'aula in cui si trovava è stata letteralmente fatta evacuare per eccessivo affollamento e che non hanno potuto seguire la lezione. Almeno 20 tra i miei conoscenti della mia età si sono iscritti a Giurisprudenza e nemmeno uno di loro è in pari con gli esami; al contrario, la gran parte di loro si trova uno o due anni indietro e magari segue meno della metà delle lezioni e da tre esami l'anno se va bene. Tutto ciò fa sì che attualmente la facoltà di Giurisprudenza sia la classica facoltà parcheggio, con il più alto numero di disoccupati in Italia, con gli stipendi più bassi ed il più alto rapporto anni fuori corso/durata legale del corso (che è vicino a 1, e se si considera che normalmente il corso dura 5 anni...).

    Comunque non è una problematica relativa solo alle facoltà a numero aperto. Il test di Medicina è selettivo solamente per modo di dire ma i posti a disposizione aumentano ogni anno (alla Sapienza l'anno scorso erano quasi 1000!) e soprattutto è proprio il test in sé ad essere una vaccata stratosferica. Dopodiché la selezione all'interno del corso è di fatto assente dal momento che si laureano tutti, quindi temo che tra qualche anno anche la qualità dei neomedici scenderà notevolmente, insieme forse alle possibilità di lavoro. Le uniche facoltà che io definirei selettive sono quelle prettamente scientifiche tipo Fisica, che però è anch'essa una fabbrica di disoccupati. Insomma, l'università ha bisogno di una riorganizzazione massiccia in cui il numero chiuso è soltanto una, seppur molto importante, delle variabili da considerare e sistemare.
    Tutto vero.Perfettamente d'accordo pure con Lou Vall.

  6. #8276
    Uragano
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da nevearoma Visualizza Messaggio
    Insomma, l'università ha bisogno di una riorganizzazione massiccia in cui il numero chiuso è soltanto una, seppur molto importante, delle variabili da considerare e sistemare.
    Beh, con chiuso però intendo davvero molto chiuso. Tipo 200 studenti accettati su 10.000 richieste, cose così.


  7. #8277
    Josh
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Lou_Vall Visualizza Messaggio
    Concordo all'inverosimile.
    Siamo arrivati al punto che fare l'università è ormai cosa obbligatoria: tutti dobbiamo laurearci. Non sai cosa fare? Un po' di anni fa si diceva: finisciti le superiori e trovati un lavoro. Ora la prassi è diventata "finisci le superiori e iscriviti ad un università". E così le nostre care università (soprattutto Lingue,Scienze Politiche e Giurisprudenza) sono diventate piene zeppe di studenti o pseudostudenti di tutti i livelli,"parcheggiati" lì,in attesa che completino il loro corso di studi (5 anni di agonia/inutilità) e che poi si ritrovano con il pezzo di carta in mano e una pedata nel sedere,catapultati nel "mondo esterno" a 25-27 anni e senza la benché minima idea di come barcamenarsi o cosa fare.
    Da tempo sostengo che la politica del "tutti laureati" "la laurea è indispensabile" è un fallimento. Molto meglio una scuola professionale ben fatta. Abbiamo bisogno di più tappezzieri e imbianchini che non avvocati (con tutto il rispetto per gli avvocati,ovviamente)
    Di proletarizzazione della professione forense si è cominciato a parlare nel 2002/03.La laurea in legge,che era considerata una delle più propiziatrici di opportunità lavorative nella vulgata comune campano/meridionale,già nel 1999 a 3 anni dal conseguimento era nella schiera di quelle che prevedevano meno occupati,in proporzione.Imperterriti,giovani diplomati nello scorso decennio sono corsi ad alimentare il mito della"laurea che apre 1000 strade",con le conseguenze che sappiamo.
    Con concorsi pubblici sempre più radi,il numero degli avvocati italiani è transitato dai 50.000 del 1990 ai 69.000 del 1996(mio anno di immatricolazione,mi sono laureato a marzo 2001),fino ai 250.000 raggiunti a fine 2011.

  8. #8278
    Uragano
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da John Visualizza Messaggio
    69.000 del 1996(mio anno di immatricolazione,mi sono laureato a marzo 2001),fino ai 250.000 raggiunti a fine 2011.


  9. #8279
    Josh
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da NoSync Visualizza Messaggio
    Sì,Ale,hai letto bene.In Italia nel 1990 eravamo nella media C.E.E.,era messa peggio la Spagna.Ancora nel 1996 il numero era ragionevole.Per mia sfiga,il boom si è avuto proprio nei 4 anni in cui ero iscritto alla Facoltà di giurisprudenza e è proseguito nei residui anni 2000(soprattutto fino al 2007!).

  10. #8280
    Uragano
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da John Visualizza Messaggio
    Sì,Ale,hai letto bene.In Italia nel 1990 eravamo nella media C.E.E.,era messa peggio la Spagna.Ancora nel 1996 il numero era ragionevole.Per mia sfiga,il boom si è avuto proprio nei 4 anni in cui ero iscritto alla Facoltà di giurisprudenza e è proseguito nei residui anni 2000(soprattutto fino al 2007!).
    In sostanza per ogni posto di lavoro "utile" ci sono 4 persone che ci girano intorno, con 3 di esse destinate alla disoccupazione o a fare altro. Bella prospettiva. \fp\


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