Adriano, una domanda: se andassi in pensione ora con un contributivo pieno, pensi che ti basterebbe per vivere?
Io continuo ad avere dei forti dubbi riguardo il "decente", ma tant'e'....
Correggimi se sbaglio: per quanto riguarda il lavoratore dipendente con il sistema contributivo viene accantonato il 33% del proprio reddito imponibile, mentre la rivalutazione del montante e' legato alla dinamica quinquennale del PIL.
A scadenza, ovvero ad esempio 65 anni, tale montante verra' poi trasformato (per la rendita) in un coefficiente che ora e di circa 5,4% e qualche cosa: spero di non aver scritto cagate, appunto !![]()
Ora, dove stanno i punti deboli (a mio parere) ?
Esattamente qui:
- rivalutazione del montante: non voglio risultare il pessimista di turno, ma temo che mediamente il PIL non possa manco coprire la meta' della perdita di acquisto del montante stesso. Ora, su pochi anni questo puo' pesare anche poco, su 40 il rischio e' di trovarsi una cifra (montante su cui calcolare la rendita) che realmente vale molto ma molto meno di quello che si puo' ipotizzare ora....
- coefficiente di trasformazione: anche qui, a pensar male....Sara' uno strumento a cui, temo, in futuro si continuera' a mettere mano, ovviamente al ribasso: chi vivra'...
Insomma, fatti i calcoli oggi forse qualche cifra "decente" puo' anche uscire: il problema, a mio parere, e' che "domani" (leggasi: quando si andra' in pensione) tali numeri siano realmente non cosi' entusiasmanti....
La soluzione c'e', ovviamente, ed e' quella di crearsi anche una rendita aggiuntiva privata: in tal senso, pero', la ns "cultura" e' ancora piuttosto acerba, per usare un eufemismo.
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c'è oggettivamente un altro problema: ammesso di volerlo fare, bisogna avere anche una certa capienza dello stipendio per potersi permettere una ulteriore decurtazione dovuta a contribuzione volontaria..
Personalmente mi troverei con un netto <<1000€ in tal caso, sempre per parlare in concreto di chi adesso sciala e sgodazza a debito altrui![]()
Tu dici che si è contraddistinta per rilevanza ed equità?!
80 miliardi di euro da qui al 2020 risparmiati non son certo noccioline ma se la pensione ce la dessero a 50 anni di contribuzione già da ora, hai un'idea di quanto risparmieremmo?
Equità?! Non leggi quel che ti ho scritto altrimenti hai un'idea distorta di equità.
Il mio caso: dovrei lavorare 47 anni per avere una pensione pari a chi avrà lavorato 35 anni con 65 anni di anzianità.
Tu prova a pensare se, tra 40 anni il tuo fondo di accantonamento privato ti dicesse: guarda, abbiamo sbagliato un investimento e non possiamo darti una rendita adesso. Te la daremo fra 3/5/7/10 anni.
E' la stessa cosa che accade a noi da vent'anni a questa parte, lo spostare avanti il traguardo della pensione tutte le sante volte che pensi di averlo raggiunto.
Una volta ti può andar bene, la seconda anche... vista nell'ottica del sacrificio per chi verrà dopo. Ma ad un certo punto anche l'asino si stanca di pigliare nerbate e comincia a scalciare!
Ecco, io e tanti altri nella mia stessa situazione ci siamo stufati di prendere nerbate.
La cosa più bella della neve? Il silenzio che l'accompagna nella caduta. Un silenzio non imposto, che dovrebbe essere la norma e invece è l'eccezione, tanto da gridare alla "calamità naturale". Forse non è la neve, ma il silenzio ad essere visto con sospetto. Nel silenzio si ascolta, nel silenzio si ragiona. Il silenzio, come la neve, non è noia, è gioia. Dovrebbe nevicare più spesso.
La cosa più bella della neve? Il silenzio che l'accompagna nella caduta. Un silenzio non imposto, che dovrebbe essere la norma e invece è l'eccezione, tanto da gridare alla "calamità naturale". Forse non è la neve, ma il silenzio ad essere visto con sospetto. Nel silenzio si ascolta, nel silenzio si ragiona. Il silenzio, come la neve, non è noia, è gioia. Dovrebbe nevicare più spesso.
Dimenticavo... un piccolo estratto del discorso di insediamento di Letta il 29 aprile scorso:
Era chiaramente rivolto ai precoci come me e Cesare Damiano assieme ad altri ci stava lavorando PDL 857Hanno trovato largo consenso parlamentare nei mesi passati le proposte su incentivi al pensionamento graduale con part time misto a pensione, con una «staffetta generazionale» per la parallela assunzione di giovani. Inoltre, per evitare il formarsi di bacini estesi di lavoratori anziani di difficile ricollocazione, studieremo forme circoscritte di gradualizzazione del pensionamento, come l’accesso con 3-4 anni di anticipo al pensionamento con una penalizzazione proporzionale.
Ma il tutto è fermo in Commissione Lavoro.
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La cosa più bella della neve? Il silenzio che l'accompagna nella caduta. Un silenzio non imposto, che dovrebbe essere la norma e invece è l'eccezione, tanto da gridare alla "calamità naturale". Forse non è la neve, ma il silenzio ad essere visto con sospetto. Nel silenzio si ascolta, nel silenzio si ragiona. Il silenzio, come la neve, non è noia, è gioia. Dovrebbe nevicare più spesso.
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