Beh, il Meclemburgo tra le altre cose ha un tasso di occupazione sette punti più alto di quello lombardo...
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Verissimo, anche se sono dati strani; il Meclemburgo va dal 53% al 71% a seconda delle fonti, e non riesco a capire il senso della cosa. Il 71% (che è dato Eurostat) peraltro è più alto di Colonia e Düsseldorf (ove invece il tasso di disoccupazione è molto inferiore), quindi immagino che siano contati in qualche modo i minijob sociali/statali, altrimenti è difficile trovare una spiegazione.
Quali sono le fonti del 53%?
Il 71% è un dato tedesco, Eurostat raramente raccoglie dati autonomi.![]()
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Non riesco a ritrovare il link ora, ma sospetto la percentuale fosse sulla popolazione totale e non sulla popolazione attiva (OECD 15-64). In ogni caso mi pare molto più realistico il 71% come dato, anche perchè una notevole parte della popolazione attiva in MV se n'è andata verso posti migliori, e non a caso la disoccupazione si è praticamente dimezzata in 8 anni.![]()
La UE non ha mica bisogno di riformare i suoi metodi decisionali, no.
Il Canada abbandona i negoziati con la Ue dopo il no della Vallonia - Il Sole 24 ORE
3.5 milioni di persone su 510 milioni (ok, presto 445, probabilmente) in grado di decidere la sorte di un trattato commerciale a livello continentale. Folle.
Vabbè,il sorpasso italiano sul Regno Unito è stato molto strombazzato e si ridusse fondamentalmente al dato grezzo del PIL per gli anni 1987 e 1988,quando Londra patì tantissimo il crollo borsistico del 1987,mentre Milano era più defilata e ne risentì meno.
Capirai.
Piuttosto c'è da osservare che con l'avvento della seconda globalizzazione(1989/90),l'Italia è il Paese che ha saputo adattarsi meno: negli anni Duemila la performance del nostro PIL è stata la peggiore dell'UE a 27 ed al mondo è a fondo classifica,più vicina ad Haiti che ad alcuni Paesi dell'OCSE.
Quindi sinceramente condivido la tua soddisfazione solo se si risale a prima del mio anno di nascita.
In realtà dipende dalle fonti.
Verissimo: a questo riguardo ho postato i dati qualche pagina fa.Piuttosto c'è da osservare che con l'avvento della seconda globalizzazione(1989/90),l'Italia è il Paese che ha saputo adattarsi meno: negli anni Duemila la performance del nostro PIL è stata la peggiore dell'UE a 27 ed al mondo è a fondo classifica,più vicina ad Haiti che ad alcuni Paesi dell'OCSE.![]()
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Sostanzialmente sono d'accordo con nevearoma, l'Italia è stata sostanzialmente un successo, anche se i difetti evidenziati da NoSync che non sono stati curati (o non si è voluto?) sono esistiti eccome.
Ma sono i politici (posti o meno dai popoli che ci abitano) che governano un paese, non è il paese stesso che si autogoverna
Craxi, invece di evitare l'esplosione del debito pubblico,si trastullava con questo effimero successo.
Pregasi di confrontare la dinamica del PIL italiano e quella del PIL britannico fra nel ventennio seguente.
Ma fosse solo quello britannico...noi non teniamo la dinamica del PIL portoghese.
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